Lecco eroico: ribaltato il Pordenone, è semifinale!
Le reti di Bunino e Ardizzone nel finale di gara spianano la strada ai blucelesti, il cui prossimo avversario sarà il Cesena
Impresa storica della Calcio Lecco di Luciano Foschi, corsara a Fontanafredda nella gara di ritorno dei quarti di finale playoff: finisce 3-1 per le aquile, capaci di rovesciare una partita dall’esito apparentemente già scritto e di portarla a casa in maniera eroica in un finale di gara da montagne russe. Nella «final four» dei playoff è ora inciso il nome del Lecco, al pari di quelli di Foggia, Pescara e Cesena; e proprio contro la compagine romagnola dovrà ora vedersela il Lecco, con gara d’andata in programma per domenica 4 giugno al Rigamonti – Ceppi.
Il popolo bluceleste si accende ma...
Lecco a trazione anteriore per l’assalto alle mura pordenonesi; il copione tattico di marca foschiana si rinnova per la sfida del trepidante «Omero Tognon» di Fontanafredda, ai cui nastri di partenza il Lecco si presenta con un inedito tridente, formato da Mangni, Buso e Pinzauti. Scelta tattica, quella del tecnico di Albano Laziale, coerente con la dimensione dell’impresa gravante sui propri giocatori, chiamati a vincere con almeno due gol di scarto su uno dei terreni più ardui della categoria. La montagna da scalare è ripida ma bastano appena 120 secondi perché nel pieno delle tenebre si apra un sentiero; la punizione scodellata da Lepore a centro area crea scompiglio, il tocco della gamba destra di Dubickas muta la direzione del pallone ingannando Festa e la sfera rotola in fondo al sacco, sotto gli sguardi speranzosi e a tratti meravigliati dell’intero popolo bluceleste. Proprio quello che occorreva alle aquile: un episodio fortunoso per offuscare le ingiustizie della gara di andata. Ma il match è ancora lungo e i blucelesti sono appena a metà dell’opera; la manciata di certezze poco prima riacquisita, si scioglie nel pugno della squadra di Foschi già al 18’, quando dal sinistro di Pinato parte una traiettoria apparentemente senza troppe pretese ma convertita in oro per i ramarri dalla fortuita deviazione di Celjak. 1-1, tutto (tristemente) da rifare.
Battistini alza bandiera bianca
Ferite nel profondo, con le ali subito tarpate, le aquile si rituffano con orgoglio e con tanto cuore nella metà campo locale per riaprire i giochi. La situazione rischia tuttavia di precipitare al 27’, quando un colpo di petto eccessivamente morbido di Giudici indirizzato a Melgrati spiana la strada all’accorrente Dubickas, che scarica sull’estremo difensore bluceleste. Nubi sempre più fitte sul match del Lecco, quando Battistini alza bandiera bianca per infortunio e lascia il posto ad Ardizzone, con conseguenti spostamenti di Girelli sulla corsia di sinistra e Bianconi al centro della difesa. Fisicità e collettivo, le frecce all’arco pordenonese; con la forza della disperazione e gli spazi intasati, gli ospiti si affidano perlopiù a scorribande dei propri singoli di spicco, tra i quali, in prima linea, vi è Girelli, che a una manciata di secondi dal rientro degli spogliatoi beneficia dell’occasione attraverso cui rimettere in corsa i suoi ma la battuta di controbalzo dal limite dell’area sorvola la traversa. Lampeggia per un attimo la scritta «game over» sul percorso ai playoff del Lecco di fronte al tiro-cross di Burrai sventato da Melgrati con un volo plastico e ad una fugace fase di gara che vede la fase difensiva di Foschi preda di sporadiche ripartenze avversarie.
Rigore negato: sembra finita ma...
Il crepuscolo pare incombere sulla stagione delle aquile, il cui dato dei tiri verso lo specchio non si smuove dallo zero, nonostante l’intensità profusa. Un varco per la rimonta si riapre tramite lo spiovente di Zuccon per Ardizzone, che amministra palla e batte verso lo specchio, trovando l’opposizione del braccio di Pirrello. Il tocco di mano è plateale, i blucelesti protestano a ragion veduta ma per il direttore di gara non è rigore. Veemente ma fuggitiva è la protesta degli uomini di Foschi, per i quali non è ancora tempo di recriminare. Un successivo break di Tordini sferza l’aria dello stadio friulano, il suggerimento in verticale per Bunino è con il contagiri ma l’attaccante viene affossato da Bruscagin, espulso. Sulla successiva punizione di Lepore, Festa si distende e schiaffeggia in angolo.
....”È finita” si scrive alla fine
L’antipasto di un finale storico è al 39’: il Lecco si riversa nella metà campo pordenonese; Giudici batte dalla bandierina, Bianconi spizza di testa e Bunino insacca sottomisura di giustezza, dipingendo la paura sugli sguardi dei ramarri. Il Lecco è vivo e ci crede ora più che mai. Il sentiero che conduce alla storia conta ancora un ostacolo ed il salto decisivo lo compie Ardizzone. Dalla medesima bandierina piove analogo traversone, questa volta diretto alla testa dell’ex Turris, il quale spalanca le porte di una paradisiaca semifinale con uno stacco imperioso che supera Festa e gonfia la rete. 3-1, è tutto vero. Ammutolito il Tognon, è estasi per la squadra di Foschi. Il minimo margine di vantaggio viene difeso con le unghie e con i denti, le residue speranze friulane si infrangono sui guantoni di un attento Melgrati e al fischio finale esplode la gioia. Inattesa, al pari della semifinale playoff: una nuova pagina di storia del Lecco, a Fontanafredda, è completata da un punto esclamativo con sfumature blucelesti.
Il tabellino di Pordenone - Lecco
PORDENONE – LECCO 1-3
RETI: 2’ aut. Dubickas (L), 18’ aut. Celjak (P), 39’ st Bunino (L), 43’ st Ardizzone (L).
PORDENONE (4-3-3): Festa; Bruscagin, Pirrello, Ajeti, Benedetti; Giorico (24’ st Torrasi), Burrai, Pinato (44’ st Edera); Zammarini, Candellone (24’ st Piscopo), Dubickas (41’ st Magnaghi). A disp. Martinez, Gallo, Andreoni, Deli, Palombi, La Rosa, Biancon, Gucher, Ingrosso. All. Di Carlo.
LECCO (3-4-3): Melgrati; Celjak, Battistini (30’ Ardizzone), Bianconi; Giudici, Girelli (33’ st Scapuzzi), Zuccon, Lepore; Mangni, Pinzauti (1’ st Bunino), Buso (19’ st Tordini). A disp. Stucchi, Maffi, Maldini, Enrici, Lakti, Stanga, Martorelli, Ilari, Zambataro, Cusumano, Galli. All. Foschi.
ARBITRO: Panettella di Bari.
AMMONITI: Ardizzone (L), Torrasi (P), Bunino (L), Burrai (P).
ESPULSO: Bruscagin (P) al 31’ st.
Foto credit: Pordenone Calcio