Lecco punta ad un turismo 12 mesi l'anno. Le parole chiave: lavoro, formazione e organizzazione
La città deve puntare ad una propria identità, all'interno del brand Lago di Como: "Non possiamo essere dipendenti dai turisti che vogliono visitare Bellagio e Menaggio"
La stagione turistica a Lecco non finisce con l'estate: la città punta infatti ad un turismo che offra opportunità 12 mesi l'anno, consapevole che questo ambito crei nuovi posti di lavoro e che quindi necessiti di costante formazione degli operatori in esso impegnati e di una precisa organizzazione, obiettivi che l'Amministrazione mira a raggiungere, grazie alla collaborazione delle diverse realtà del territorio. Questo quanto emerso nel corso della conferenza stampa tenutasi nella mattinata di oggi, giovedì 26 settembre 2024, a Palazzo delle Paure.
Lecco punta ad un turismo 12 mesi l'anno. Le parole chiave: lavoro, formazione e organizzazione
"Lecco è... montagna, lago, città, cultura, eventi e sapori": così si apre la brochure informativa presentata stamattina, una locandina che è disponibile anche in lingua inglese - si sta lavorando anche per diffonderla in altri idiomi - e sfogliando la quale è possibile conoscere i luoghi più caratteristici del nostro territorio e le esperienze da non perdere per ogni stagione. La brochure è stata realizzata dal Comune di Lecco in collaborazione con l'impresa sociale Girasole, con il patrocinio del Parco Monte Barro, "In Lombardia" e "Lago di Como". Al suo interno, le esperienze da vivere in città, "all'ombra del Matitone, tra shopping, arte e cultura", i borghi del nostro lago, le sue montagne, gli itinerari in bicicletta, le esperienze da vivere nel tempo libero, i sapori locali e gli eventi e le persone che animano il territorio. E' possibile poi scoprire il calendario completo con tutte le iniziative in programma, che verrà aggiornato man mano nel corso dell'anno, accedendo tramite il Qr Code presente sul retro della brochure o consultando il sito www.leccotourism.it
Un percorso verso una città che punta sempre più sul turismo, facendo sì leva sul brand "Lago di Como", calamita per i turisti stranieri, ma impegnandosi anche a sviluppare una propria identità, un insieme di caratteristiche che rendano Lecco e il suo territorio unico nel suo genere, che togli la città dall'anonimato. Come ha sottolineato Fabio Dadati, delegato al Turismo della Camera di Commercio Como-Lecco, infatti, "non dobbiamo essere dipendenti come ora dal turista che vuole andare a Bellagio e Menaggio". Un punto sottolineato anche dalla rappresentante dell'associazione "Ospiti per casa", presente alla conferenza stampa: "Noi operatori del turismo dobbiamo incuriosire il turista offrendogli già al momento della sua prenotazione varie opportunità: i nostri ospiti arrivano con l'idea di visitare Bellagio e Menaggio, ma se vengono incuriositi verso altre realtà allora possiamo portare le persone dove lo desideriamo".
Al centro di questo percorso deve esserci il lavoro, come ha più volte ribadito l'assessore all'Attrattività territoriale, Giovanni Cattaneo: "Il modo in cui la nostra città accoglie i turisti sta cambiando, e noi dobbiamo farci trovare pronti con nuove proposte - le sue parole - La piattaforma digitale Lecco Tourism sta crescendo e il nostro lavoro con la Camera di Commercio e con la Regione va in questa direzione". Cattaneo ha poi sottolineato come la destagionalizzazione del turismo sia già un dato di fatto per molte strutture ricettive del territorio.
Su 330 persone intervistate, il 73% tornerebbe a Lecco e il 96% la consiglierebbe
Cattaneo ha quindi elencato alcuni dati raccolti dai giovani del progetto Living Land lo scorso luglio attraverso 330 questionari; dati che - ha sottolineato Cattaneo - non hanno certo la pretesa di essere esaustivi, ma danno l'idea di alcuni feedback dei turisti. Alla domanda "Perché avete scelto Lecco?", il 32% ha risposto citando le sue attrazioni naturali, mentre il 37% le opportunità che la città offre di vivere il tempo libero; il 42% afferma di aver scoperto la città grazie a internet e ai social, il 23% per il passaparola di amici e parenti; il 63% ha cercato informazioni sulla città sui siti web e sui social; il 73% ritornerebbe a Lecco e il 96% la consiglierebbe.
"Il settore del turismo non è diverso da quello della meccanica"
"Il settore del turismo non è diverso da quello della meccanica - sottolinea Dadati - Le aziende che lavorano nel turismo non valgono meno, ma hanno una maggiore complessità. E' un settore economico che dobbiamo affrontare con formazione e organizzazione".
Come dicevamo, un turismo che punta sempre più alla destagionalizzazione, come ha ribadito Veronica Milani, coordinatrice della coprogettazione sul turismo dell’impresa sociale Girasole: "Gli scorsi anni riuscivamo a promuovere una progettualità che partiva da aprile e si chiudeva a settembre, ora invece il nostro calendario comprende anche i mesi invernali: cerchiamo di far vivere il nostro territorio a 360 gradi, in tutte le stagioni. In autunno, ad esempio, potremo proporre un trekking per scoprire le tinte del foliage; in inverno, neve permettendo, delle ciaspolate... Continuano poi ad essere promosse le escursioni in bicicletta e le visite guidate alla città, anche quando si colora con le tinte natalizie".
Diversi gli operatori che si affacciano a questo progetto: al di là dei "pionieri", se ne aggiungono anche di nuovi, come tutti i lavoratori che hanno deciso di fare del turismo la propria professione, ad esempio gli istruttori di mountain bike o le guide di montagna.
Infine, i riflettori sono puntati sui giovani: "Questa progettualità che guarda al futuro non può che guardare ai nostri giovani", conclude Milani, che sottolinea la necessità di promuovere progetti già esistenti che però prima non intercettavano il mondo del turismo, come il progetto Living Land. "Dobbiamo far capire ai giovani che su Lecco possono investire: formarsi, crescere e, un domani, avere un posto di lavoro", la sua conclusione.