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Lecco abbatte i muri e costruisce comunità: il nuovo oratorio apre a settembre 2025

Un progetto nato dalla visione condivisa di tre prevosti: 2.000 mq per accogliere famiglie, studenti e bambini in un ambiente aperto e inclusivo.

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"Abbattiamo i muri", l’imperativo di don Franco Cecchin. "Costruiamo relazioni", quello di don Davide Milani. "Facciamole vivere, queste relazioni, in uno spazio aperto, fisicamente ma anche idealmente", il desiderio di don Bortolo Uberti. Da queste tre visioni – che si sono intrecciate, integrate e arricchite vicendevolmente – è nato e sta crescendo il nuovo oratorio di Lecco, la cui inaugurazione ufficiale è prevista per il prossimo settembre.

Lecco abbatte i muri e costruisce comunità: il nuovo oratorio apre a settembre 2025

La data è stata ufficializzata oggi, venerdì 30 maggio 2025, durante un sopralluogo al cantiere. Un’occasione preziosa per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori, visitare l’intera area e presentare il calendario di appuntamenti e iniziative pensati per far scoprire, vivere e sostenere il nuovo oratorio in vista della sua apertura.

Sì, perché il taglio del nastro della nuova "casa dei giovani lecchesi" – che la comunità spera diventi davvero sentita come propria – arriverà al termine di un percorso di accompagnamento, fatto di occasioni, eventi, momenti conviviali e riflessioni. Un cammino per iniziare a familiarizzare con l’oratorio del futuro.

Un oratorio che guarda al domani, ma che poggia su solide basi: quelle di una comunità viva, storica, che affronta il futuro con speranza e creatività, ma anche con la forza di una tradizione radicata e ultradecennale.

La struttura del nuovo oratorio avrà una superficie di 2.000 metri quadri e un costo complessivo delle opere pari a 4 milioni di euro. L’intervento fa parte del progetto “Piazza di Comunità”, realizzato dalla parrocchia di San Nicolò e finanziato da Fondazione Cariplo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia.

A illustrare il progetto, lo stato del cantiere e le iniziative in programma sono stati oggi il prevosto di Lecco, monsignor Bortolo Uberti, l’architetto Giorgio Melesi e don Marco Della Corna.

"Lo stabile è praticamente finito", ha confermato l’architetto e progettista, che ha messo in luce la coralità di un intervento sviluppato, come detto, sotto il mandato degli ultimi tre prevosti di Lecco.

Nei giorni scorsi si è proceduto alla demolizione parziale del muro perimetrale lungo via Ongania. Questo intervento prepara il terreno per la futura realizzazione di una piazza di fronte alla sala Don Ticozzi, con l’ampliamento del marciapiede ornato da una fila di alberi ad alto fusto, e la costruzione di una fontana che verrà collocata in fondo alla piazza, nella zona più vicina all’area parrocchiale. In quest’area saranno realizzati campi sportivi e parcheggi, mitigati dalla presenza di un bosco di lecci che fungerà da protezione per gli stalli di sosta.

"Aperto" è la parola chiave: aperto alla vista, che spazia dal lago alla montagna, grazie all’abbattimento del vecchio stabile; aperto fisicamente, ma anche come filosofia e attitudine.

Uno spazio che consente un progetto, un sogno, un futuro. Un luogo abitato da famiglie, ragazzi e comunità, che sarà costruito insieme, in modo inclusivo, con spazi aperti alla creatività.
"Un oratorio che interpreta un’epoca nuova e diversa", ha aggiunto don Bortolo. "La domanda di fondo è: come trasmettere la fede ai giovani in un luogo così?" Le idee e i progetti sono molti. L’obiettivo non è solo realizzare una struttura, ma anche riflettere sulle modalità di fruizione. Verranno interpretate le esigenze dei giovani con spazi che vanno oltre la catechesi, includendo lo studio (con apposite aule dedicate a studenti e universitari, aperte la mattina e il pomeriggio), lo sport, l’attenzione ai più piccoli (con aree per i bimbi delle scuole dell'infanzia), la cultura e la formazione cristiana.

Un luogo aperto, non 24 ore su 24, ma quasi. "Usando le parole di Papa Francesco - ha chiosato il prevosto - consegniamo ai ragazzi uno spazio dove potranno creare processi."

Fondamentale sarà il coinvolgimento dei bambini, dei ragazzi, dei volontari, delle famiglie, della città intera.  "Saranno loro il motore e l'anima - ha detto don Marco - saranno loro a vivere questi spazi, tanto che è stato progettato anche un appartamento per le esperienze  di vita comunitaria".

E per coinvolgere sempre di più tutta la città sono pronti i primi appuntamenti inclusivi e di accompagnamento: già dal 4 all'8 giugno  si parte con "Ora in Festa".

La kermesse che animerà i primi giorni di giugno, con molte proposte e, soprattutto, col desiderio di essere sempre più comunità accogliente e gioiosa.

Un altro importantissimo appuntamento è fissato per il 13 giugno alle ore 18, quando verrà collocata sul grande muro tra il primo e il secondo piano del nuovo oratorio – “in un punto che unisce, che crea un ponte, perché la croce crea legami” – la Crocifissione Bianca, un’imponente opera del 1996 realizzata da Giuliano Collina e donata proprio all’oratorio.

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