Seguendo l’invito di papa Leone XIV, che ha indetto per sabato 11 ottobre una giornata di digiuno e di preghiera per la pace, la comunità lecchese di Comunione e Liberazione invita tutti a partecipare alla recita del Santo Rosario alle 18 di sabato 11 ottobre 2025 alla grotta di Lourdes ad Acquate di Lecco, in concomitanza e in unità con il gesto che sarà tenuto dal Pontefice in piazza San Pietro.
L’invito del Santo Padre è stato accolto da associazioni e movimenti cattolici italiani – tra gli altri Azione Cattolica, Acli, Comunità Sant’Egidio, Rinnovamento dello Spirito, Focolari, Mcl, Agesci, Cl – che in una nota sottolineano come “questo atto ci impegna ancora di più e nel profondo a condividere le sofferenze e le speranze dei nostri fratelli della Terra Santa, dell’Ucraina e di tutti i luoghi dove sono presenti conflitti e violenze”.
Lecco si unisce alla giornata di digiuno e preghiera per la pace indetta da Papa Leone XIV
Comunione e Liberazione Lecco unisce così la propria preghiera mariana per la pace a tutte quelle che si stanno levando nel mondo, e propone la recita del Santo Rosario anche nelle giornate di venerdì 10 ottobre, di venerdì 17, di venerdì 24 e di venerdì 31 ottobre alle 18.30 sempre presso la grotta di Lourdes ad Acquate.
Ieri, giovedì 9 ottobre, anche il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme, ha chiesto a tutti a unirsi alla Giornata di preghiera indetta da Papa Leone, dopo aver accolto “con gioia l’annuncio di un accordo che prevede la cessazione degli attacchi nella Striscia di Gaza e la liberazione immediata degli ostaggi, così come quella dei prigionieri palestinesi”.
“Ora finalmente vediamo qualcosa di nuovo e di diverso – ha aggiunto Pizzaballa –. Certamente vi sarà anche una nuova atmosfera per la continuazione dei negoziati, anche se la vita dentro Gaza resterà terribile ancora per molto tempo. Ma ora siamo felici e speriamo che questo sia solo l’inizio di una nuova fase in cui possiamo, poco a poco, iniziare a pensare non più alla guerra, ma a come ricostruire dopo la guerra.”
L’invito ad unirsi alla preghiera del Papa è avvenuto ieri pure da parte dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini, che ha celebrato una Santa Messa per la pace nella basilica di San Nicolò gremita di fedeli.
Comunione e Liberazione anche con questi gesti rilancia la riflessione contenuta nel suo documento “La speranza della pace”. Nel volantino si afferma tra l’altro che “la pace esige di essere costruita ogni giorno, cominciando dal basso, iniziando cioè a viverla là dove si è, perfino in contesti di guerra, affinché innervi con le opere il tessuto sociale e diventi cultura, fino a investire le relazioni tra Stati. Diceva don Giussani: «Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice»”.
Seguendo l’indicazione di Papa Leone, CL sottolinea quale sia “la prima testimonianza con cui anche noi, nelle nostre case e nelle nostre città, ogni giorno possiamo contribuire alla strada verso la pace: servire la dignità della persona e il bene comune, anche quando ciò richiede di dire parole scomode o controcorrente, anzitutto vivendo la comunione, l’unità con tutti i cristiani generata da Cristo, documentando che un’esperienza di concordia e di accoglienza è possibile, pur dentro tutti i limiti e le diversità. Questo introduce una novità, una speranza di cui tutti abbiamo bisogno”.