Un patrimonio da riscoprire

Mandello: il Mulino Ripamonti al centro dell’attenzione regionale

Il Mulino Ripamonti è molto più di un edificio storico: è un simbolo del passato produttivo e rurale del territorio lecchese

Mandello: il Mulino Ripamonti al centro dell’attenzione regionale

Una mattinata all’insegna della memoria storica e della valorizzazione del territorio quella che si è svolta oggi , mercoledì 22 ottobre 2025,  Mulino Ripamonti 1863 di Mandello del Lario, in occasione della visita istituzionale del sottosegretario regionale all’Autonomia Mauro Piazza e del consigliere regionale Alessandra Cappellari, prima firmataria del Progetto di Legge per la tutela dei mulini storici della Lombardia.

Mandello: il Mulino Ripamonti al centro dell’attenzione regionale

Il Mulino Ripamonti è molto più di un edificio storico: è un simbolo del passato produttivo e rurale del territorio lecchese. Attivo fin dal XV secolo, rappresenta una testimonianza concreta della tradizione agroalimentare lombarda e del lavoro rurale che ha plasmato il paesaggio e l’identità del territorio lecchese.

“Luoghi come questo sono parte viva della nostra storia – ha dichiarato il sottosegretario Mauro Piazza – e meritano un impegno concreto per essere tutelati e restituiti alla comunità. Il Lecchese è ricco di realtà poco conosciute ma di grande valore, che meritano di essere salvaguardate e rilanciate. Il nostro impegno è accompagnare queste eccellenze con strumenti concreti e visione strategica”.

Un progetto di legge per salvare i mulini lombardi

La visita è stata anche l’occasione per presentare i contenuti del Progetto di Legge, promosso dal gruppo consiliare della Lega. Il testo punta a dotare la Lombardia di una cornice normativa specifica per la tutela, il recupero e la valorizzazione dei mulini storici, attraverso bandi dedicati, incentivi economici e riconoscimenti culturali.

“In Lombardia esiste una rete straordinaria di mulini, spesso dimenticati, che raccontano il legame profondo tra uomo, natura e lavoro – ha spiegato il consigliere Alessandra Cappellari –. Con questa legge vogliamo creare strumenti concreti per riportarli in vita: bandi dedicati, incentivi economici, riconoscimenti culturali. Il Mulino Ripamonti è l’esempio perfetto di quanto potenziale ci sia in questi luoghi”.

Anche Mauro Piazza ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa:

“La Lombardia vanta un patrimonio unico che racconta la fatica, l’ingegno e l’identità delle nostre comunità rurali. Non possiamo permetterci di perderlo”.

“Valorizzare questi luoghi – hanno concluso i rappresentanti regionali – significa non solo conservare il passato, ma offrire nuove opportunità per il futuro: formazione, turismo sostenibile, cultura diffusa nei territori”.

Ringraziamenti ai proprietari

Un ringraziamento speciale è stato rivolto ai proprietari del Mulino, Federico Andreoli e Adriana Anghileri, per il loro impegno nella tutela e valorizzazione del sito: “Una volta riconosciuto il reale valore storico e identitario del Mulino di Mandello, abbiamo fatto una scelta chiara: preservarne la natura e la funzione originaria, evitando di destinarlo a usi estranei alla sua storia. Il Mulino non è solo un edificio: è una testimonianza viva della cultura materiale del territorio, un simbolo del lavoro artigiano, delle filiere locali e del legame profondo tra uomo e paesaggio. Sentiamo la responsabilità di custodire un pezzo di storia. È stata una scelta prima di tutto etica e culturale: mantenere il Mulino nella sua funzione originaria significa onorare la memoria del territorio e restituire senso al presente. Oggi il Mulino Ripamonti continua ad essere un luogo produttivo, aperto al pubblico, alle scuole e alle istituzioni, un progetto che guarda al futuro, con radici profonde nel passato”.