L'ospedale Manzoni taglia il traguardo dei 25 anni: "Un'opera corale"
Stamattina il convegno nell'Aula Magna alla presenza delle autorità
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Un convegno per celebrare l’importante traguardo raggiunto dall’ospedale Manzoni: 25 anni dalla sua inaugurazione, avvenuta nel febbraio del 2000, "un’opera corale", per usare le parole del direttore generale dell’Asst Lecco, Marco Trivelli, che ha descritto con questa espressione sia la fase di realizzazione del nosocomio sia l’attuale funzionamento. Numerose le autorità presenti nell’Aula Magna dell’ospedale nella mattinata di oggi, sabato 1° marzo 2025, a partire dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Presenti anche il vicepresidente della Provincia, Mattia Micheli, il sottosegretario all’Autonomia e Rapporti con il Consiglio regionale, Mauro Piazza, il prefetto Sergio Pomponio, Michele Brait, direttore generale Ats Brianza, e naturalmente il sindaco Mauro Gattinoni.
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L'ospedale Manzoni taglia il traguardo dei 25 anni: "Un'opera corale"
Trivelli ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto, con lo sguardo però già rivolto al futuro: "Occorre avere quel quid in più dopo 25 anni per continuare ad essere innovativi: innanzitutto la capacità di chi ci lavora, ma anche un ulteriore sviluppo tecnologico", spiega infatti. E poi... "poi c’è il sogno: ristrutturare Villa Eremo, per creare al suo interno un’area dedicata al disagio giovanile e alla neuropsichiatria".
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Il sindaco Gattinoni ha quindi ripercorso l’inizio della storia del nosocomio lecchese, che ha avuto la fortuna di vivere e raccontare in prima persona da giovane cronista del nostro settimanale, il Giornale di Lecco, sottolineando come oggi sia necessaria una riflessione sui bisogni sociali, in costante aumento. Un ospedale, il Manzoni, che - come ha ricordato il presidente Fontana - "è stato il primo in Lombardia 'di nuova generazione', costruito sulla base delle moderne tecnologie" e che "riesce ad essere attrattivo anche nei confronti di medici e infermieri". Il presidente ha poi spiegato che Regione intende investire nella direzione dell’aggiornamento tecnologico delle strutture sanitarie.
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L’ospedale Manzoni dispone di 671 posti letto, 14 sale operatorie e effettua 20.807 ricoveri all’anno e 8060 interventi chirurgici; offre 2.827.899 prestazioni ambulatoriali e conta 66.959 accessi in Pronto Soccorso. Numerosi anche i dipendenti: l’Asst Lecco dà lavoro a 3283 persone.
A ripercorrere la storia dei personaggi che si sono susseguiti in questo lungo cammino è stato Francesco Locatelli, già direttore Nefrologia e Dialisi dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, a partire dall’incontro con Aldo Rossi, che fu presidente dell’ospedale dal ‘68 all’80, passando per Giovanni Fiamminghi, Filadelfio La Marca e Roberto Rotasperti. Dal finanziamento di Regione al blocco del cantiere a causa dell’insufficienza dei fondi, fino ad arrivare finalmente al giorno dell’inaugurazione con il giro dei malati da parte del cardinale Carlo Maria Martini.
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Alessandra Grappiolo, direttore sanitario Asst Lecco, ha quindi tracciato un quadro della crescita e dell’evoluzione della struttura in questi 25 anni, ricordando anche il difficile periodo del covid, mentre Domenico Bodega, professore ordinario di Organizzazione aziendale all’Università Cattolica, ha sottolineato come la competitività di un Paese o di una regione si basi su tre pilastri: istruzione, sanità e giustizia, e come in Lombardia la sanità sia il punto d’eccellenza. Uno sguardo poi alle sfide di oggi e del futuro: l’intelligenza artificiale, la telemedicina e il tema della carenza di personale sanitario.
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La conferenza si è infine conclusa con i racconti e le testimonianze dei protagonisti di questi 25 anni di storia, moderati dal giornalista Stefano Spreafico: Laura Chiappa, dirigente dell’Unità Organizzativa Polo ospedaliero Regione Lombardia e già direttore medico di presidio Ao Lecco, Anna Cazzaniga, già direttore Dapps Asst Lecco, e Carlo Pietro Soatti, direttore Sc Radioterapia Asst Lecco.
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25 anni che rappresentano un traguardo, ma non la meta, perché, come recita lo slogan scelto dagli stessi dipendenti dell’ospedale, "continuiamo a costruire la salute".