Lecco: l’Eterno di Pablo Atchugarry nella Basilica di San Nicolò
L’opera, 131x106x94 cm in marmo di Carrara, è frutto di una donazione di don Marino Colombo, parroco di Oliveto Lario ed è stata posizionata nella cappella del battistero
Domenica 10 novembre 2024, al termine della s. Messa delle 10, sarà presentata nella Basilica di San Nicolò di Lecco la scultura l’Eterno realizzata da Pablo Atchugarry nel 1985.
Lecco: l’Eterno di Pablo Atchugarry nella Basilica di San Nicolò
L’opera, 131x106x94 cm in marmo di Carrara, è frutto di una donazione di don Marino Colombo, parroco di Oliveto Lario ed è stata posizionata nella cappella del battistero dando vita a un ardito raffronto tra antico e moderno che si risolve in un profondo significato teologico: il volto di Dio si imprime nel volto del neofita che è stato immerso nell’acqua battesimale.
Nella sua nuova collocazione l’Eterno potrà essere conosciuto dal più ampio pubblico nel suo essere un’intensa rappresentazione del volto di Dio Padre ispirata al primo canto del Paradiso della Divina Commedia, laddove Dante Alighieri intuisce con gli “occhi” della mente l’aspetto di Dio Padre. La suggestione scaturita dalla lettura delle terzine dantesche ha guidato Pablo Atchugarry nella realizzazione della scultura, che gli venne richiesta nel 1985 da don Marino Colombo.
All’inaugurazione saranno presenti il prevosto di Lecco, monsignor Bortolo Uberti, l’artista Pablo Atchugarry e il donatore don Marino Colombo.
L'autore
Scultore tra i più influenti del panorama astratto contemporaneo, Pablo Atchugarry (Montevideo, 1954) è considerato a tutti gli effetti un artista italiano d’adozione, nonché benemerito cittadino lecchese, avendo qui legato la sua pluriennale attività fin dal 1982, anno in cui si stabilisce nel capoluogo manzoniano dopo un lungo periodo di formazione in viaggio per l’Europa.
Esordisce inizialmente in veste di pittore, ma è l’amore per la concretezza plastica e tangibile della scultura a entusiasmarlo e incamminarlo all’arte fin da piccolo: una passione che ha modo di approfondire solo a partire dal soggiorno in Italia, recandosi infatti nelle prestigiose cave di Carrara, dove ha l’occasione di scolpire per la prima volta il marmo bianco statuario, materia d’eccellenza per i maestri di ogni epoca. Di qui in avanti Atchugarry si dedicherà unicamente alla scultura, dando avvio a un lungo e prolifico percorso che condurrà i suoi lavori in musei, piazze e collezioni di tutto il mondo.