secondo racconto

Le Stelle sul Soffitto: oggi la seconda luce del cammino digitale

Autori, illustratori, cittadini si sono uniti in un coro che parla di Gaza, dei bambini che sognano un domani fatto di istruzione e sorrisi.

Le Stelle sul Soffitto: oggi la seconda luce del cammino digitale

Oggi, 2 dicembre 2025, nel cielo digitale di “Le Stelle sul Soffitto” brilla la seconda stella. Una luce tenue  si riflette tra le parole di un nuovo racconto, pubblicato sul sito lestellesulsoffitto.it, che giorno dopo giorno costruisce un ponte di storie tra noi e chi ha bisogno di speranza. 

Questi racconti  nascono dal dolore e diventano poesia, dal pianto diventano canto. Autori, illustratori, cittadini si sono uniti in un coro  che parla di Gaza, dei bambini che sognano un domani fatto di istruzione e sorrisi. Dal progetto, a Lecco, è nato il collettivo “Costellazione”, un filo luminoso che trasforma la fatica in bellezza, l’ombra in luce.

La primavera del 2026 porterà le pagine illustrate, ma oggi basta leggere, sognare, e lasciarsi attraversare dalla luce di una stella accesa. Le risorse raccolte sosterranno “Gaza Chiama, Lecco Risponde”, per accendere nuove piccole luci nei cuori di chi ha bisogno: nella tenda scuola di Nuseirat, dove l’ingegnere Mohammed Nassar con forza straordinaria offre istruzione e accoglienza a circa 200 bambini. Per tutte le informazioni CLICCA QUI 

Le Stelle sul Soffitto: oggi la seconda luce del cammino digitale

Siracusa, ali sul mare

di Veronica Figini

Piccolo porto, culla di mare, dove le barche riposano come uccelli stanchi e l’acqua riflette il sole in bagliori dorati. Le reti stese raccontano storie di pescatori, di partenze all’alba e ritorni al crepuscolo, mentre il vento porta profumi di sale e pane fresco. Pane con il sesamo in questa terra che oltre duemila anni fa era Magna Grecia, ma che nessuno ora reclama come tale. Ancora oggi la grotta, curva come un orecchio immenso dove il vento e la storia si confondono in un sussurro che attraversa i secoli, è lì che parla a Dioniso.

Siracusa, rondine di mare, si chiamava come la città dove era nata e nella quale – pensava – sarebbe diventata mamma. Come nido aveva scelto una barca a vela.  Tre piccole uova giacevano tra morbidi fili di alghe e piume, la sua prima covata, e ogni battito del suo cuore era un passo nel mistero della maternità. CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE