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"Madonna del latte" finalmente a Oggiono: Vittorio Sgarbi tra gli ospiti all'inaugurazione

Evento imperdibile per gli oggionesi e non, accorsi da tutto il territorio per poter ammirare l’opera dell’artista originario della città e allievo di Leonardo.

"Madonna del latte" finalmente a Oggiono: Vittorio Sgarbi tra gli ospiti all'inaugurazione
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La "Madonna del latte" di Marco D’Oggiono è finalmente arrivata in città ed è stata presentata al pubblico nella serata di venerdì 6 ottobre.

"Madonna del latte" finalmente a Oggiono: Vittorio Sgarbi tra gli ospiti all'inaugurazione

Un evento imperdibile per gli oggionesi e non, che sono accorsi da tutto il territorio per poter finalmente ammirare l’opera dell’artista originario di Oggiono, esponente del Rinascimento brianzolo e allievo di Leonardo Da Vinci.

Per la prima volta e in occasione dei 500 anni trascorsi dalla morte del pittore brianzolo (1524), l’opera ha lasciato la Pinacoteca Ambrosiana per essere esposta nella sala consiliare del Comune di Oggiono, la cittadina della Brianza in cui Marco d’Oggiono nacque intorno al 1470.

L’importanza del progetto è stata d’altronde testimoniata dalla platea di ospiti presenti e dei relatori. A partire dai rappresentanti degli enti coinvolti: Maurizio Lupi presidente Fondazione Costruiamo il Futuro, Michele Coppola executive director Arte, Cultura e Beni Storici e direttore delle Gallerie d'Italia, Lorenzo Ornaghi presidente Congregazione dei Conservatori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.

Ma anche un ospite d’eccezione, ovvero Vittorio Sgarbi sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura che ha incantato tutti i presenti con una delle sue lectio, elogiando Marco D'Oggiono ma soprattutto Leonardo e parlando della "Madonna del latte" ma anche di altre opere legate a quelle del grande maestro del Rinascimento italiano.

Dice Leonardo: "Marco che stava con meco". Marco D'Oggiono è un buon pittore, elegante e femminile (fa bellissime tendine, lì è invincibile). Ma nella Madonna del latte fa una donna, che si esibisce il seno per dare il latte (la cosa più grande che una mamma può dare a un bambino), che è anche una bella ragazza. Marco D'Oggiono ha fatto una copia della Vergine delle Rocce, dobbiamo amarlo ma senza Leonardo non ha la propria vita: è un leonardesco (figlio di Leonardo). Leonardo è la vita, Marco è il teatro. Leonardo è stato un uomo che valeva per tutti coloro che stavano con lui, in una comunità che potremmo definire steineriana (con libertà, pensiero lucido e filosofico) che quando lui se n'è andato hanno ripetuto la sua opera. Tutto questo nasce quindi da Leonardo, senza di lui non sarebbe stato possibile. Nel nome di questo grande artista vive Marco D'Oggiono, che ne è stato un interprete innamorato.

Hanno poi partecipato Paola Frassinetti sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Giovanni Morale curatore della mostra e vicedirettore delle Gallerie d’Italia Milano, Dario Curatolo architetto Studio dca, Giuseppe De Riggi generale di Brigata e comandante della Legione Carabinieri Lombardia, Mauro Piazza sottosegretario all’Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio Regionale, Adamo Castelnuovo dell’Ufficio Scolastico Territoriale Provincia di Lecco, Giovanni Morale curatore della mostra, insieme a sponsor e tante altre realtà del territorio che hanno collaborato al progetto o legate al mondo dell'arte e della cultura.

Esposizione evento per la città

A introdurre la serata il sindaco di Oggiono, Chiara Narciso: "Ci troviamo all'interno di una scuola media, il valore aggiunto di questa iniziativa è  la collaborazione con le scuole. La possibilità di dare un'educazione alla bellezza e all'arte per i nostri concittadini, dall'asilo alle scuole superiori. Grazie anche all'assessore alla Cultura Giovanni Corti che ha particolarmente tenuto a questo progetto, tra l'altro l'anno scorso abbiamo inaugurato il Mud dedicato proprio a Marco D'Oggiono. Ringrazio poi il Fondo di Comunità di Oggiono e il Comitato genitori dell'Istituto M. d'Oggiono per aver contribuito a sostenere le spese dell'iniziativa".

Chiara Narciso e l'assessore Giovanni Corti

A illustrare il progetto è stato poi Maurizio Lupi: "Per una volta l'arte torna dove viene generata. L'arte nasce in territori con valori, formazione, educazione. Questo dipinto, ritrovato grazie ai Carabinieri che ringrazio di cuore, ritorna nella Pinacoteca Ambrosiana ma la sua prima esposizione pubblica viene fatta a Oggiono: un luogo capace di generare eccellenze e bellezza, non solo nel nostro Paese ma nel mondo. Questo è un valore che rende tutti noi orgogliosi. Sottolineo la ricchezza della Brianza, le nostre imprese sono una ricchezza e restituiscono valore al territorio: grazie quindi anche a loro".

A evidenziare, tra gli altri, il valore dell'esposizione del dipinto anche il curatore Morale: "Questa è una grande occasione anche per gli studiosi, Marco D'Oggiono non è stato molto studiato e quindi così si apre un dibattito. Anche se è un riverbero di Leonardo, è sicuramente uno sprono alla scoperta del Rinascimento lombardo. Un grande allievo del grande Leonardo".

Un’occasione che ha dato all’evento una connotazione non semplicemente locale ma provinciale, regionale e nazionale: un orgoglio per la città di Oggiono e per i suoi abitanti. Il momento inaugurale dell’opera è stato altresì l’occasione per aprire al pubblico il nuovo auditorium della scuola media, spazio tanto atteso dall’Amministrazione e che ha avuto così un degno "vernissage".

Tania Gandola

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