Lago di Annone: lo stato di salute permane critico, ma si registrano progressi
Ieri sera la riunione della conferenza permanente dei sindaci con il biologo Alberto Negri e la cittadinanza

Un confronto sullo stato di saluto del lago di Annone. Ieri sera, mercoledì 25 giugno 2025, nella sala consiliare di Annone, si è tenuto l'incontro periodico della conferenza permanente dei sindaci con il biologo Alberto Negri e la cittadinanza.
Lago di Annone: lo stato di salute permane critico, ma si registrano progressi
A presiedere l’incontro il primo cittadino di Annone Luca Marsigli, il sindaco di Oggiono Chiara Narciso, il sindaco di Suello Angelo Giacomo Valsecchi, l’assessore all’Ambiente di Galbiate Franco Limonta, il
vicesindaco di Civate Simone Scola, coordinatore della conferenza permanente, e il dirigente provinciale Dario Strombini.
Gli interventi svolti nei due bacini: la relazione del dottor Negri
La serata è stata introdotta da una presentazione del biologo Alberto Negri, da anni impegnato nell’indagine delle caratteristiche del lago e delle sue problematiche, che ha illustrato ai presenti gli interventi che sono stati attuati negli ultimi anni e i dati sui risultati ottenuti fino ad ora.
Durante la presentazione, Negri ha spiegato che il lago è composto da due bacini, uno est e uno ovest, con caratteristiche diverse tra loro, e che per questo motivo hanno richiesto interventi differenziati. Ha poi ricordato gli episodi di moria ittica che hanno interessato i bacini verso la fine degli anni ‘80, sottolineando
che il lago si trova sotto osservazione da circa un trentennio.

"La problematica centrale – ha proseguito - riguarda la stagione estiva, quando le alghe che si trovano nelle acque più superficiali, colpite dai raggi solare, producono ossigeno, diversamente da quanto accade sul fondo che, non essendo colpito dalla luce, ne è privo; il risultato è che i sedimenti depositati sui fondali costituiti da ferro e fosforo, privati dell’ossigeno che li unisce, diventano solubili disperdendo tossicità nel lago. Dal 2009 è in funzione un impianto nel bacino est che aspira l’acqua priva di ossigeno dal fondale, la ripulisce e la satura, rimettendola nel Rio Torto".
Negri ha poi illustrato i dati sul funzionamento dell’impianto che, dal 2009 ad oggi, ha rilevato una notevole riduzione di fosforo, ma nel 2024 si è registrato un lieve peggioramento, probabilmente dovuto alle forti precipitazioni della scorsa primavera e ad alcuni interventi svolti senza le cure necessarie sulla manutenzione fognaria dell’emissario Bondì, ha denunciato Negri.
Quanto al bacino ovest, è stato scelto in ragione della sua conformità un altro tipo di intervento, detto di destratificazione termica, che utilizza un compressore per insufflare aria in modo da creare una turbolenza costante che evita l’assenza di ossigeno sul fondale. "Questo intervento - ha spiegato Negri - è però in atto solo da un anno ed è ancora presto per notare segni di cambiamento; occorrerà almeno un decennio".
E’ stato poi spiegato come sia importante monitorare anche le condizioni degli immissari tra cui il Pramaggiore, che ha presentato caratteristiche seriamente alterate.
Il ruolo di amministrazioni, provincia e regione Lombardia
Al termine della spiegazione è intervenuto Dario Strambini, dirigente della Provincia: "Stiamo cercando di
recuperare una situazione che risale a circa 30 anni fa, quando le reti fognarie non erano efficienti e le aziende scaricavano i loro scarti nel lago. Adesso occorre una nuova sensibilità. Al momento le spese per il bacino est sono di circa 140mila euro e sono a carico della provincia e della Regione grazie a una convenzione che termina quest’anno. Dovremo riunirci per capire se la Regione continuerà a supportare il nostro impegno. Per quanto riguarda il bacino ovest, al momento è totalmente a carico della provincia per un valore di circa 30 mila euro all’anno. Se non interveniamo anche sui fattori esterni è inutile continuare a ripulire il lago".
Ha preso poi parola il sindaco di Oggiono, che ha illustrato i prossimi interventi di separazione delle poche acque miste rimaste, previsti prossimamente per via Montegrappa e la località Toscano.
Il primo cittadino di Annone ha quindi spiegato: "La rete fognaria di Annone è sdoppiata per oltre l’80% e stiamo lavorando per completare la parte restante. Occorre continuare così e lavorare in sinergia tra amministrazioni, Provincia e Regione".
E’ stato infatti sottolineato come l’impegno delle amministrazioni, riunite nella conferenza permanente, ha
ottenuto un riconoscimento da parte di regione Lombardia che ha contribuito a finanziare il progetto sul bacino ovest e partecipa in parte alle spese per il bacino est.
Alta la partecipazione della cittadinanza
La serata ha raccolto una partecipazione molto elevata da parte dei cittadini, a dimostrazione di quanto il tema della salute del lago sia sentito e abbia sollevato le preoccupazioni di chi vive nei pressi delle rive o di quanti sono interessati all’aspetto ittico.

Tra i vari interventi dei presenti è emerso in generale un clima di tensione e di delusione per le tempistiche prolungate e per i dati poco soddisfacenti. I presenti si sono rivolti agli amministratori, chiedendo di intervenire su più frangenti e non limitarsi agli interventi diretti sulle acque del lago.
Alessia Sala