Mancano insegnanti: il sindaco di Garlate pronto a ricorrere al Prefetto
Conti: "Se domani (oggi ndr) non avremo notizie certe in tempo utile per organizzarci interesseremo prefettura e autorità scolastiche per scongiurare quello che sta diventando una interruzione di pubblico servizio".
Da ieri, giovedì 19 settembre 2024, i bimbi delle scuole primarie di Olginate, Valgreghentino e Garlate, circa 500 bambini, terminano le lezioni alle 14 invece che, come di consueto alle 16. Questo perché mancano insegnanti e, come comunicato mercoledì dalla dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Olginate Luisa Zuccoli, "i docenti in servizio hanno già svolto ore eccedenti al loro orario di servizio e non è possibile garantire la copertura dei docenti sulle diverse classi". Da lì la decisione di ridurre l'orario per le giornate del 19 e 20 settembre 2024.
Mancano insegnanti: il sindaco di Garlate pronto a ricorrere al Prefetto
Una situazione che ha creato dispiacere nelle famiglie che, non solo sono costrette a riorganizzare la propria vita lavorativa, ma che soprattutto sono preoccupate per la mancanza di personale.
Ma anche una situazione che ha diretto riflesso sulle Amministrazioni comunali che gestiscono, ad esempio, i servizi di trasporto scolastico.
A Valgreghentino, già nella serata di mercoledì, grazie ai volontari del Piedibus e alla ditta Marasco che si occupa dello scuolabus, il Comune ha confermato entrambi i servizi anche in queste due giornate eccezionali. Anche a Olginate l'Amministrazione è riuscita a confermare il trasporto a Garlate il Comune si è mobilitato per sostenere le famiglie in difficoltà. Ma certo non è stato facile.
Ne sa qualcosa il sindaco di Garlate Beppe Conti che è sceso in campo per capire cosa succederà nei prossimi giorni ma che, a sua detta, al momento non ha ricevuto risposte.
"Nonostante la riunione di emergenza nel plesso di Garlate e degli altri comuni, non è stato possibile avere nessun contatto con la Direzione didattica - ha fatto sapere nella serata di ieri - E' davvero una situazione incresciosa. Dopo una decisione comunicata via pec alle 16.18 di mercoledì, senza nessun avviso, che ha destabilizzato la vita familiare di decine di famiglie, che ha messo in difficoltà i trasporti scolastici, i volontari del piedibus e l'organizzazione delle mense c'è stato solo silenzio. La dirigente si è negata al telefono, così come la responsabile dei servizi. Non sappiamo cosa succede domani, non sappiamo quando finisce questa situazione. Ripeto, siamo considerati dei sudditi. Ma non funziona così".