Linee Lecco: "Un Bilancio da 11 milioni, ma gli utili sono scarsi. Faremo tagli nelle corse"
Per contenere i costi con l'orario invernale Linee Lecco taglierà alcune corse.
Qualche taglio delle corse da una parte, qualche potenziamento dall’altra parte. Il tutto per poter consentire al Bilancio di Linee Lecco non solo di chiudere in pareggio ma di avere un utile consistente. In soldoni è quanto ha affermato ieri sera, martedì 10 settembre 2024, durante la Commissione II l’ingegner Marco Santarelli, da un mese direttore della partecipata del Comune di Lecco.
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Il Bilancio di Linee Lecco
"Quello che presento stasera è il Bilancio 2020/2023 che riporta però numeri che, quando va bene, sono vecchi di nove mesi - ha esordito ieri sera in Commissione l'ingegner Santarelli - Sono però significativi perché sono un punto di partenza. Il primo risultato conseguito lo scorso anno è stato quello di tornare al sostanziale pareggio. E’ però una foto fragile che va confermata attraverso un miglioramento della redditività dell’azienda".
Quattro aree business
Le aree business in cui si muove Linee Lecco sono 4: il trasporto pubblico, la gestione della sosta non solo in città, ma anche nel territorio, il noleggio con conducente e infine officina per conto terzi "ma è marginale" ha aggiunto Santarelli. "La redditività di queste aree è variegata. Il Tpl è quello che svolge la parte del leone, con circa 4 milioni e mezzo di euro che poi con tutti i contributi arriva a sei milioni su un fatturato complessivo di quasi 11 milioni. Capite che su un giro d’affari come questo chiudere con un utile di poche migliaia di euro esprime una marginalità trascurabile. Invece noi dovremmo averla apprezzabile, pur svolgendo un servizio pubblico. Ecco allora che stiamo cercando di potenziare tutte le aree di business facendo attenzione ai costi del Tpl e anche alla razionalizzazione del servizio. In particolare con l’avvio dell’orario invernale abbiamo costruito insieme all’Agenzia del Trasporto Pubblico, al Comune e attraverso il dialogo con i piccoli comuni con cui lavoriamo una piccola modifica del programma per allineare l’offerta alla domanda. Perché il nostro Piano di servizio è stato pensato nel 2005, è stato modificato un paio di volte con interventi parziali (sostanzialmente dei tagli) e l’ultima volta vi abbiamo messo mano nel 2015. Noi abbiamo voluto dare un segnale di modernità intervenendo sui più eclatanti disallineamenti fra domanda e offerta: dove portavamo in giro interi bus anziché le persone abbiamo tagliato e dove lasciavamo a piedi le persone abbiamo implementato. Il tutto in una maniera oggettiva basata sui numeri".
"I risultati di Linee Lecco non sono particolarmente positivi"
I risultati conseguiti dall’azienda non sono particolarmente positivi - ha aggiunto Santarelli - perché "Il Tpl è un settore che vive di trasferimenti, e il cui sostentamento è conseguito con l’economia di scala che i nostri competitor più grandi riescono a fare meglio". Il settore che dà grossi risultati in termini di fatturato è la gestione della sosta. "Tutti avete espresso la volontà di lasciarla all’azienda che può fare anche meglio. Nell’ultimo mese abbiamo lavorato alacremente alla predisposizione del Piano economico-finanziario che è quasi pronto e presenteremo fra non molto. Noi abbiamo predisposto un prospetto che individua i costi e i ricavi e preveda un costante miglioramento della qualità del servizio. Vogliamo investire costantemente, prima sulla sicurezza e poi sulle altre questioni".
Il settore del noleggio
Altro settore redditizio è quello del noleggio con l’impiego di una decina di autobus e sette/otto autisti a rotazione. "Abbiamo un’offerta integrata per scuole, associazioni sportive e anche per Comuni. Le nostre criticità sono nei numeri e nell’operatività: nella scarsità di risorse finanziarie per cui abbiamo un sensibile indebitamento ma con una prospettiva di recupero. Operativamente abbiamo una necessità di riorganizzazione interna, per snellirci e decentralizzarci".
Pochi autisti
"Il problema principale riguarda la scarsità di autisti. Per supplire a questa carenza partirà a metà ottobre la nostra Accademy, abbiamo già riempito metà dell’aula. Questo dovrebbe risolvere il problema per la prossima primavera. Domani (oggi ndr) esce il bando per la ricerca di autisti". Linee Lecco il 2 settembre ha aperto un deposito secondario vicino a quello già esistente "che ci offrirà una quindicina di posti in più che ci servono per bus elettrici (4) e per supportare la crescita e rispondere a più richieste dal territorio che oggi non abbiamo potuto accogliere". Santarelli ha poi sottolineato che "l’apprezzamento a Linee Lecco è universale sul territorio". Un altro elemento critico con cui Linee Lecco si trova a fare i conti è lo svecchiamento del parco veicolare. "Abbiamo un’età media per i mezzi del trasporto pubblico che è di 13 anni e mezzo. Con punte di 22 anni e di conseguenza poco affidabili. E i costi di riparazione sono importanti. A settembre del prossimo anno contiamo di avere altri 4 bus elettrici e mettere in campo una nuova gara per altri 8. Ecco allora che con 16 mezzi su 50 abbiamo una svolta sia nella qualità del servizio che nell’economicità". Per ultimo l'altra "gamba" del progetto è l’implementazione della sosta sul lungolago. "E’ ovvio che se anziché fatturare 11 milioni l’anno ne fatturassimo 12 o 13 riusciremmo a tollerare meglio i costi di gestione. Il fatto di essere un’azienda pubblica sottopone ad una serie di adempimenti che non sono da azienda snella. Il futuro di Linee Lecco vede il Tpl al centro, a lato la gestione della sosta e il noleggio e da valutare i servizi esterni".