Lecco: la Lega lombarda "sfrattata" da piazza Stazione
Non stiamo parlando del partito politico (che per altro, per strada ha perso il lombardo originario), bensì del toponimo della piazza antistante allo scalo ferroviario del capoluogo.
E' ufficiale: a Lecco la Lega lombarda "sfrattata" da piazza Stazione. Non stiamo parlando del partito politico (che per altro, per strada ha perso il lombardo originario), bensì del toponimo della piazza antistante allo scalo ferroviario del capoluogo.
Lecco: la Lega lombarda "sfrattata" da piazza Stazione
E' di fatto diventato "concreto", con l'installazione della segnaletica, il cambio di nome della piazza a lato di Palazzo Bovara voluto dall'Amministrazione comunale. La decisione di ribattezzare lo spazio pubblico, o per meglio dire di farlo tornare al suo antico nome visto che a sua volta la piazza era stata intitolata alla Lega Lombarda, (ovvero all'alleanza militare che venne costituita tra alcuni comuni dell'Italia settentrionale durante il Medioevo), durante l'Amministrazione guidata dal leghista Pino Pagliani, affonda le radici nel tempo.
Bisogna tornale indietro all'aprile del 2015. In Consiglio comunale venne discussa una mozione sul nome della pizzapresentata dai consiglieri Stefano Chirico e Salvatore Rizzolin. p All’epoca, essendo in prossimità della scadenza del mandato del Brivio si tratto di una sorta di gol "in zona Cesarini". Non valse la richiesta di stralciare il punto presentata da Casto Pattarini (Pd) (votarono contro in 16, Bellangino, Boscagli, Caccialanza, Chirico, Citterio, Fortino, Frigerio, Gualzetti, Invernizzi, Mauri, Pasquini, Antonio Pattarini, Riva, Rizzolino, Romeo e Tiana, mentre il sindaco Virginio Brivio e il presidente Alfredo Marelli non parteciparono al voto), mentre i due proponenti introdussero un emendamento che liberava l’Amministrazione comunale dal termine di 90 giorni per dare seguito operativo alla deliberazione, quantunque il ripristino del toponimo "piazza della Stazione" venisse considerato "prioritario e da operarsi entro il 2015".
Sta di fatto che provvedimento è rimasto lettera morta per quasi sei anni. La Giunta Gattinoni, lo scorso febbraio vi ha messo "considerando che è volontà di questa Amministrazione provvedere in merito". Il cambio nome quindi è diventato operativo con la pubblicazione all'albo. E oggi, come detto il nuovo nome è sotto gli occhi di tutti.