Moda e Natura si incontrano a Villa Greppi
Anche la Piccola Sartoria Sociale tra gli stilisti emergenti che hanno partecipato alla sfilata "Il mio dono sono fiori recisi" di BriUp Festival
Domenica 22 settembre, Villa Greppi a Monticello Brianza (LC) ha ospitato una sfilata unica nel suo genere: "Il mio dono, sono fiori non recisi". L'evento, curato dallo staff di BriUp Festival, ha offerto un viaggio tra immaginari fiabeschi e bucolici, esplorando il profondo legame tra moda, natura e arte attraverso collezioni sperimentali e innovative. Tra i tanti stilisti emergenti, anche la Piccola Sartoria Sociale, della Cooperativa Paso, che con la sua stilista Francesca De Capitani ha portato una collezione completamente realizzata da materiali di scarto.
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Il tema della sfilata: Il mio dono sono fiori non recisi
La sfilata è stata l'evento clou dell’intera giornata, che ha dato vita a un'esperienza ricca di suggestioni artistiche e creative. Il titolo dell'evento richiamava l’immagine dei fiori, simboli di bellezza e rigenerazione, che non venivano recisi ma lasciati crescere liberi. Un inno alla natura e alla sua capacità di ispirare la creatività umana, a cui l’intero evento si è ispirato. Le creazioni che hanno sfilato sono state un dialogo costante con il paesaggio circostante, mettendo in scena personaggi dai molteplici volti, capaci di accompagnare il pubblico attraverso narrazioni leggere e sognanti, ma anche profonde e, a tratti, oscure.
La Piccola Sartoria Sociale: Un Modello di Sostenibilità e Inclusione
Uno degli elementi più attesi dell’evento è stata la partecipazione della Piccola Sartoria Sociale, un progetto nato grazie alla Cooperativa Paso. Questa sartoria si è rivelata molto più di un semplice laboratorio creativo: ha rappresentato un esempio virtuoso di economia circolare applicata al mondo della moda. Specializzata nel recupero di capi usati o rovinati, la sartoria ha dato nuova vita agli indumenti in buono stato, mentre da quelli non più recuperabili sono nate creazioni artigianali, uniche e originali, realizzate con scarti di tessuto.
"Per il secondo anno consecutivo abbiamo riproposto un mix di creatività, sostenibilità e inclusione. In particolare quest'anno abbiamo realizzato dei capi utilizzando, come lo scorso anno, dei vecchi jeans, però anche con delle novità. Abbiamo utilizzato dei vecchi arazzi, vinile vecchi centrini, vecchie cravatte e anche del tulle per realizzare una collezione unica e sostenibile che va contro gli sprechi" ha spiegato la sarta di Paso, Francesca De Capitani.
L'inclusività e l’impatto sociale del progetto sono stati al centro della missione della Piccola Sartoria Sociale. La realtà offre opportunità di formazione e inserimento lavorativo a persone svantaggiate, promuovendo una moda sostenibile che riduce gli sprechi e contribuisce alla tutela dell'ambiente. Il loro approccio ha dimostrato come sia possibile trasformare ciò che è destinato a essere rifiuto in risorsa, creando bellezza e valore sociale.
"Da quando abbiamo iniziato, due anni e mezzo fa ormai, il nostro obiettivo è sempre stato quello di partire dallo scarto che che ci arriva e da lì partire per costruire qualcosa di nuovo. Sempre nel rispetto dei nostri valori base: sostenibilità e inclusione" ha concluso De Capitani.
Una Giornata di Arte, Natura e Creatività con il BriUp Festival
La sfilata di domenica non è stata solo un’occasione per ammirare collezioni di moda emergente, ma anche il culmine di una giornata interamente dedicata all'arte e alla natura, sapientemente orchestrata dallo staff del BriUp Festival. Oltre alla passerella, il programma ha incluso laboratori creativi, performance artistiche e proposte musicali, tutto all’insegna del rapporto simbiotico tra l’essere umano e il mondo naturale. Parole chiave come "vita", "unione", "linfa" e "trasformazione" hanno accompagnato ogni momento della giornata, rispecchiando il tema portante dell'evento: la natura come fonte inesauribile di nutrimento e ispirazione.ù