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La vasca di laminazione di Costa Masnaga salva la Brianza dalla piena del Lambro

Questa vasca, ricavata da una ex-miniera di marna da cemento, permetterà infatti di accumulare 1,3 milioni di metri cubi di acqua della Bevera – un affluente del Lambro – e a regime raggiungerà un volume massimo di invaso di 2 milioni di metri cubi.

La vasca di laminazione di Costa Masnaga salva la Brianza dalla piena del Lambro

L’eccezionalità delle precipitazioni dei giorni scorsi, oltre al bacino del Fiume Seveso, ha interessato anche il bacino del fiume Lambro: “In questo caso però, gli interventi realizzati sul lago di Pusiano – cavo Diotti – e l’attivazione preventiva della vasca di laminazione di Costa Masnaga, ancora in fase di completamento a cura del Parco della Valle del Lambro, finanziata da risorse regionale per circa 7 milioni di euro, hanno permesso di mantenere sotto controllo la piena del fiume Lambro e di evitare ulteriori danni al territorio di Monza e Milano”. Lo ha dichiarato a l’Assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi.

La vasca di Laminazione di Costa Masnaga salva la Brianza dalla piena del Lambro

Questa vasca, ricavata da una ex-miniera di marna da cemento, permetterà infatti di accumulare 1,3 milioni di metri cubi di acqua della Bevera – un affluente del Lambro – e a regime raggiungerà un volume massimo di invaso di 2 milioni di metri cubi.

La gestione della piena del Lambro è avvenuta grazie agli interventi già realizzati da Regione, che ha già investito oltre 2 milioni di €, sul lago di Pusiano, tra le province di Como e Lecco, per regolarne il livello ed evitare esondazioni a valle.

“Grazie a questi interventi sono stati evitati enormi danni a persone e beni, dimostrando, ancora una volta, come la sicurezza dei nostri cittadini sia per noi la priorità. Riconfermiamo come questa sia la strada da percorrere per la tutela e la salvaguardia del territorio, per una Lombardia più sicura e sostenibile – conclude l’Assessore Comazzi “proseguiremo nel mettere in campo le necessarie risorse finanziarie e tecniche: noi non inseguiamo l’emergenza, ma lavoriamo per la prevenzione e la programmazione in sinergia con gli Enti territoriali e l’Autorità distrettuale di bacino del Po, a cui compete la pianificazione strategica degli interventi di difesa del suolo”.