Dopo quasi trent’anni la Piccola di Lecco è pronta a rinascere. Mercoledì scorso l’area è stata ufficialmente riconsegnata al Comune e giovedì 23 ottobre alle 18 verrà inaugurata e finalmente restituita ai cittadini (L’evento di inaugurazione del 23 ottobre è gratuito, ma è necessaria la prenotazione a questo collegamento) Giovedì 16 ottobre 20252, intanto, la Quarta Commissione consiliare ha discusso gli ultimi aspetti legati alla gestione e alla programmazione delle attività che animeranno i nuovi spazi.
Lecco: giovedì la Piccola riapre ai cittadini
Come spiegato dall’assessore Giovanni Cattaneo, la società Itinerari Paralleli ha affiancato l’amministrazione nella fase iniziale del progetto, contribuendo anche alla definizione del primo calendario di eventi.
«In questa prima fase – ha chiarito – prevediamo aperture nei giorni di mercoledì e sabato. L’obiettivo dei prossimi tre mesi è capire quali soggetti saranno interessati a utilizzare gli spazi: siamo già stati contattati da organizzatori di eventi e associazioni del territorio».
Il mercoledì sarà dedicato ai laboratori promossi da Itinerari Paralleli, mentre sabato 25 ottobre si terrà una tappa di Routes of Wonders organizzata dall’Informagiovani. Seguiranno attività legate alla ludoteca, ai musei e al turismo. «Mercoledì 12, ad esempio, si terrà un incontro serale con una guida del territorio – ha aggiunto l’assessore –. In parallelo vogliamo individuare gli attori che potranno rendere viva la Piccola in modo continuativo, oltre alle iniziative dell’amministrazione».
A questo collegamento è disponibile il calendario completo. Per maggiori informazioni è possibile scrivere a info.piccola@comune.lecco.it.
Sono in corso interlocuzioni con diversi privati, compresi alcuni ambulanti, per valutare possibili proposte di gestione che garantiscano continuità nel tempo. «È fondamentale che la Piccola non resti un progetto temporaneo – ha ribadito Cattaneo – ma diventi uno spazio vissuto». Anche l’area esterna sarà riqualificata: una parte diventerà verde, con zone d’ombra e spazi di sosta all’aperto.
L’assessore ha poi ricordato che la “stecca nord” sarà dedicata principalmente ai cittadini e alle attività collettive, mentre la “stecca sud” avrà una vocazione più commerciale. L’obiettivo è costruire «un’offerta ampia, che copra diverse fasce orarie e coinvolga chi già in città fa cultura». Dopo anni in cui è stato difficile trovare luoghi adatti per concerti, presentazioni e spettacoli, la Piccola potrà così diventare un nuovo punto di riferimento per la vita culturale lecchese.
Durante la discussione, i consiglieri comunali hanno espresso pareri diversi.
La consigliera Clara Fusi ha manifestato alcune perplessità: «Ho dubbi sul mercato coperto: nelle grandi città è aperto almeno cinque giorni su sette, e da quanto è stato illustrato non mi pare realizzabile qualcosa di simile. Mi dispiace inoltre vedere così pochi consiglieri di maggioranza presenti. Vorrei sapere se è stato effettuato il collaudo della stecca nord e quali misure di manutenzione e sicurezza sono previste, perché spesso gli spazi pubblici rischiano di diventare terra di nessuno. È necessario che il luogo sia sempre presidiato. Chiedo infine se è previsto un tariffario per l’utilizzo degli spazi».
Il consigliere Frigerio ha invitato a non avere fretta: «Mi sembra di rivivere la storia di Palazzo delle Paure: all’inizio c’era il timore di uno spazio vuoto, poi è diventato un’eccellenza culturale. Non serve correre, ma neppure lasciare che il degrado prenda piede. Diamoci il tempo di capire come e cosa realizzare alla Piccola».
La consigliera Rota ha invece posto l’attenzione sui giovani: «Sarebbe bello che la Piccola diventasse uno spazio anche per loro, soprattutto nelle ore serali, ovviamente sotto vigilanza. I ragazzi lamentano da anni la mancanza di luoghi dove incontrarsi e vivere la città».
In chiusura, l’assessore Cattaneo ha fornito ulteriori chiarimenti:
«Al momento non è previsto un mercato coperto perché non ci sono ancora proposte concrete, ma non è escluso che in futuro si possa realizzare. Alcuni operatori hanno già chiesto di sperimentare format all’interno delle stecche. Esistono altri spazi in crescita, come il Centro Pertini, l’oratorio di San Nicolò, Officina Badoni e realtà private come Hangar Manzoni e Oto Lab. La sfida per la Piccola è capire a chi affidare questo luogo, in utilizzo e in eredità».
L’assessore ha confermato che la struttura è collaudata e in sicurezza: «Pulizia e guardiania sono aspetti onerosi, che andranno inseriti in un piano di lavoro. Stiamo dialogando con il Politecnico e vorremmo coinvolgere anche le scuole medie e superiori. In città c’è grande fame di spazi per iniziative di qua ottolità: tutto è possibile, ma serve definire un calendario e delle priorità. Il tariffario non può essere pronto domani: prima dobbiamo mettere a regime gli spazi. In questa fase di ricognizione – ha concluso – abbiamo volutamente evitato di imporre troppi vincoli».
Andrea Gianviti
