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Presidio per Gaza in piazza Diaz: “Non possiamo tacere di fronte a questo sterminio”

Una piazza Diaz gremita ha fatto da cornice al presidio per Gaza promosso dalla Cgil di Lecco venerdì pomeriggio, 19 settembre 2025

Presidio per Gaza in piazza Diaz: “Non possiamo tacere di fronte a questo sterminio”

Una piazza Diaz gremita ha fatto da cornice, nel tardo pomeriggio di ieri – venerdì 19 settembre 2025 – al presidio promosso dalla Cgil di Lecco nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale per la Palestina.

L’iniziativa è arrivata al termine delle quattro ore di sciopero nei settori privati proclamate in tutta Italia, che anche nel Lecchese hanno registrato un’ampia adesione, in particolare nel comparto metalmeccanico.

Lecco, presidio per Gaza in piazza Diaz: “Non possiamo tacere di fronte a questo sterminio”

A partire dalle 18, cittadini, lavoratori e associazioni si sono radunati nel cuore della città per chiedere la fine delle violenze nella Striscia di Gaza e per ribadire il diritto alla pace e al rispetto della dignità umana.

All’appello hanno aderito anche il Partito Democratico di Lecco e la Tavola Lecchese per la Pace, che in una nota congiunta hanno sottolineato: “La grave situazione umanitaria nella Striscia di Gaza ci richiama tutti a una responsabilità comune: non restare indifferenti di fronte alle sofferenze di civili innocenti e ribadire la necessità di un impegno internazionale concreto per la pace e il rispetto dei diritti umani. Con la nostra partecipazione al presidio intendiamo esprimere vicinanza al popolo palestinese e rinnovare l’appello al dialogo”.

Applauditissimo l’intervento del segretario della Cgil Lecco, Diego Riva, che ha voluto rimarcare il senso della mobilitazione: “Oggi, in tutto il Paese, si è proclamato uno sciopero nazionale: un segnale forte, che unisce lavoratori, studenti e cittadini in una stessa voce per la giustizia e la pace”.

Poi l’affondo sulla situazione nella Striscia: “In queste ultime settimane stiamo assistendo a un aumento della ferocia dell’esercito israeliano contro la popolazione civile di Gaza. La città è stremata: ospedali distrutti, bambini senza acqua e cure, famiglie intere cancellate. E mentre tutto questo accade, un ministro israeliano sostiene che le coste di Gaza siano una “miniera immobiliare da sfruttare”. Una frase che rivela la disumanità di chi vede nei territori devastati non vite umane da salvare, ma solo terre da occupare e profitti da ricavare”.

Il segretario ha poi concluso: “Noi non possiamo tacere. Questa piazza e le tante che oggi si stanno riempiendo in tutta Italia servono a dire chiaramente che siamo contrari a questa logica di occupazione e annientamento”.

Tra i presenti anche il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, che ha voluto portare la vicinanza dell’Amministrazione: “Quello che sta succedendo a Gaza ha superato i limiti umani. I governi dimostrano di non riuscire ad agire per fermare questo sterminio. Noi, come società civile, stiamo reagendo in tutte le forme possibili, con attività simboliche e dimostrative che vanno dai sindacati alle parrocchie, fino a tutti coloro che desiderano dimostrare solidarietà al popolo palestinese”.

Convinta l’adesione anche della Tavola Lecchese per la Pace.

“Il nostro obiettivo primario – ha spiegato Raffaella Cerrato – è tutelare la pace e la convivenza tra le persone. Pur appartenendo ad associazioni diverse, ci ritroviamo uniti nel dire no alle guerre e nel difendere i diritti fondamentali in tutto il mondo”.

Il presidio si è svolto sotto la vigilanza di un nutrito schieramento delle Forze dell’ordine.

Mario Stojanovic