Nuova vita per l'edificio confiscato alla mafia: è nata la sartoria sociale "Aracne"
Le istituzioni presenti hanno elogiato e rivolto il loro augurio a questa bella iniziativa: "Stiamo ricucendo una ferita con il filo della legalità"

Inaugurata una sartoria sociale nel locale confiscato alla mafia a Costa Masnaga. Il taglio del nastro è stato ieri, sabato 7 giugno 2025, durante una cerimonia nella quale è stata presentata la sartoria sociale "Aracne", nata da un progetto della cooperativa «Paso» che ha ridato nuova vita all'edificio situato in via Cadorna, 8.
Nuova vita per l'edificio confiscato alla mafia: è nata la sartoria sociale "Aracne"
In apertura della giornata si è tenuto un momento istituzionale alla presenza del sindaco Sabina Panzeri che, accanto al presidente della cooperativa Paso, Raffaele Pirovano, ha raccontato alle autorità presenti e alla cittadinanza il viaggio che ha portato a questo traguardo. "Oggi non stiamo solo tagliando un nastro – ha spiegato il sindaco - ma stiamo soprattutto ricucendo una ferita con il filo della legalità. Dove ieri c’era controllo mafioso, oggi ci sono autonomie sociali e luoghi di riscatto". Il primo cittadino ha poi rivolto i suoi ringraziamenti alle forze dell’ordine, alla magistratura e a Regione Lombardia per le attività di confisca e ridestinazione a finalità sociali promosse dalle istituzioni. Sono poi seguiti i discorsi del prefetto Sergio Pomponio, dei consiglieri regionali Gian Mario Fragomeli e Giacomo Zamperini che si sono detti soddisfatti di questo risultato importante a beneficio della comunità. Nel suo discorso, il questore Stefania Marrazzo ha ringraziato per il lavoro svolto e ha spiegato: "La criminalità organizzata di oggi agisce con un nuovo modus operandi. Non si macchia più di crimini di sangue ma agisce attraverso il tessuto economico, insediandosi subdolamente nel territorio. E’ attraverso progetti come questo che si sconfigge la mafia, colpendola sul patrimonio".
Il progetto della cooperativa "Paso"
A seguire, il presidente della cooperativa e Francesca De Capitani, artista e tutor alla guida dalla sartoria sociale, hanno raccontato il progetto e la nascita del loro brand, Aracne, a cui lavoreranno le persone impiegate tramite convenzioni tra le aziende del territorio e la cooperativa. "Paso è dedizione, rispetto ed è una macchina che lavora costantemente. A noi piace scommettere, ragionare, credere e puntare in alto", ha raccontato De Capitani, seguita da Pirovano, che ha promesso "il nostro è stato un lavoro di rete e continuerà a esserlo insieme alla comunità".

Al termine, il sindaco, Pirovano e don Adriano Colombini, che ha rivolto la sua benedizione ai nuovi locali della sartoria, hanno proceduto al taglio del nastro e aperto al pubblico i locali di Aracne. La giornata è poi proseguita con un pomeriggio creativo e comunitario dove è stata offerta la possibilità di partecipare a laboratori sartoriali e a uno swap party, un momento di scambio di vestiti e accessori senza l’utilizzo di denaro per promuovere il riuso e la moda sostenibile, organizzato in collaborazione con l’associazione Ogvn, accompagnato da aperitivo e dj set. Durante la serata, a concludere l’inaugurazione, si è poi tenuta l’esibizione del progetto musicale "Our drummer is a robot".
Alessia Sala