Energia per la Comunità

Lecco: nasce la prima Comunità Energetica provinciale in Italia

Il progetto, su scala ventennale, che ha un importo complessivo di 111 milioni di euro,  secondo le stime della Provincia, porterebbe a una drastica riduzione degli inquinanti.

Lecco: nasce la prima Comunità Energetica provinciale in Italia
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Energia per la Comunità: è questo il nome della Comunità energetica promossa dalla Provincia di Lecco, la prima in tutta Italia con una dimensione provinciale appunto, che è stata presentata nella mattinata di oggi, mercoledì 21 febbraio 2024 a  Villa Locatelli.

Lecco: nasce la prima Comunità Energetica provinciale in Italia

Un presentazione preceduta lunedì sera in Consiglio dall'approvazione, senza i voti del gruppo Bene Comune che si è astenuto ( "E questo mi spiace molto viste le finalità dell'iniziativa" ha rimarcato oggi il consigliere provinciale delegato all'Ambiente Fabio Pio Mastroberardino) della dichiarazione di Pubblico Interesse per  l'apertura delle procedure di gara ad evidenza pubblica.

Il tutto nasce da una proposta di partenariato  pubblico privato che è stata presentata dalla  società Greenwolf ma che non sarà necessariamente portata a compimento  da quest'ultima visto che si procederà, come detto, con una gara ad evidenza pubblica.

Da sinistra, Dario Strambini, responsabile unico di progetto – Rup, l'avvocato Giorgio Lezzi, la presidente della Provincia Alessandra Hofmann e Fabio Pio Mastroberardino, consigliere provinciale delegato all’Ambiente

"Sono molto orgogliosa di presentare questa iniziativa alla quale stiamo lavorando praticamente da un anno - ha sottolineato la  presidente Provincia di Lecco Alessandra Hofmann - Era un obiettivo che ci eravamo posti ad inizio mandato e che è stato perseguito dagli uffici con un lavoro certosino. Di solito si pensa alle Cer con e  modelli comunali, ma noi abbiamo aspirato ad un perimetro più ampio che non si mette in concorrenza con altre Cer, ma che è a aperta a tutti, Comuni, piccole medie imprese, esercizi commerciali e privati cittadini che decideranno di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala provinciale".

Come funziona la Comunità energetica rinnovabile provinciale

I membri della comunità sono impegnati nelle varie fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia, promuovendo una gestione sostenibile, all’interno di un nuovo modello. Oltre a sfruttare l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, le comunità energetiche rinnovabili garantiscono una riduzione dello spreco energetico e promuovono la condivisione di un bene fondamentale a un prezzo concorrenziale.

La loro diffusione permette di soddisfare il fabbisogno energetico della popolazione e di proporre nuovi modelli socio economici incentrati sulla sostenibilità e la circolarità, senza ricorrere all’utilizzo dei combustibili fossili. Possono partecipare alla CER produttori e/o consumatori con l’obiettivo di massimizzare l’utilizzo diretto dell’energia prodotta da ciascuno, e condividere l’energia in eccesso con gli altri membri della comunità, utilizzando la rete di distribuzione esistente.

"Diversi sono gli obiettivi, e allo stesso tempo i vantaggi della Comunità energetica provinciale  - ha proseguito la presidente - Anzitutto applicare la transizione ecologica a un territorio più ampio e allo stesso tempo ridurre le emissioni prodotte dagli immobili provinciali che per la maggior parte sono istituti superiori, attraverso la produzione energia da fonte rinnovabile e non fossile".

Il progetto, su scala ventennale, che ha un importo complessivo di 111 milioni di euro,  secondo le stime della Provincia, porterebbe a una drastica riduzione degli inquinanti.

Non solo, ma oltre ai vantaggi economici e ambientali la Cer garantirebbe anche benefici sociali con servizi aggiuntivi per la comunità e la riqualificazione del territorio . "Abbiamo inoltre pensato di creare  un fondo per la povertà energetica, cui sarà destinata una quota dei benefici economici per sostenere la popolazione in difficoltà economica o di particolare fragilità".

Il nucleo iniziale della CER Provincia di Lecco

Potenzialmente il progetto riguarda tutti e 84 i Comuni della Provincia di Lecco (68 dei quali con meno di 5000 abitanti che possono contare su particolari agevolazioni previste dal Pnrr) e 22 cabine primaria. Villa Locatelli al momento ha già individuato sette stabili, tutte scuole superiori, sui quali installare i pannelli cedendo di fatto i tetti  in diritto di superficie.

" La Provincia di Lecco  con questo progetto sta facendo da apripista a livello nazionale - ha  rimarcato l'avvocato Giorgio Lezzi,  che ha fornito supporto legale al Rup - La possibilità data ai Comuni di aggregarsi  alla Cer è il vero valore aggiunto di quest operazione che sarà poi governata attraverso la creazione  di una Fondazione".

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