Non aprite quella porta: quando siete soli in casa lo sconosciuto resta fuori
Seconda puntata di "Dalla parte dei nonni" l'iniziativa del Giornale di Lecco e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco che hanno preparato apposta per i nostri lettori utili suggerimenti in ottica di prevenzione dei reati commessi ai danni degli anziani
Non aprite quella porta: quando siete soli in casa lo sconosciuto resta fuori. Seconda puntata di "Dalla parte dei nonni" l'iniziativa del Giornale di Lecco e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco che hanno preparato apposta per i nostri lettori utili suggerimenti in ottica di prevenzione dei reati commessi ai danni degli anziani . Un ringraziamento speciale a Lario Dental che ci affianca in questa importante iniziativa di sensibilizzazione. Dopo l'approfondimento legato ai reati informatici oggi parliamo di furti, raggiri e truffe ai danni degli anziani.
Non aprite quella porta: quando siete soli in casa lo sconosciuto resta fuori
Dopo il calo conseguente alla pandemia, in Lombardia tornano a imperversare i furti ai danni degli anziani. Nella sola Milano si segnalano almeno 2-3 casi a settimana, ovvero una denuncia ogni 48 ore.
«Purtroppo gli stratagemmi utilizzati dai malintenzionati sono diversi: c’è la truffa del finto tecnico comunale, il presunto amico del figlio che chiede soldi, la sedicente impiegata del fisco che ruba i gioielli - spiegano i Carabinieri della Compagnia di Lecco - Le persone anziane che vivono sole sono le vittime preferite dei malviventi.
Il truffatore per farsi aprire la porta ed introdursi in casa può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, etc. e talvolta un appartenente alle Forze dell’ordine».
In realtà è vero che negli ultimi anni la sicurezza in Italia in linea generale è migliorata, ma è anche vero che nel 2021, secondo dati ISTAT diffusi circa un mese fa, si sono contate 7,1 rapine in casa ogni mille famiglie, in crescita rispetto al 2020 (6,8 ogni 1000 famiglie): quasi 500 al giorno, ossia una ogni 3 minuti circa.
Ma esistono ricerche che inquadrano il fenomeno di furti, rapine e truffe ai danni degli over 65?
Su questo fronte le notizie scarseggiano, c’è tuttavia un’indagine dell’Ufficio Studi di Confartigianato, con dati relativi al 2014 suddivisi per regione e provincia, dal quale emerge che in quell’anno questi reati hanno coinvolto complessivamente 263.074 cittadini con più di 65 anni. Chiaro che ogni 12 mesi il numero varia, ma in linea di massima i crimini ai danni degli anziani avvenuti negli anni seguenti non dovrebbe discostarsi troppo.
Secondo la ricerca, ogni 100.000 abitanti si sono registrati 402 anziani vittime di furto, 24 di truffa e 7 di rapina (433 in totale). Alla luce di questi numeri, quali previsioni per il futuro? Poiché gli indicatori demografici evidenziano un aumento della popolazione anziana, sicuramente aumenta anche il numero delle potenziali vittime di reato.
Esiste un modo per tutelarsi? «Per non cadere nei raggiri messi in atto dai criminali, spesso è sufficiente prendere alcune precauzioni - spiegano i Carabinieri - Prima tra tutte quella di non fidarsi delle apparenze.
In generale non bisogna mai aprire agli sconosciuti e tanto meno accoglierli in casa. Diffidare sempre degli estranei che si presentano alla porta in orari inusuali, soprattutto se in quel momento si è da soli. Se dicono di essere dei tecnici è consigliabile telefonare all’ufficio di zona dell’Ente e verificare la veridicità dei controlli paventati dal presunto addetto. Se a fornire il numero per la verifica è lo stesso tecnico, è bene ricordare, infine che dall’altra parte del telefono potrebbe esserci un complice».
La falsa impiegata: nessun rimborso, ma l’oro scompare
Per S.P., 78 anni residente a Lomagna, un pomeriggio da incubo quello di lunedì l'altro. La donna era in compagnia della vicina di casa per il consueto tè delle cinque, quando è suonato il campanello. Sulla porta una signora distinta che si è presentata come addetta al controllo delle dichiarazioni dei redditi.
«C’è un errore nell’ultimo 730 - le ha spiegato - potrebbe ottenere un rimborso consistente».
S.P. caduta nel tranello, ha congedato l’amica e, assecondando le richieste della sedicente impiegata, ha subito recuperato le ricevute dei versamenti effettuati. «Avrei anche bisogno di visionare eventuali oggetti preziosi che le appartengono, così da poterli valutare e portare in detrazione», ha aggiunto la donna. S.P. le ha mostrato un bracciale e un paio di orecchini d’oro: la truffatrice, non contenta, ha chiesto se non avesse qualche altro monile. La donna, a questo punto, ha telefonato alla figlia per consultarsi con lei su cosa fosse il caso di mostrare alla funzionaria.
Durante la conversazione la sconosciuta, accampando una scusa, è andata via. Subito dopo l’anziana, attaccato il telefono e chiusa la porta di casa, è tornata al tavolo sul quale c’erano le ricevute e i gioielli. Le ricevute erano ancora lì, i gioielli invece no, volatizzati insieme al profumo della truffatrice. Poco dopo, inevitabilmente, è scattata la denuncia ai Carabinieri.
I finti tecnici: anziano derubato dei gioielli di famiglia
Apre la porta ai presunti tecnici dell’acquedotto comunale e gli rubano i gioielli di famiglia.
È capitato ad L. M. 88 anni di Galbiate. L’uomo di primo mattino ha sentito suonare al campanello, ha aperto e si è trovato davanti due persone, un uomo e una donna sulla trentina, che si sono presentate come tecnici dell’acquedotto comunale, incaricati di portare a termine una verifica delle fognature/tubature a causa, gli hanno spiegato, di una grave contaminazione della rete idrica.
Una volta in casa, simulando un controllo, i due sedicenti tecnici hanno convinto L. M. a raccogliere oro e gioielli, metterli in un contenitore e chiuderli nel freezer per proteggerli dai danni causati dall’amianto e dal mercurio che, a loro dire, sarebbero stati presenti in forte concentrazione nell’acqua del rubinetto. Fatto questo, uno dei due malintenzionati ha chiesto all’anziano di essere accompagnato in bagno. Non appena i due si sono allontanati il complice si è recato al freezer, lo ha aperto, si è impossessato dei preziosi e ha riposto il contenitore vuoto al suo interno in modo che L. M. non si accorgesse di nulla. Solo il giorno seguente, il figlio dell’anziano, verificato che nel freezer non c’era più traccia dei gioielli, ha chiamato i Carabinieri.
I consigli del maresciallo
# Non permettere mai l’accesso in abitazione a soggetti estranei se non preventivamente richiesti.
# Qualora venga prospettata una situazione di pericolo imminente contattare immediatamente il numero unico 112.
# In nessun caso con# dare o mostrare agli estranei posti in cui sono conservati ori od oggetti di valore.
# Se una persona chiede denaro a nome di un figlio o di un parente contattare il figlio/ parente stesso e/o le Forze dell’ordine.
# Contattare telefonicamente Comune, Enti o Forze dell’ordine per conferma prima di aprire a presunti tecnici, forze di polizia, etc.
# In caso di subito furto, rivolgersi al Comando o alla Stazione Carabinieri più vicina non appena possibile.