Nubifragio a Lecco, le forze di maggioranza replicano a Zamperini e Boscagli
"Confermiamo la volontà di proseguire un percorso partecipato, con tavoli tecnici, ripetuti momenti di confronto con i cittadini e studi di impatto su aspetti ambientali, idraulici, viabilistici e sociali"

Le forze di maggioranza del Comune di Lecco che sostengono il sindaco Mauro Gattinoni replicano alla lettera di denuncia inviata alla redazione dal consigliere regionale Giacomo Zamperini (FdI) e dal capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale Filippo Boscagli in merito al nubifragio che si è abbattuto su Lecco lo scorso giovedì 24 luglio 2025 e ai disagi che ne sono seguiti. Di seguito riportiamo la replica.
Nubifragio a Lecco, le forze di maggioranza replicano a Zamperini e Boscagli
Il Comune di Lecco, e anche il sindaco e i dirigenti in prima persona, già in corso dell’emergenza dello scorso giovedì si sono fatti vicini ai cittadini maggiormente coinvolti. Certo, non tutte le azioni devono proprio finire sul giornale, perché in questi casi si lavora meglio lontano dai riflettori, a meno di avere come scopo principale solo quello della visibilità politica. Residenti e cooperative di via Balicco, residenti di via Tubi, e ancora, sopralluoghi sui cantieri di viale Monte Grappa, via Celestino Ferrario, piazza V Alpini. Già giovedì sera avevamo parlato con amministratori di condominio spiegando loro a voce la procedura per l’apertura delle schede Rasda (raccolta danni), che da lunedì (domani) verranno riassunte dal Comune e quindi caricate sul portale della Regione. Spetterà quindi a Regione Lombardia il riconoscimento dello stato di calamità e quindi lo stanziamento di adeguate risorse per danni subiti da cittadini e pubbliche amministrazioni.
Un ringraziamento particolare alla Polizia locale e alle forze dell’ordine che, insieme ai Vigili del fuoco, sono prontamente intervenuti. Un ulteriore ringraziamento ai tecnici e operai di Silea che in meno di 12 ore hanno ripulito le strade dai depositi e dai rifiuti trasportati dall’alluvione e ripristinato la sicurezza urbana. Più in generale, non si dovrebbe legare il PGT a logiche emergenziali o reazioni emotive, ma ribadiamo la necessità di sviluppare piani basati su dati, proiezioni e normative condivise. Al primo posto resta la sicurezza dei cittadini, siamo convinti che solo attraverso una governance preventiva e strutturata si possano affrontare efficacemente fenomeni come quello del 24 luglio 2025.
I tecnici comunali, attraverso la Protezione civile, stanno conducendo un’indagine approfondita sulle criticità idrogeologiche e i possibili rimedi strutturali. Un esempio? Al cantiere di via Logaglio, è già in corso di realizzazione una vasca di laminazione sotterranea per mitigare eventi intensi come quello scorso, che contribuirà a ridurre il rischio futuro nell’intera zona. L’attuale revisione del PGT viene costruita su analisi tecniche e proiezioni a lungo termine, non in risposta ad episodi meteorologici isolati, per quanto gravi.
Come forze di maggioranza confermiamo la volontà di proseguire un percorso partecipato, con tavoli tecnici, ripetuti momenti di confronto con i cittadini e studi di impatto su aspetti ambientali, idraulici, viabilistici e sociali.
Tre sono gli impegni concreti per il futuro:
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Rafforzamento delle azioni di prevenzione idrogeologica, con interventi sulla manutenzione delle rogge, tombini e sistemi di drenaggio urbano. In corso la deimpermeabilizzazione del suolo e piantumazione diversa capace di assorbire eccessi idrici.
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Monitoraggio costante del territorio e adeguamento continuo degli strumenti urbanistici alle nuove conoscenze sul rischio climatico. In concreto, stiamo lavorando col bando Interreg “Premonition” per il consolidamento degli argini del Caldone a Bonacina (valore 1,8 milioni di euro) per migliorare la sicurezza del corso d’acqua prima che esso attraversi il centro urbano. Oltre 1 milione di euro per naturalizzare la foce del Bione, ampliando gli sfoghi naturali in occasione di stratempi.
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Riorganizzazione del sistema di alert e comunicazione pubblica, al fine di informare tempestivamente la cittadinanza su chiusure stradali o emergenze (come la chiusura improvvisa degli accessi alla SS 36) con il progetto Smart Mobility Data Droven (1,5 milioni)