La staffetta della Legalità benedetta da Papa Francesco è giunta a Lecco: l'ulivo di Borsellino germoglierà in città
Emozionante ultima tappa del viaggio della margotta iniziato a Palermo
"Con questo ulivo mandiamo un messaggio di pace e giustizia anziché rabbia. Mio padre accertò radicamento delle mafie anche a Nord, e aveva ragione. Iniziativa Fai Cisl esempio di azione collettiva delle organizzazioni sane". Le parole di Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo Borsellino, magistrato martire trucidato dalla Mafia e proprio simbolo insieme a Giovanni Falcone della lotta alla malavita, spiegano perfettamente il senso della Staffetta della Legalità, il viaggio ideale da Nord a Sud organizzato nel trentennale delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio dalla Fai Cisl che ha avuto in Lecco la sua ultima tappa. Iggi, venerdì 30 settembre 2022, infatti nella gremita palestra dell'Istituto Maria Ausiliatrice si è svolto l'ultimo appuntamento del "tour" iniziato a Palermo che ha condotto nella nostro capoluogo di provincia un ramo dell'Ulivo di Borsellino che germoglierà in città.
La staffetta della Legalità benedetta da Papa Francesco è giunta a Lecco: l'ulivo di Borsellino germoglierà in città
In via D'Amelio, a Palermo, luogo dell'attentato dove perse la vita Paolo Borsellino insieme a cinque agenti della scorta, un anno dopo la strage venne piantato un ulivo proveniente dalla Terra Santa. Ancora oggi quell'albero è un simbolo importante della lotta alle mafie, ed è per questo che la Fai-Cisl lo ha riprodotto con una potatura denominata “margotta”, lo ha accompagnato per tutto lo stivale e lo ha portato a Lecco per la piantumazione nel cortile della scuola.
Un simbolo ma allo stesso un segno tangibile e concreto della lotta per la legalità che è anche lotta per la giustizia sociale, il lavoro dignitoso e sicuro. Non caaso la margotta ha viaggiato con i furgoni della campagna Fai-Cisl "tutele in movimento", utilizzati per l'assistenza dei braccianti.
Emozionante la cerimonia a Lecco con centinaia di giovani coinvolti e colpiti dalle riflessioni degli organizzatori dell'iniziativa e della testimonial d'eccezione Fiammetta Borsellino. Presenti anche il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e il Prefetto Sergio Pomponio.
La partenza da Palermo
La Staffetta della Legalità è partita il 26 settembre da Palermo. Presenti alla cerimonia di questaMons. Carmelo Vicari, Vicario Episcopale dell'Arcidiocesi di Palermo, la Vicesindaco del Comune di Palermo Carolina Varchi, Paolo Inglese Direttore Orto Botanico di Palermo Sebastiano Cappuccio Segretario Generale Cisl Sicilia, Ugo Duci Segretario Generale Cisl Lombardia Social, Adolfo Scotti Segretario Generale Fai Cisl Sicilia e molti dirigenti e operatori del sindacato in Sicilia.
"Questo viaggio nel trentennale dalle stragi di Capaci e via D'Amelio, vuole ricordare Falcone e Borsellino, in una battaglia di civiltà condivisa - ha sottolineato il Segretario Generale Onofrio Rota della Fai Cisl - Questa iniziativa, che ci emoziona molto, incarna i nostri valori e rafforza le battaglie quotidiane contro lo sfruttamento nei campi, contro la concorrenza sleale, contro le agromafie".
La benedizione di Papa Francesco
La piantina è giunta mercoledì a Roma dove ha ricevuto la benedizione di Papa Francesco. Il pontefice ha ricevuto una delegazione degli organizzatori di questo importante viaggio da sud a nord composta da Marta Fiore e Chiara Corrao, figlia e nipote di Rita Borsellino, insieme a Vincenzo Conso Presidente della Fondazione Studi e Ricerche Fai Cisl e Claudio Risso Presidente di Terra Viva - Associazione Liberi Produttori Agricoli.
La tappa della Staffetta della Legalità ieri a Milano
Ieri penultima tappa prima del gran finale di oggi a Lecco. A lanciare il messaggio forte è stato in questa occasione il Segretario della Cisl Giulio Romani: "Combattere le mafie vuol dire agire nell'interesse dei lavoratori che rappresentiamo, oggi anche sindacati europei in prima linea, ad esempio per estendere Legge La Torre su confisca dei beni".