sINDACATI E COMUNE

Non sei sola, chiedi aiuto: sabato Lecco griderà no alla violenza sulle donne

Due linguaggi diversi, quello del corpo che attraverso la danza si esprimerà con tutta la sua potenza, e quello dell'iconografia, chiara, semplice, concisa ed efficace. Due strumenti diversi per lanciare un unico messaggio alle donne vittime di violenza: "Non sei sola, chiedi aiuto".

Non sei sola, chiedi aiuto: sabato Lecco griderà no alla violenza sulle donne
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Due linguaggi diversi, quello del corpo che attraverso la danza si esprimerà con tutta la sua potenza, e quello dell'iconografia, chiara, semplice, concisa ed efficace. Due strumenti diversi per lanciare un unico messaggio alle donne vittime di violenza: "Non sei sola, chiedi aiuto". Così sabato 2 dicembre 2023 Lecco si mobiliterà con l'ultima (in ordine cronologico) importante manifestazione per dire basta alla violenza di genere. Una voce, quella che si alzerà in città, che è un grido di dolore di fronte ai numeri angoscianti che testimoniano che, anche sul territorio, ci sono troppe donne abusate, maltrattate, costrette ad una vita di buio. Un grido di dolore per Giulia Cecchettin, e per tutte le vittime dell'orrore.

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Non sei sola, chiedi aiuto: sabato Lecco griderà no alla violenza sulle donne

A scendere in campo Cgil, Cisl, Uil, e Comune di Lecco che oggi, lunedì 27 novembre 2023, nella sede della Camera del Lavoro lecchese, hanno presentato la giornata  "che si svolgerà il 2 dicembre anche per prolungare l'attenzione su una tematica che non può e non deve essere limitata al 25 novembre" ha sottolineato  Annalisa Caron della Cisl Monza Brianza Lecco

Due come detto le iniziative in programma il 2 dicembre a Lecco: da una parte il flash mob "La danza della fenice: dalle ceneri alla rinascita" che avrà luogo in piazza XX Settembre dalle 15.30 e che vedrà in campo le allieve dello studio Radici della Danza con esibizioni di danza del ventre curate da Virginia Conti, e dall'altra l'installazione, in luoghi simbolici e strategici della città,  di 10 sagome femminili rosse che riportano lo slogan "Non sei sola, chiama il 1522".

"I numeri relativi ai casi di violenza sulle donne e  gli ultimi terribili episodi hanno scosso l'opinione pubblica - ha sottolineato Caron - Il caso Giulia Cecchettin  è  emblematico: stiamo parlando di una  giovane donna che si sarebbe dopo poco laureata e che era pronta ad una nuova fase della sua vita. Ma Giulia non è stata libera di scegliere come succede a molte donne che subiscono violenza  di tipo fisico, ma anche psicologico ed economico.  Donne prigioniere di una vita che alcuni uomini, padri, mariti, fidanzati, compagni, figli, scelgono per loro. Si è tanto parlato di patriarcato in questi giorni: ci sono degli schemi , dei quali gli uomini spesso nemmeno si rendono conto, che vanno modificati. C'è una violenza che coinvolge più generazioni e che va estirpata con la cultura

L'evento di sabato non è un unicom, ma è il frutto di un percorso compiuto da Comune e sindacati iniziato un anno fa. "Ci siamo concentrati sul tema della città che spesso non è amica delle donne. Non solo da un punto di vista della sicurezza, ma anche per mobilità e accesso ai servizi. Lo scorso anno, in occasione del 25 novembre avevamo promosso una camminata, abbiamo tentato di capire quali siano i passi e gli interventi da compiere per rendere Lecco amica delle donne e di chi è più fragile. Un  percorso proseguito 8 marzo parlando con urbaniste e architette e abbiamo raccolto tanti  spunti su cui lavorare"
E proprio in città appariranno le sagome con il numero da chiamare per ricevere aiuto: la zona dell'ospedale di Lecco, vicino ai sindacati, nelle piazze e nelle aree più frequentate. Saranno dei moniti e degli appigli per chi ha bisogno, ma anche per chi conosce qualcuno che va aiutato. "

"Sagome che rimarranno lì   tutti i giorni, perchè è tutti i giorni che si piùò e di deve fare qualcosa" ha ricordato  Lucrezia Singale della Uil.
"I numeri parlano chiaro - ha aggiunto l'assessore alle Pari opportunità del Comune di Lecco Renata Zuffi - nel nostro territorio, a fine ottobre, sono state 263 le chiamate ai centri antiviolenza. Lecco non è immune, e il Comune di Lecco è impegnato, anche come capofila della Rete Star, per fermare la violenza sulle donne e per garantire alle donne che la subiscono un futuro migliore da un punto di vista lavorativo e abitativo. C'è poi tutto un discorso sui maltrattanti che va immediatamente affrontato".
 Un evento corale quindi quello di sabato, un evento di rete "perchè solo facendo rete è possibile cambiare le cose anche all'interno dlele case e delle famiglie dove ad esempio, anche a Lecco, spesso anche le donne anziane vengono maltrattate2 ha chiosato Luigi Valsecchi dello Spi Cgil.
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