Lecco: servizio di supporto piscologico per i pazienti dell'ambulatorio di Terapia del Dolore
Si parla sempre più spesso di un approccio olistico alla cura del paziente, che tenga in debita considerazione non solo la salute fisica, ma anche l'equilibrio psichico, la spiritualità, le relazioni socio-culturali e l'aspetto mentale. Un'attenzione a 360 gradi che, a Lecco, ha trovato una concreta applicazione da quasi due mesi grazie al servizio di supporto psicologico dedicato ai pazienti dell'ambulatorio di terapia del dolore attivo a Lecco e Merate.

Si parla sempre più spesso di un approccio olistico alla cura del paziente, che tenga in debita considerazione non solo la salute fisica, ma anche l'equilibrio psichico, la spiritualità, le relazioni socio-culturali e l'aspetto mentale. Un'attenzione a 360 gradi che, a Lecco, ha trovato una concreta applicazione da quasi due mesi grazie al servizio di supporto psicologico dedicato ai pazienti dell'ambulatorio di terapia del dolore attivo a Lecco e Merate.
Lecco: servizio di supporto piscologico per i pazienti dell'ambulatorio di Terapia del Dolore
Il progetto interdisciplinare, presentato ufficialmente oggi, giovedì 20 marzo 2025, all’Ospedale Manzoni, nasce dalla collaborazione tra il Servizio di Terapia del Dolore e quello di Psicologia Clinica. I referenti del progetto sono Simone Scerri, psicologo, ed Elena Pitino, medico anestesista.
Il servizio di supporto psicologico è rivolto a tutti i pazienti candidati all’impianto di dispositivi per la riduzione del dolore, come neurostimolatori e pompe intratecali, oltre a coloro per cui l’équipe ha rilevato aspetti psicologici rilevanti associati al dolore cronico.
Molti di questi pazienti necessitano di affrontare un percorso specialistico che prevede procedure invasive. Tra le opzioni terapeutiche, vi è l’impianto di dispositivi medici in vari distretti corporei per trattare dolori che non hanno risposto né ai farmaci né a procedure infiltrative o chirurgiche. Tali dispositivi, presenti in ambito medico da anni, si avvalgono oggi di meccanismi di intelligenza artificiale che consentono di adattare il trattamento con estrema precisione al tipo di dolore del paziente.
In particolare, il progetto riguarda l’impianto di neurostimolatori midollari o periferici e pompe intratecali, strumenti in grado di alterare la trasmissione del dolore al cervello affinché non venga più percepito come tale. L’utilizzo di questi dispositivi può spesso annullare dolori cronicizzati da anni e ritenuti intrattabili, sia in pazienti con dolore benigno che in quelli con dolore di origine oncologica.
Un approccio globale alla cura del dolore
"Con questo progetto ci poniamo l’obiettivo di garantire una presa in carico globale del paziente affetto da dolore cronico. Nell’ultimo anno, l’attività impiantistica del nostro servizio è aumentata in modo significativo, sia per numero di terapie effettuate che per numero di pazienti – ha spiegato Gianluca Peschi, Direttore Sociosanitario di ASST Lecco - Il dolore, per definizione, è un'esperienza sensitiva ed emotiva spiacevole, associata a un danno tissutale effettivo o potenziale, o descritta in rapporto a tale danno. La componente emotiva evidenzia l’importanza di considerare il benessere psicologico, la cui relazione con il dolore è ormai ampiamente dimostrata in letteratura. L'attivazione di questo servizio è una ulteriore conferma della solidità della psicologia clinica all'interno della nostra azienda. Una struttura inizialmente semplice è stata trasformata in una realtà complessa e ben organizzata, con il maggior numero di dirigenti: oggi contiamo 39 psicologi strutturati e una ventina di liberi professionisti, tutti psicoterapeuti".
Ad oggi, sono già una quindicina i pazienti che hanno potuto beneficiare di questo importante sostegno psicologico. Il percorso non solo aiuta i pazienti, ma offre anche un supporto prezioso a chi, ogni giorno, è loro accanto.
"Il dolore cronico è una condizione invalidante ma invisibile" – ha spiegato il dottor Scerri. "Spesso non viene nemmeno riconosciuto a livello sociale, e questo genera rabbia e frustrazione in chi ne soffre, alimentando ulteriormente il dolore. Per questo è fondamentale un percorso di psicoeducazione anche per i familiari".
Un problema di rilevanza nazionale
"Il dolore cronico è una patologia di forte impatto sociale. Da un’indagine interistituzionale condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, Fondazione Isal e Istat nel dicembre 2024, è emersa una prevalenza del 24,1% nella popolazione adulta italiana – ha aggiunto Paolo Maniglia, Responsabile SSD Terapia del Dolore ASST Lecco – Un dato che, secondo le stime, è probabilmente sottostimato. In termini assoluti, si parla di oltre dieci milioni di persone in Italia che convivono quotidianamente con un dolore cronico persistente. È dimostrato come una presa in carico psicologica adeguata porti a un migliore beneficio terapeutico. Ciò è particolarmente vero per quei pazienti che non hanno mai trovato sollievo nei trattamenti convenzionali e per coloro che devono affrontare la scelta di un impianto di un dispositivo medico come possibile unica soluzione alla loro condizione di sofferenza".
Orari e accesso al servizio di supporto per i pazienti dell'ambulatorio di Terapia del Dolore
Il servizio è attualmente attivo il martedì e il mercoledì dalle 10 alle 17 e l’accesso è riservato ai pazienti già in un percorso di cura medico.
"La presenza di uno psicologo ci permette di effettuare una valutazione approfondita sia al momento della presa in carico sia durante tutto il percorso di impianto e gestione del dispositivo. L’obiettivo è definire l’adeguatezza della proposta terapeutica in relazione alle aspettative del paziente e al suo vissuto psicologico, accompagnandolo nelle prime fasi di gestione del trattamento – ha concluso Vittorio Rigamonti, Direttore f.f. SC Psicologia Clinica ASST Lecco - La componente psico-sociale del dolore deve essere valutata e compresa da figure specializzate affinché i trattamenti invasivi siano ancora più efficaci. Abbiamo già avviato diversi percorsi di collaborazione che si sono dimostrati efficaci: i pazienti che seguono un percorso psicologico durante le cure ottengono maggiori benefici. In futuro, auspichiamo di poter ampliare questa attività, includendo anche pazienti con dolore cronico refrattario alle terapie convenzionali ma per i quali non sia indicato l’impianto di dispositivi, come coloro affetti da sindromi bio-psico-sociali come la fibromialgia. Il nostro obiettivo è sempre più quello di porre il paziente al centro del percorso di cura, tracciando un iter ben definito e multidisciplinare".