Manifestanti contro Vannacci a Calolzio: "E' normale odiare?"
"Libertà di espressione sempre, ma non assoluta. Il Codice Penale proibisce razzismo e omofobia".
"Libertà di espressione sempre, ma non assoluta. Il Codice Penale proibisce razzismo e omofobia". "E' normale che i generali uccidano donne e bambini e poi scrivano libri per farci la morale?". "E' normale chiudere due milioni di persone in un lembo di terra per poi bombardarle". "E' normale fare la guerra?". "E' normale che tu mi dica che sono anormale?". "E' normale 65 donne uccise in 10 mesi?". E soprattutto: "E' normale odiare?" . Sono solo alcuni degli slogan apparsi nella serata di martedì 17 ottobre 2023, durante la manifestazione organizzata contro Vannacci a Calolzio, o per meglio dire per protestare contro la presentazione del libro scritto dal generale all'interno del Monastero del Lavello.
Manifestanti contro Vannacci a Calolzio: "E' normale odiare?"
Una ventina le associazioni presenti, da Cambia Calolzio ad Arci, passando a Renzo e Lucio a vari movimenti per i diritti civili. I manifestanti (presente anche il consigliere comunale di Palazzo Bovara di Con La sinistra Cambia Lecco Alberto Anghileri) si sono presentati, attorno alle 20.30, sul lungofiume del Lavello, davanti all’omonimo monastero, per manifestare pacificamente e, in maniera colorata e per certi versi anche ironica, il proprio dissenso verso le idee scritte e contenute all’interno de “Il mondo al contrario” del generale Roberto Vannacci, in corso di presentazione nella sala conferenze del complesso di Santa Maria del Lavello.
Ingente lo spiegamento di Forze dell’Ordine fin dalle ore precedenti l’arrivo di Vannacci in città, con i manifestanti, circa 150, “indirizzati“ sul lungofiume senza particolari criticità ed ai quali non è stato consentito avvicinarsi alla sala della presentazione del libro. Per evitare contatti il generale Vannacci è giunto a Calolziocorte già dalle prime ore del pomeriggio, con tanto di passeggiata sul lungofiume concedendosi a qualche selfie con i passanti ma anche a qualche momento di dialogo e scambio di opinioni con loro.
"Non siamo contro l'articolo 21 della Costituzione - ha detto Daniele Vanoli, microfono alla mano - Siamo contro sessismo, razzismo e omotransfobia. Cose per altro osteggiate anche dal codice etico della Fondazione Lavello. E lui quei valori li ha vituperati. La nostra presenza di stasera è già una risposta".
“Questa è una manifestazione colorata e sorridente, su temi profondi che non sono quelli espressi dal generale - ha spiegato Diego Colosimo, capogruppo di Cambia Calolzio e tra i promotori della manifestazione - Vogliamo parlare di sicurezza sul lavoro, del non arrivare a fine mese e quant’altro. Io penso che dobbiamo esprimere la nostra stanchezza, siamo stufi di rincorrere queste persone e stare zitti, normalizzando cose che a nostro parere sono al limite della decenza, inopportune, violente, discriminatorie e xenofobe. Bisogna contrastare queste tematiche per non far diventare normale ciò che non lo è, non lo è mai stato e non lo dovrà mai essere. Spiace che il sindaco Marco Ghezzi presti il fianco a queste posizioni estreme invece di prendere posizioni chiare e nette appellandosi alla terziarie e imparzialità della Fondazione, ma anche che un punto di incontro come il monastero sia diventato di fatto un punto di scontro, andando a spaccare in maniera netta anche le opinioni della stessa maggioranza”.
Luca de Cani