Solidarietà

Nasce il Fondo di Comunità di Olginate, “Appartengo, Sostengo, curo!”

L’atto costitutivo non è ancora stato depositato ma per Italo Bruseghini, tra i promotori del fondo, è solo una questione di tempo: “Abbiamo una grande opportunità"

Nasce il Fondo di Comunità di Olginate, “Appartengo, Sostengo, curo!”
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“Appartengo, Sostengo, curo!”. È questo il leitmotiv del Fondo di Comunità di Olginate, presentato alla cittadinanza nella serata di ieri, lunedì 28 marzo 2022, nella sala consigliare del municipio. Presenti, oltre al sindaco di Olginate Marco Passoni e all'assessore Marina Calegari, anche il presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese Paolo Dell’Oro, il parroco don Matteo Gignoli e il comitato promotore al gran completo: Italo Bruseghini, Mattia Morandi e Giampiero Colombo.

Nasce il Fondo di Comunità di Olginate, “Appartengo, Sostengo, curo!”

A prendere la parola, e ad introdurre la serata è stato il primo cittadino: “Siamo qui questa sera per presentare un’iniziativa molto importante. Questo fondo, nonostante venga presentato nella sala consigliare non è un fondo dell’Amministrazione comunale ma è un fondo della comunità di Olginate per la comunità di Olginate”.

Marco Passoni

“Il Comune - ha continuato Passoni - farà la propria parte, ma questa risorsa dovrà crescere parallelamente al lavoro dell’Amministrazione, con un occhio sempre rivolto al futuro. Sarà un po’ come un grande salvadanaio dove ogni famiglia potrà mettere qualcosa per realizzare un desiderio, un progetto o attingere in caso di difficoltà”.

Il nuovo strumento, si inserisce nella ben più ampia famiglia della Fondazione Comunitaria del Lecchese che, per sua natura, promuove la creazione di Fondi dedicati esclusivamente alle comunità locali, strumenti finalizzati a sostenere lo sviluppo di un welfare comunitario e generativo in grado di farsi carico dei bisogni sempre più articolati dei cittadini.

Paolo Dell'Oro

È stato proprio il presidente della Fondazione, Paolo Dell’Oro a illustrare tutti quegli aspetti tecnici di funzionamento del Fondo: “La nostra Fondazione non farà altro che aprire un nuovo centro di costo al suo interno, che però verrà gestito da un apposito “comitato gestore” formato da persone scelte e di fiducia della comunità di riferimento”.

La costituzione di questo “portafoglio”, che non darà origine a nessun nuovo soggetto economico, sarà per gli olginatesi molto semplice, senza alcun onere di gestione da parte della comunità e con pochissima burocrazia.
“Suggeriamo - continua Dell’Oro - che nel comitato di gestione siano presenti persone residenti in paese, persone fiduciarie in grado di stringere relazioni e fare reti all’interno della comunità, raccogliendo donazioni e contribuendo all’individuazione e alla presentazione di progetti meritevoli. Tra questi soggetti, per quanto ci riguarda, dovrebbero essere inseriti anche il sindaco e il parroco pro tempore perché sono figure che, per loro natura sono capaci di leggere i bisogni essenziali dei cittadini, e sanno in quali ambiti è più necessario intervenire”.

Beneficiari dei contributi economici, saranno poi nella quasi totalità realtà associative, siano esse “residenti” sul territorio olginatese o comunque operanti al suo interno. Un progetto importante, ambizioso e che per funzionare ha bisogno di tre elementi fondamentali: senso di appartenenza alla comunità, sostegno e cura dei più fragili.

Don Matteo Gignoli

Anche il parroco, don Matteo Gignoli è tra i sostenitori del fondo: “Si tratta di un’idea molto interessante e che ritengo molto preziosa per il coinvolgimento della comunità nella valorizzazione del bene comune. Questo strumento - ha continuato il religioso - ci offrirà la garanzia che i soldi donati dalla cittadinanza vengano destinati esclusivamente ad essa, con la massima trasparenza”.

Marina Calegari

“Il percorso è iniziato già anni fa - ha poi spiegato l’assessore Calegari - e in questi anni di pandemia abbiamo potuto toccare con mano come ha lavorato la Fondazione in sostegno di quelle Amministrazioni comunali che si sono ritrovate in difficoltà ad aiutare i propri cittadini. Invito tutti ad accettare di buon grado questa iniziativa, dove sarà essenziale ancora una volta fare rete”.

L’atto costitutivo non è ancora stato depositato ma per Italo Bruseghini, tra i promotori del fondo, è solo una questione di tempo: “Abbiamo una grande opportunità. Il nostro compito come comitato promotore è quello di ricercare adesioni sotto l’aspetto economico poiché come in tutte le cose, i progetti staranno in piedi solo se riusciremo a coinvolgere i cittadini in questa grande sfida”.

 

Italo Bruseghini

"Crediamo si tratti di un'occasione unica per concretizzare davvero la solidarietà" ha aggiunto Morandi.

 

Mattia Morandi

La sfida è dunque lanciata, e ora non resta che mettere insieme tutti i pezzi di questo puzzle infinito, pieno dei valori di solidarietà, unione e collaborazione come testimoniato dallo stesso logo del progetto, realizzato da una giovane startup cittadina, raffigurante un fiore, con i petali rossi e gialli a simboleggiare i colori dello stemma comunale, e azzurri come il nostro amato lago. Un fiore da crescere, accudire e coltivare, per far crescere e costituire qualcosa di importante.

Luca de Cani

 

 

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