La delusione

Lecco Bergamo, parlano i membri del Comitato di Chiuso: "Fatta la peggior scelta possibile"

"Le trivelle saranno vicinissime alle abitazioni, verranno cancellati dei parcheggi, aumenterà enormemente il traffico con tutti i mezzi di cantiere"

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"La scelta peggiore che poteva essere presa". Così Natale Passoni, membro del Comitato di Chiuso ha definito l’opzione risultata "vincitrice" tra le tre papabili im merito alla variante di Vercurago della Lecco Bergamo.

Lecco Bergamo, parlano i membri del Comitato di Chiuso: "Fatta la peggior scelta possibile"

Una opzione per altro ha sorpreso non poco il Comitato che all’indomani dell’ufficializzazione non ha nascosto il proprio stupore: "È stato chiesto un approfondimento condiviso, bello, molto democratico: civile! Accade però poi che la scelta ricada sulla soluzione più invasiva, quella più problematica, indigesta per chi abita il territorio, che prevede espropri e abbattimenti, oltre che un disagio perpetrato per anni, si dice minimo 5 cinque. Beh, ci aspettavamo altro…". I volontari del sodalizio, riunitisi nella giornata di ieri,  venerdì 17 novembre 2023, hanno voluto esplicitare il proprio profondo malcontento e le proprie preoccupazioni.

"Il progetto riprende il vecchio tracciato ma in realtà lo peggiora. Di sicuro peggioreranno le condizioni delle nostre case che saranno sopra la galleria e anche le condizioni di vita di tutto il rione perchè scegliendo di procedere con la palificazione in verticale, una parte di quartiere subirà dei disagi enormi. Le trivelle saranno vicinissime alle abitazioni, verranno cancellati dei parcheggi, aumenterà enormemente il traffico con tutti i mezzi di cantiere. Insomma abbiamo la sensazione che tutto sarà molto più invasivo".


Si sentono abbandonati i residenti. "Nessun tecnico ci sta spiegando esattamente cosa succederà alle nostre case - aggiunge Passoni - 12 anni fa ci avevano detto di stare tranquilli, e quelle rassicurazioni poi non sono certo servite".

Monica Rigamonti, moglie di Luca Dossi ovvero il portavoce del Comitato ha voluto sottolineare che il sodalizio non è contrario alla realizzazione della strada, ma è la soluzione individuata ad impensierire. "Noi chiediamo alle istituzioni di essere tutelati. In passato ci sono state fatte delle promesse che non sono state mantenute. Noi richiamo di perdere tutto tutto e di vedere la nostra vita stravolta".

Mario Stojanovic

 

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