Malgrate: una targa "per le donne costrette a essere invisibili e per le vittime di violenze"
Il sindaco Flavio Polano: "Tutti devono rieducarsi, per costruire una cultura del rispetto".
È stata inaugurata questa mattina, mercoledì 8 marzo 2023, la targa dedicata alle donne iraniane e afghane private di ogni libertà ma anche a tutte le vittime di violenza.
Una targa
Il pannello recita è stato posizionato nella rotonda tra via Gaggio e via Piedimonte, un gesto simbolico con cui l'Amministrazione comunale ha voluto dimostrare la sua vicinanza a tutte le donne che subiscono maltrattamenti e privazioni.
Per ricordare la condizione femminile delle donne in Iran e Afghanistan la cui segregazione, imposta dai regimi che governano quei paesi, impedisce loro la fruizione dei più elementari diritti umani e più in generale per fare memoria di tutte le donne vittime di violenza che viene loro inflitta
Presenti diversi esponenti del Comune, in primis il sindaco Flavio Polano, cittadini e alcuni rappresentanti di Telefono Donna.
"Oggi è la festa di riconoscimento dei diritti di tutte le donne e delle conquiste sociali da loro ottenute - ha esordito il primo cittadino - Ma non possiamo dimenticare gli abusi e le violenze che oggi le donne subiscono nel mondo. Soprattutto in Iran e Afghanistan, dove sono private dei più basilari diritti umani e vengono costrette a essere invisibili".
Ricordando poi non solamente le donne nei Paesi del Medio Oriente, ma anche quelle del mondo occidentale che ogni giorno sono vittime di maltrattamenti fisici e psicologici. "In Italia le violenze sono più sottili, domestiche - ha infatti aggiunto - Non possiamo pensare a un 8 marzo senza pensare a questi fatti che non devono più esistere. Oggi viviamo anche una cultura dove c'è una violenza nella comunicazione, il modo di relazionarsi diventa sempre più pesante e violento in particolare sui social. Lo dico soprattutto ai giovani perché anche queste modalità di comunicazione sono violenza".
E ha concluso, con un appello ai cittadini presenti e non solo: "Tutti devono rieducarsi, per costruire una cultura del rispetto. Sui temi più grossi come Comune di Malgrate si può fare poco. Ma come Amministrazione abbiamo deciso di realizzare questo gesto simbolico, un segno permanente, apponendo questa targa in cui ricordiamo le violenze sulle donne, un aspetto non piacevole nella nostra realtà e che va affrontato".
La targa è stata scoperta da due assessori donne: Sara Cipriano (Servizi alla famiglia) ed Elisa Corti (Bilancio).
Il parroco di Malgrate, don Andrea Lotterio, ha infine letto una poesia di Anita Prati, insegnante di Lettere all'istituto superiore "Francesco Gonzaga" di Castiglione delle Stiviere:
Festa di ogni donna
delle bambine afghane morte nel nostro mare
delle ragazze afghane che non possono studiare
delle donne iraniane ribelli per la libertà
delle donne siriane violentate dai soldati
delle donne ebree d'Israele
delle bambine-soldato africane
delle bambine non nate cinesidelle spose bambine pakistane
delle donne che lottano per i loro diritti
delle donne che neanche sanno di avere dei diritti
delle donne schiave sulle nostre stradedelle ragazze incerte e insicure
delle ragazze felici e piene di speranza
delle donne anziane riconciliate con la vita
delle donne anziane che hanno paura di moriredelle donne che continuano a partire
delle donne che scelgono la vita
delle madri nel corpo
delle madri nel cuoredelle nonne
delle donne sole
delle donne disperate
delle donne imprigionate picchiate torturatedelle donne vittime di femminicidio
delle donne che vorrebbero celebrare la messa
delle donne costrette a stare zitte
delle donne che alzano la vocedelle donne che scrivono poesie
delle donne che raccontano la vita
delle donne che pensano
delle donne che non possono pensaredelle donne che ricamano lenzuola
delle donne che fasciano i piedi ai migranti
delle donne che parlano ai fiori
delle donne che raccolgono le erbedelle donne che danno da mangiare ai gatti
delle donne che cucinano il pranzo e la cena
delle donne che puliscono le case
delle donne che lavoranodelle donne che studiano
delle donne che sognano
delle donne innamorate che sostengono il mondo
delle donne che hanno scritto la storiadelle donne nascoste nelle pieghe della storia
delle donne che mettono mimose nei capelli
perché basta così poco per dare un po' di luce
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