Memoria

Medaglie d'onore in memoria di Ambrogio Busi e Giovanni Lanfranconi

Toccante cerimonia a Mandello

Medaglie d'onore in memoria di Ambrogio Busi e Giovanni Lanfranconi
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Ieri, mercoledì 9 febbraio 2022 il prefetto Castrese De Rosa e il Sindaco  di Mandello Riccardo Fasoli hanno consegnato 2 Medaglie d’Onore agli eredi di cittadini che nell’ultimo conflitto mondiale, sono stati deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Le medaglie sono state consegnate Piergiuseppe Busi per il papà Ambrogio, classe 1914, e a  Linda De Fanti per lo zio Giovanni Lanfranconi, classe 1924.

Medaglie d'onore in memoria di Ambrogio Busi e Giovanni Lanfranconi

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Ambrogio Busi, nato a Casargo, era stato deportato a Hammerstein , in Germania da settembre 1943 all’agosto del 1945. Anche Giovanni Lafranconi, nato a Mandello era stato deportato in Germania dal settembre 1943 al dicembre del 1945.

"Come Anpi abbiamo presenziato alla cerimonia e ringraziamo il Prefetto, per aver ricordato le parole pronunciate dal Presidente Mattarella sull'orrendo sterminio nazifascista, in occasione del Giorno della memoria di quest’anno" ha sottolineato il presidente della sezione Lario Orientale Roberto Citterio.

"Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz, la più imponente e sciagurata macchina di morte mai costruita nella storia dell’umanità, si spalancarono di fronte ai loro occhi le porte dell’Inferno. Nel cuore dell’Europa, si era aperta una voragine che aveva inghiottito secoli di civiltà, di diritti, di conquiste, di cultura. Una delirante ideologia basata su grottesche teorie di superiorità razziale aveva cancellato, in poco tempo, i valori antichi di solidarietà, convivenza, tolleranza e perfino i più basilari sentimenti umani: quelli della pietà e della compassione. La storia aveva subito, in meno di un ventennio, un tragico stravolgimento, tornando a concezioni e pratiche barbare e crudeli, che si pensava fossero retaggio di un passato ormai remoto. Guerra, stermini, eccidi ne furono le tragiche ma inesorabili conseguenze"

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