"Nella tela dei Ragni": Carlo Mauri - Il viaggiatore dei sogni
Sul canale Spotify dei Ragni di Lecco è online un nuovo podcast della serie "Nella tela dei Ragni", IL podcast prodotto dai Maglioni rossi con il supporto di SCARPA, ROCK EXPERIENCE e CAMP dedicato a Carlo Mauri.
Sul canale Spotify dei Ragni di Lecco è online un nuovo podcast della serie "Nella tela dei Ragni", IL podcast prodotto dai Maglioni rossi
con il supporto di SCARPA, ROCK EXPERIENCE e CAMP dedicato a Carlo Mauri.
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Questa volta si ripercorre l'incredibile storia del "Bigio", l'alpinista ed esploratore del Gruppo Ragni che, con i suoi viaggi ai confini del mondo e i suoi reportage realizzati fra gli Anni 60 e 80 sulle più popolari riviste come il settimanale Epoca, ha fatto sognare e innamorare dell'avventura intere generazioni di italiani.
"Nella tela dei Ragni": Carlo Mauri - Il viaggiatore dei sogni
Carlo Mauri, il Bigio come lo chiamavano gli amici, lo aveva capito sin da subito: "gli eroi vanno bene in montagna, ma ad averli vicino fanno soffrire".
Questa frase, scritta a soli 19 anni, è la cifra di tutta la sua breve ed avventurosa esistenza. Poco più che adolescente, nell'immediato dopoguerra, si lega con il fuoriclasse Walter Bonatti, formando con lui una delle più forti cordate del mondo, in grado di realizzare imprese pazzesche, come la prima ascensione del Gasherbrum IV, nel Karakorum, la più difficile mai realizzata fino ad allora su una vetta di quasi 8000 metri (ancora oggi irripetuta!). Ben presto però il destino sconvolge i suoi sogni di gloria: nel 1961 un banale incidente sugli sci gli causa una menomazione alla gamba che interrompe la sua carriera di grande alpinista. Lui non si arrende. Quello che desidera di più al mondo è una vita fuori dall'ordinario e la insegue diventando uno degli ultimi grandi esploratori. Viaggia nei luoghi più remoti della Terra, dall'Amazzonia all'Antartide, dal bush australiano alle steppe siberiane. Ripercorre a cavallo la Via della Seta, sulle orme di Marco Polo, e attraversa gli oceani su una barca di papiro assieme al visionario antropologo Thor Heyerdahl. Poi racconta, con le parole e le immagini. Sulle riviste più popolari come la Domenica del Corriere e il settimanale Epoca compaiono i suoi meravigliosi reportage e la RAI diffonde i suoi video documentari. Mauri diviene l'eroe di tanti ragazzi che sognano una vita avventurosa come la sua. Ma vivere di sogni ha un prezzo e a pagarlo sono spesso le persone più vicine: la famiglia e gli amici a cui gli "eroi" impongono le loro scelte individualistiche e spesso egoistiche. Il destino, però, sa anche ristabilire gli equilibri.
Forse l'eredità più grande dell'individualista Carlo Mauri è proprio un dono agli altri. Nel 1980 è lui, infatti, il primo occidentale a sottoporsi (dopo un iter che è un'avventura nell'avventura) all'innovativo metodo ortopedico ideato dal chirurgo siberiano Ilizarov per curare le menomazioni più gravi, ed è grazie alla sua testimonianza che il metodo si diffonde in Europa e nel resto del mondo, cambiando in meglio la qualità della vita di migliaia di persone. L'avventura di Mauri si interrompe nel 1982, a causa di un "banale" infarto, che lo colpisce mentre si allena fra le montagne di casa.
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