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Mercato del lavoro a Lecco: saldo occupazionale a +2.653, il migliore degli ultimi tre anni

Avviamenti stabili, cessazioni in calo e turismo trainante: il Report 48 fotografa un mercato del lavoro in consolidamento.

Mercato del lavoro a Lecco: saldo occupazionale a +2.653, il migliore degli ultimi tre anni

È stato pubblicato il Report n. 48 dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, nona edizione del rapporto semestrale che analizza l’andamento occupazionale in provincia di Lecco sulla base dei dati delle Comunicazioni obbligatorie (Cob) raccolti dai Centri per l’Impiego.

Il quadro che emerge dai primi sei mesi del 2025 è quello di un mercato del lavoro dinamico ma prudente, capace di generare nuova occupazione soprattutto nei settori tradizionalmente più vitali del territorio. Un avvio d’anno caratterizzato da segnali di consolidamento, che confermano la capacità del sistema locale di mantenere una buona tenuta anche in un contesto economico complesso.

Mercato del lavoro a Lecco: saldo occupazionale a +2.653, il migliore degli ultimi tre anni

Il dato più significativo riguarda il saldo tra avviamenti e cessazioni, che torna ampiamente positivo dopo il rallentamento del secondo semestre 2024: +2.653, il valore più elevato registrato in un primo semestre negli ultimi tre anni.

Tra gennaio e giugno 2025 sono stati 21.015 i nuovi avviamenti, sostanzialmente in linea con il 2024, a fronte di 18.362 cessazioni, in lieve diminuzione. Ne risulta un quadro complessivamente equilibrato, che sembra confermare come la “macchina” del lavoro lecchese abbia ritrovato una marcia più regolare.

Particolarmente positivo l’andamento del settore turistico, che registra un saldo di +1.721 grazie a un forte incremento degli avviamenti (+17% su base annua). Un risultato che ribadisce il ruolo strategico del turismo, soprattutto nei mesi primaverili, per l’economia dell’area lacustre.

Buone notizie anche dal comparto industriale, che chiude il semestre con un saldo di +917, sostenuto soprattutto da una riduzione delle cessazioni più marcata rispetto al calo degli avviamenti.

Mostrano invece segnali di flessione il commercio e altri servizi, settori che evidenziano alcune criticità e confermano la presenza di una certa volatilità nel mercato del lavoro locale.

Sul piano anagrafico, i giovani under 30 rappresentano quasi il 40% delle attivazioni, pari a 8.340 contratti, con una forte concentrazione nei settori del turismo e del commercio. Tuttavia, il contratto a tempo indeterminato rimane per molti una meta ancora difficile da raggiungere: solo il 13% degli avviamenti è stabile, mentre l’apprendistato copre il 6% delle attivazioni.

Per quanto riguarda la componente femminile, l’incidenza delle assunzioni resta stabile al 45,7%, in linea con i dati degli ultimi due anni. Un elemento distintivo del mercato lecchese è il forte ricorso al part-time, che coinvolge il 40,8% delle attivazioni femminili, più del doppio rispetto agli uomini, riflettendo le esigenze di conciliazione tra vita lavorativa e privata.

Dal punto di vista contrattuale, il semestre conferma una crescente flessibilità richiesta dalle imprese: quasi il 60% delle attivazioni avviene con contratti a tempo determinato. Le trasformazioni a tempo indeterminato scendono a 2.431, il livello più basso degli ultimi cinque semestri, con una riduzione del 10% negli ultimi due anni. In controtendenza, tornano a crescere le proroghe (10.869), segnale della volontà di proseguire i rapporti di lavoro già avviati.

Nel complesso, il Report 48 restituisce l’immagine di un mercato del lavoro che resiste, si adatta e consolida, pur mantenendo elementi di cautela e fragilità che meritano attenzione nei prossimi mesi.