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Lecco Film Fest 2023: una alleanza tra imprese e cinema

Il premio Fare Impresa nasce da una constatazione: sempre più spesso le aziende utilizzano il racconto audiovisivo e cinematografico per comunicare.

Lecco Film Fest 2023:  una alleanza tra imprese e cinema
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«Un’iniziativa che vuole suggellare l’alleanza tra il mondo del cinema e il mondo delle imprese» così Giampaolo Letta, AD di Medusa Film e presidente del premio Film Impresa durante l’incontro “Il racconto del fare impresa” svoltosi durante la quarta edizione del Lecco Film Fest che si è appena conclusa.... ridestando lo stupore.

Film Fest 2023: una alleanza tra imprese e cinema

«Il premio Fare Impresa nasce da una constatazione: sempre più spesso le aziende utilizzano il racconto audiovisivo e cinematografico per comunicare. Non parliamo di spot commerciali, ma di veri e propri racconti con una struttura narrativa. La storia delle imprese, il prodotto e la vita all’interno delle aziende sono al centro di tantissime storie. Quindi l’idea era quella di raccogliere questa serie di film e costruirci un concorso. Ne è nato questo premio, la cui prima edizione si è svolta lo scorso aprile a Roma alla Casa del Cinema. Siamo partiti un po’ in sordina, 25 filmati hanno concorso alla fase finale. Il successo e l’entusiasmo intorno alla prima edizione ci ha spinti a organizzarne subito una seconda che si svolgerà ad aprile, quindi partirà il bando a breve. Nella seconda edizione vogliamo approfondire il tema della formazione dei giovani».

Mario Sesti, direttore artistico del Premio

«È importante parlare di questo Premio in questo contesto perché il Lecco Film Fest è l’unico che nasce dall’alleanza tra imprese e cinema. Un’alleanza che è nel DNA del cinema perché il cinema è stato inventato da due imprenditori, due geniali imprenditori, i fratelli Lumière di Lione. Pochi sanno che avevano già conquistato il mercato fotografico. Hanno fatto un po’ quello che Steve Jobs ha fatto con i computer. È un Premio che nasce da un lungo percorso, ci pensavamo da anni, esiste un prodotto che ha un’attitudine più spontanea e spuria attraverso cui le imprese raccontano le imprese a sé stesse. Dentro le imprese c’è una comunità e questo unisce una serie di persone a un territorio. A Giampaolo proposi di fare un premio per fare uscire questa cosa dal cono buio. C’è un’area documentaria, una più narrativa e una più sperimentale. Il cinema è una lingua che tutti parliamo. Ed è giusto che anche il mondo dell’impresa si racconti con questo linguaggio. Vogliamo avvicinare il cinema all’impresa. Abbiamo dato tre premi: uno a Tornatore, uno a Paola Cortellesi e Riccardo Milani che hanno fatto cinema commerciale intelligente, e Yuri Ancarani, poi chiamato da grandi marchi come Gucci».

Il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Plinio Agostoni

«L’alleanza tra imprese e cinema e il racconto del sistema produttivo sono estremamente cambiati dopo il ritratto che ne fa Chaplin in Tempi moderni, perché la fabbrica stessa è radicalmente diversa da quella raccontata dal grande maestro e la nuova narrazione dell’impresa può anche destare stupore. Il cinema è un linguaggio potente e sono convinto sia un’opportunità interessante per le imprese, che devono raccontarsi maggiormente” ha detto il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Plinio Agostoni. “L’impresa è protagonista in questa epoca di profondi cambiamenti, dove tanti valori vengono messi in discussione e tanti altri affermati con forza. È per questo che Confindustria Lecco e Sondrio molto convintamente ha promosso e sostiene Lecco Film Fest, che non è solo una rassegna di film, ma introduce temi di riflessione, temi culturali, vuole provocare uno scambio di idee, approfondimenti, un cambio di vedute».

Claudio Buia, presidente Universal Musica

Claudio Buia, presidente Universal Musica, si è espresso sul rapporto tra cinema e musica: «L’altra alleanza quella tra musica e cinema. Prima di essere un industriale sono un appassionato di musica e anche di cinema. Cosa è un film? Un’opera dell’ingegno assimilabile a una canzone, un libro. Tutte opere regolate dalla legge sul diritto d’autore che ci dice chi sono gli autori dell’opera cinematografica, che sono quattro: soggetto, sceneggiatore, autore della colonna sonora, regista. L’autore della colonna sonora fa parte del film. Il contributo che la musica può dare alle immagini è appassionante. Pensiamo al rapporto tra Morricone e Tornatore, ancor più che con Sergio Leone, tra Spielberg e John Williams, Hitchcock con Bernard Herrmann e la famosa scena della doccia con gli strappi di violino. È interessante cercare la cifra dell’autore che possa essere significativa all’interno di un’opera filmica. Uno dei film per me straordinari è Qualcuno volò sul nido del cuculo e la scena finale che parla di libertà». E poi «Come si ridesta lo stupore? Andiamo verso una deriva di musica poco interessante. Per riaccenderlo bisogna fare qualcosa di più intelligente».

Anna Crupi, amministratore unico di Pharmalife Research, tra i più convinti sostenitori del Lecco Film Fest

«Voi pensate che le aziende e il cinema sono distanti, ma questo non è vero. Se oggi le aziende avessero all’interno della propria struttura dei registi, tecnici del suono, scenografi, avrebbero di sicuro dei prodotti vincenti. Vorrei imparare da un regista a comunicare sul mio prodotto. Oggi saper comunicare, emozionare e destare stupore sono le armi vincenti. Le aziende senza cultura hanno un prodotto ignorante».

«Abbiamo proiettato dei film che facevano vedere l’accezione negativa del lavoro» ha dichiarato Linda Gilli, presidente e AD di INAZ «Abbiamo fatto un film con 15 realtà in vari ambiti: industriale, religioso, agricolo e così via. Il nostro modo di restituire delle cose buone alla società è anche in termini di cultura e valori. Fattore umano perché si parla di persone e di tutte le persone che lavorano nell’azienda. Don Milani mi ha suggerito questa parte del titolo che è lo spirito del lavoro».

“L’Anima dell’Impresa. Viaggio nell’Italia che produce” di Riccardo Festinese

È stato così presentato “L’Anima dell’Impresa. Viaggio nell’Italia che produce” di Riccardo Festinese, introdotto dall’intervento di Alberto Marenghi, Vicepresidente di Confindustria per l’Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing, che ha affermato: «È un piacere presentare L’Anima dell’Impresa al Lecco Film Fest, e ringrazio tutti coloro che hanno costruito questa splendida iniziativa, a partire da Fondazione Ente dello Spettacolo e Confindustria Lecco e Sondrio. Il filmato, con la regia di Riccardo Festinese, è frutto di un percorso profondo di Confindustria con l’obiettivo di accendere un faro su aspetti poco noti, ma ricchi di umanità e valore, del fare impresa. Abbiamo voluto raccontare in modo inedito e non patinato le emozioni e il quotidiano di chi guida un’azienda. Tratti che qualificano il nostro tessuto produttivo, ma nell’immaginario collettivo si perdono in visioni preconfezionate. I nostri 14 testimonial sono intervistati nelle loro aziende – molto diverse tra loro, dal Nord al Sud Italia - e tra i loro collaboratori. Ne emerge una narrazione centrata sul fattore umano».

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