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Oltre 200 firme per "riaprire" Le Officine

Petizione lanciata dal proprietario del locale Alessio Ascoli dopo l'ordinanza del sindaco che impone stop all'alcol dopo le 22 e chiusura entro le 24

Oltre 200 firme per "riaprire" Le Officine
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Non smette di far discutere e di dividere (tra pro e contro) la decisione del sindaco di Pescate Dante De Capitani di imporre per un mese (fino al 28 dicembre 2024) lo stop alla vendita di alcolici dopo le 22 e la chiusura  entro le 24 al locale "Le Officine". Un provvedimento, quello assunto dal sindaco attraverso una apposita ordinanza, (qui il testo integrale) scattato la scorsa settimana dopo che  a ottobre,  nei pressi del locale, si era scatenata una violenta rissa. Dopo la pubblicazione dell'ordinanza il proprietario del locale Alessio Ascoli, aveva replicato spiegando di essere intervenuto per difendere una ragazza in difficoltà. Ed ora è scattata anche una petizione che ha già raccolto oltre 200 firme per "riaprire" Le Officine.

Oltre 200 firme per "riaprire" Le Officine

La raccolta firme è stata lanciata dallo stesso Ascoli sulla piattaforma www.change.org e ne riportiamo il testo integrale.

"Chiediamo a voi un aiuto e un sostegno in merito all'ordinanza presa dal sindaco nei nostri confronti in merito ad un episodio avvenuto il 13 ottobre dove lo staff del nostro locale per difendere delle ragazze che venivano molestate da alcuni avventori. Anziché punire i colpevoli siamo costretti a subire un'ordinanza molto pesante da parte dell'Amministrazione comunale di Pescate.

La domanda che ci poniamo è : 
Abbiamo fatto bene ad intervenire contro questi individui per difendere delle ragazze e delle donne ? O come fanno certe persone era meglio girarsi dall'altra parte ?

In merito all’ordinanza del sindaco per i fatti avvenuti ci teniamo a chiarire che :

La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani. Si fa tutti i giorni, e si combatte nel concreto non con un segno sul viso da parte dei calciatori o con un nastrino colorato. Gestiamo diverse attività commerciali e non possiamo permettere che le giovani donne che vengono nei nostri locali possano essere oggetto di violenza. È imbarazzante che chi gestisce la cosa comune crocifigga una attività commerciale solo perché abbiamo allontanato 4 mele marce che stavano infastidendo delle ragazzine. Vorrei vedere se queste ragazze fossero le figlie o le nipoti di chi prende queste decisioni se il provvedimento sarebbe stato lo stesso.
Siamo sicuri di avere fatto la scelta giusta e ne andiamo fieri: lo rifaremmo. Mettere davanti gli slogan ai diritti di una singola donna ci sembra esagerato.
Abbiamo chiesto diverse volte di chiarire l’episodio e lo chiederemo ancora all’amministrazione e dovremo farlo anche in Tribunale.
Locali sicuri come il nostro ce ne sono pochi. Se qualche schiamazzo crea allarme alla cittadinanza è perché è stato strumentalizzato e raccontato male. Nel nostro locale non si possono commettere abusi, soprattutto da parte di gente che non è nemmeno nostra cliente.
Siamo giovani imprenditori e ci rimboccheremo una volta in più le maniche e stringeremo i denti per difendere i principi in cui crediamo.
Lo staff delle officine".

Obiettivo della petizione è arrivare a 500 firme: al momento, mercoledì 4 dicembre 2024,  ne sono state raccolte 212

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