Nuovo sopralluogo nei paesi flagellati dal maltempo: a Premana ancora 47 sfollati

Ecco le situazioni ancora critiche nel Lecchese

Nuovo sopralluogo nei paesi flagellati dal maltempo: a Premana ancora 47 sfollati
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Si sono svolti oggi, nei territori recentemente colpiti dal maltempo in provincia di Lecco, Brescia e Sondrio, i sopralluoghi di una delegazione di tecnici della Protezione civile nazionale, accompagnata dai delegati regionali, per stilare sul campo una stima realistica dei danni.

Nuovo sopralluogo nei paesi flagellati dal maltempo

"La situazione sta lentamente tornando alla normalità nelle zone flagellate, molto lavoro è già stato fatto sia da parte dei volontari, che da parte dei
Comuni e delle aziende locali - ha detto l'assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni -. In provincia di Lecco, in particolare, restano critiche alcune situazioni: in Val Molinara, dove, sul torrente Molinara, sta intervenendo l'Ufficio territoriale regionale; in Val di Fus, in cui restano evacuati una decina di abitanti della frazione di Cortabbio; in Valle delle Noci, dove  è  già stato attivato un primo intervento in somma urgenza su tre diversi piccoli torrenti".

A Premana ancora 47 sfollati

A Premana, dove si registrano ancora 47 sfollati, restano frane a incombere sull'abitato ma anche li' sono stati già  attivati i primi tre interventi in somma urgenza da parte del Comune. "Grazie alla delibera che la Giunta regionale ha approvato lunedì scorso - ha puntualizzato l'assessore - è  stato già  possibile, per i Comuni sotto i 5000 abitanti, portare avanti interventi fino a 100.000 euro, che saranno rimborsati al 100 per cento e, per i Comuni sotto i 20.000, che saranno rimborsati all'80%".

Nelle altre province

Un sorvolo con l'elicottero sulla Valchiavenna e un sopralluogo tra i Comuni di Darfo, Angolo Terme e Niardo, in Valcamonica, hanno permesso di verificare l'evolversi delle situazioni anche sulle province di Sondrio e di Brescia, dove si segnalano ancora due famiglie sfollate in Valcamonica a causa di arterie principali interrotte, che rendono le case irraggiungibili, oltre all'inagibilità  di strade secondarie, che conducono ad alpeggi e malghe. "Entro i primi giorni della settimana prossima, - ha concluso Foroni - Regione Lombardia invierà al Governo il programma dettagliato degli interventi basato sulle richieste giunte dai Comuni negli ultimi sette giorni".

 

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