Lecco: accordo per contrastare le discriminazioni di genere sul lavoro
Lecco: accordo per contrastare le discriminazioni di genere sul lavoro

Lecco fa un passo decisivo contro le discriminazioni di genere sul lavoro. Il nuovo protocollo d’intesa firmato a inizio luglio 2025 tra l’Ispettorato territoriale del Lavoro di Lecco e la Consigliera di Parità punta a garantire interventi rapidi e concreti per tutelare lavoratori e lavoratrici vittime di discriminazioni, con particolare attenzione alla maternità e ai casi più gravi.
Lecco: accordo per contrastare le discriminazioni di genere sul lavoro
Presso la sede dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Como-Lecco-Sondrio, sede di Lecco, è stato sottoscritto un importante protocollo d’intesa tra la Consigliera di Parità della Provincia di Lecco, Dott.ssa Marianna Ciambrone, e il Direttore dell’Ispettorato territoriale, Dott. Dario Messineo.
L’accordo, frutto di un impegno condiviso, mira a rafforzare la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici vittime di discriminazioni, con particolare attenzione a quelle di genere. Entrambe le parti, già da tempo attive nella lotta contro le discriminazioni, hanno voluto potenziare le misure di contrasto e di supporto in questo ambito.
Tra i principali impegni presi dall’Ispettorato territoriale vi è la priorità nell’esaminare tempestivamente le richieste di intervento presentate dalla Consigliera di Parità, soprattutto nei casi che riguardano discriminazioni legate allo stato di maternità o situazioni con possibili profili penali.
Un’altra novità rilevante riguarda la promozione di momenti di approfondimento rivolti al personale ispettivo, finalizzati ad aggiornare e migliorare le competenze e le metodologie di intervento nel contrasto alle discriminazioni. In quest’ottica, verranno organizzate attività informative e formative, quali conferenze, seminari e convegni, che potranno coinvolgere anche associazioni datoriali, sindacati, ordini professionali e altre istituzioni competenti.
Per favorire una collaborazione efficace, le parti potranno organizzare incontri dedicati all’analisi di casi specifici, con la possibilità di coinvolgere le istituzioni interessate e, se necessario, i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di rimuovere comportamenti discriminatori o situazioni di squilibrio significative.
Il protocollo prevede inoltre riunioni periodiche tra le parti per uno scambio continuo di informazioni e per coordinare le attività di contrasto a qualsiasi forma di discriminazione di genere nei luoghi di lavoro. In tali occasioni sarà possibile pianificare interventi mirati, anche per individuare e sanzionare fenomeni di sfruttamento lavorativo.
La durata del protocollo è fissata in cinque anni, con possibilità di proroga.