Valsassina

La "stella dei cacciatori" dedicata a "Piero della Lecco" diventato bisnonno

Maxi "scultura naturale" che si staglia sul versante montano che da Moggio porta ai piani di Bobbio.

La "stella dei cacciatori" dedicata a "Piero della Lecco" diventato bisnonno
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Una tradizione che si rinnova, anzi rifiorisce di anno in anno. Ma questa volta l'omaggio e il ricordo nei confronti di chi è "andato avanti", si è trasformato in augurio di gioia e prosperità nei confronti di un grande amante della montagna. Sì perchè la stella dei cacciatori quest'anno è stata dedicata a "Piero della Lecco", mitico e conosciuto rifugista diventato bisnonno.

La "stella dei cacciatori" dedicata a "Piero della Lecco" diventato bisnonno

Stiamo parlando della maxi "scultura naturale" che si staglia sul versante montano che da Moggio porta ai piani di Bobbio.

"Da 13 anni è diventata ormai nostra tradizione far rifiorire la "stella dei cacciatori" - racconta Andrea Beri, segretario del Comprensorio C.A.C. Prealpi Lecchesi  - Negli ultimi tre anni le stelle, una grande di 75 metri di diametro ed una più piccola di "soli" 45 metri, nascevano in ricordo di chi in quell'anno era venuto a mancare all’affetto dei suoi famigliari ed amici e che con la stessa passione, aveva percorso quegli stessi sentieri. Quest’anno, la buona sorte, ha voluto che la dedica fosse invece felicemente rivolta ad una figura emblematica che per anni ha quotidianamente assistito i suoi avventori, il mitico “Piero della Lecco” storico ex gestore dell'omonimo Rifugio ed alla sua piccola pronipote Benedetta oltre al piccolo Martino Combi ai quali il Comprensorio ed il suo Presidente Roberto Combi, promotore dell’iniziativa, porgono i migliori auguri di prospera felicità".

Con la realizzazione di questa opera naturalistica, i Cacciatori hanno inoltre contribuito al ripristino dei pascoli alpini ed alla pulizia dei sentieri che da Cornesiglio, passando per Prato dell’Orso attraversano le Stelle Alpine, salgono verso i piani di Bobbio e con essi le derivazioni che portano verso "Pesciola Alta" - aggiunge Combi - Passione e fatica ed impegno che hanno spinto alcuni nostri Cacciatori volontari, ai quali porgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti per aver realizzato questa importante opera, mossi non solo da una buona causa, ma soprattutto dal profondo rispetto per l'ambiente e per la fauna che ci circonda, nell'interesse comune di chiunque come noi, senza distinzioni ideologiche, ama le nostre montagne e la natura che le attornia".

 

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