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L'arcivescovo Delpini benedice gli Alpini e la chiesetta delle Betulle

Grande partecipazione per le celebrazioni a Pian delle Betulle. Delpini, "Alpini fieri e grati della propria bella e buona vita. Hanno una vocazione a servire gli altri, pregano Dio e cantano la montagna"

L'arcivescovo Delpini benedice gli Alpini e la chiesetta delle Betulle
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"Voglio farmi eco della 'predica' degli Alpini, una predica di gratitudine, di sacrificio, di amore per la vita e della preghiera". Con queste parole di condivisione e ammirazione l’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha voluto ringraziare le Penne Nere, durante la messa in memoria dei caduti del Battaglione Morbegno celebrata nella giornata di oggi, domenica 1° settembre 2024, alla chiesetta di Pian delle Betulle, in occasione del 65° anniversario dalla sua consacrazione e dell’annuale raduno.

L'arcivescovo Delpini benedice gli Alpini e la chiesetta delle Betulle

Una grande folla si è radunata per l’occasione nella località montana sopra Margno sin dalle prime ore del mattino, con i parcheggi già pieni prima delle 8, o addirittura dal giorno prima, con pernottamento in tenda per i più avventurosi. Da metà mattina, mentre già salumi e bevande iniziavano a riempire tavolini e teli da picnic, sono iniziate le celebrazioni vere e proprie, con la banda di Premana a guidare il corteo di oltre 100 stendardi e gagliardetti in rappresentanza delle sezioni e dei gruppi e delle autorità civili, militari e religiose accorsi da tutta la regione.

Il vescovo ha benedetto le opere appena realizzate e gli interventi di manutenzione avvenuti sul sagrato, sulla chiesa e sul campanile. Il presidente della sezione Ana Lecco Emiliano Invernizzi ha quindi presentato e dato senso ai lavori attraverso un sentito discorso: «Abbiamo dato un nuovo, giovane e bel volto a questo tempio che è scrigno di sofferenze. Dopo 65 anni si è completato il progetto di Mario Cereghini per questa 'Tenda dell’Anima'. Non presentiamo un reperto da museo, ma pietre vive frutto dei soldati mandati in Albania e sacrificarsi per l’amore della Patria e per le proprie famiglie. Ancora oggi gli Alpini si impegnano per quei valori irrinunciabili".

Tanti i saluti istituzionali e i messaggi letti sul sagrato appena rinnovato e che, a partire dalle targhe inaugurate proprio nella giornata di ieri, accoglierà anch’esso le piastre con i nomi dei soldati del Morbegno "andati avanti". Presente anche una delegazione della Brigata Julia del Battaglione Morbegno che la scorsa settimana ha svolto attività di addestramento alle Betulle. La mattinata si è conclusa con la celebrazione presieduta dall’arcivescovo, insieme a don Matteo Albani, parroco di Premana e alpino, e a fra’ Stefano Dubini, cappellano alpino e dell’ospedale di Bergamo. Proprio dalla storia e dal significato della chiesa votiva è scaturita l’omelia di Delpini, incentrata sul modello di vita "bella e buona" che incarnano gli Alpini. Una vita donata e messa al servizio degli altri, di sacrificio e gioia, di affetti e preghiera. Una testimonianza di cui il vescovo ha voluto proprio farsi portavoce, ripercorrendo le orme dei suoi predecessori: Montini che nel ‘59 consacrò l’altare, Martini che salì nel 1984 per il 25° anniversario e Tettamanzi per i 50 anni.

Gioia ed allegria, oltre agli immancabili piatti di polenta preparati dai gruppi valsassinesi e brianzoli, hanno riempito i prati dell’alpe per il resto della giornata, con famiglie, bambini e anziani tutti uniti a celebrare e a ringraziare gli Alpini per l’impegno che continuano a portare nel quotidiano e nelle emergenze.

Mattia Bernasconi 

Di seguito le foto dell'evento:

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