Una sala gremita ha applaudito la presentazione del libro “La vita è bella” ieri pomeriggio, sabato 27 settembre 2025, nel Nuovo Teatro Convegno Parrocchiale di Malgrate. Autore del libro l’arzillo 99enne Luigi Brusadelli, intervistato dalla professoressa Valeria Campagni, curatrice della pubblicazione. L’evento, patrocinato dal Comune, ha visto la presenza del sindaco Michele Peccati, del vicesindaco Roberto Mulargia e del capogruppo consiliare Ivan Memè. In sala anche l’ex primo cittadino Flavio Polano e il presidente della Pro Loco Francesco Ventura. Presenti sul palco anche i figli di Luigi: Maria Antonietta detta “Etta”, Filippo e Giovanni, oltre alla nipote Giusy.

“La vita è bella”: sala gremita a Malgrate per la presentazione del libro del 99enne Luigi Brusadelli
Trecento le copie stampate, la gran parte già distribuite ad amici, parenti e conoscenti di Luigi, curiosi di leggere la pubblicazione. “Non ci aspettavamo un riconoscimento così grande, ma abbiamo capito che questa è una dimostrazione di amicizia, stima e affetto verso il papà”, ha esordito la figlia Etta.

Anche il parroco, don Andrea Lotterio – assente per un impegno istituzionale – ha voluto dedicare un messaggio a Luigi, ringraziandolo “per il dono fatto al paese e a tutto il territorio: un invito a leggere il passato con gratitudine, vivere il presente con passione e abbracciare il futuro con speranza”. Un messaggio ribadito anche dal primo cittadino: “Ciò che mi ha subito colpito del signor Luigi è lo spirito con cui affronta la vita: un entusiasmo e una curiosità che gli invidio”.
Luigi, sollecitato dalle domande della professoressa Campagni, ha raccontato la sua vita, da noi riportata in una lunga intervista pubblicata ad agosto sul nostro settimanale cartaceo, il “Giornale di Lecco”: “Quando ho incontrato Luigi per la prima volta, ho capito subito che avevo davanti una persona veramente speciale: lucida, determinata, con una grande empatia – ha spiegato Campagni – Più narrava e più la sua vita prendeva forma all’interno della grande storia: dai momenti di angoscia nel periodo della guerra alla rinascita attraverso il lavoro e la famiglia. E poi questo terzo periodo della sua vita, che ha definito ‘il periodo dello soddisfazioni’, perché chi ha seminato raccoglie”.

Il 99enne ha quindi raccontato della tragica infanzia con la scomparsa della mamma nella notte di Natale, passando per il soggiorno all’Istituto degli Artigianelli di Monza, dove ha potuto apprendere il mestiere di falegname, che gli ha regalato grandi soddisfazioni. E poi l’amore per la moglie Teresina, scomparsa poco prima del 65° anniversario di nozze, e naturalmente il grande affetto per i figli e la nipote. Senza tralasciare il suo impegno da volontario nella Croce Rossa: un bene dato che ora riceve in altre forme, perché – come dice lui stesso, “nella vita tutto torna” – dalla famiglia acquisita del centro diurno per anziani Donadoni, per i cui dipendenti e volontari Luigi ha speso parole di affetto e di lode.
Un lungo applauso ha concluso l’incontro, sigillato dal conferimento, da parte del sindaco, di una targa di riconoscimento a Luigi per la sua importante testimonianza.
