Olginate

L’Ex Fonderia San Martino venduta all’asta per 1,5 milioni di euro

Dopo aver invocato più volte la bonifica dell’area, la notizia della vendita è stata accolta dai cittadini olginatesi come una vittoria anche se con preoccupazione per il suo futuro.

L’Ex Fonderia San Martino venduta all’asta per 1,5 milioni di euro
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Dopo sei tentativi andati a vuoto, il settimo è risultato quello buono: la storica Fonderia San Martino di via Spluga a Olginate è stata venduta all’asta per un milione e mezzo di euro. Un successo che, al netto degli anni delle peripezie e battaglie legali lasciate alle spalle, assume il sapore di un evento storico per tutto il paese.

Ad aggiudicarsi il lotto, al prezzo minimo di vendita (inizialmente fissato in 3 milioni e sceso nel corso degli anni agli 1,5 milioni di euro attuali), sarebbe stata secondo alcune indiscrezioni un azienda del milanese sulla cui identità vige ad oggi il massimo riserbo. Insieme alla notizia, in paese, si sono diffuse anche le prime voci sul futuro dell’area: c’è chi sostiene verrà realizzato un nuovo supermercato, chi un fast food, chi un centro commerciale di una nota catena italiana. Tutte, semplicemente, supposizioni.

A fare chiarezza sulla questione, ci ha pensato il sindaco Marco Passoni spiegando come «il recupero dell’area, al momento, è vincolato a quanto previsto dal Piano di Governo del territorio che, al momento, prevede al posto della ex Fonderia San Martino un’area di tipo misto, residenziale e commerciale. Non certo un supermercato o un centro commerciale».

Di certo, il nuovo acquirente, come previsto dal bando di gara dovrà in primo luogo occuparsi della tanto attesa bonifica degli spazi e, ancor prima, dell’abbattimento di tutti gli edifici come più volte richiesto dai cittadini (anche attraverso un comitato) e dalle diverse Amministrazioni comunali. La notizia della vendita è stata quindi accolta in paese come una vittoria.

«Se l’operatore privato – ha continuato Passoni – vorrà realizzare altro in quell’area ci siederemo ad un tavolo e faremo le opportune valutazioni del caso poichè si renderebbe necessaria una variante al Pgt. In ogni caso riteniamo quell’area non centrale ma piuttosto “baricentrica” e come tale è impossibile recuperarla solamente costruendo nuovi appartamenti. Soprattutto anche in considerazione del calo delle residenze in paese».

 

Luca de Cani

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