"La salute su... quel ramo del lago...": una sintesi delle condizioni della sanità locale con uno sguardo al futuro
La necessità di integrare mondo sanitario e mondo sociale, l'invecchiamento della popolazione e la scarsità di risorse umane: questi i principali punti trattati
"La salute su... quel ramo del lago...": questo l'evento che si è svolto nella mattinata di oggi, sabato 11 novembre 2023, al Politecnico di Lecco, iniziativa nata in occasione del 30° anniversario della costituzione dell'Ordine Provinciale dei Medici di Lecco, che si intreccia con il 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni, i cui versi hanno accompagnato i diversi interventi.
"La salute su... quel ramo del lago...": una sintesi delle condizioni della sanità locale con uno sguardo al futuro
Come ha spiegato il dottor Pierfranco Ravizza, presidente dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Lecco, l’obiettivo della mattinata era quello di fare una sintesi delle condizioni di salute sul territorio e tracciare una prospettiva per il futuro.
Il lungo programma si è aperto con i saluti istituzionali, il primo dei quali è toccato al sindaco Mauro Gattinoni: "Quando parliamo di salute, la comunità e più grande del Comune, e lo dico da sindaco: la comunità che si prende cura è fatta di tanti soggetti, di competenze e relazioni. E' necessario focalizzare l'attenzione su tre punti fondamentali: l'integrazione tra il mondo sociale e quello sanitario, il rapporto tra struttura e territorio e il numero sempre in diminuzione dei professionisti del settore".
La presidente della Provincia, Alessandra Hofmann, ha poi posto l'attenzione sul fatto che il nostro territorio ha sempre saputo mettere insieme sanità e associazionismo e che è necessario guardare alla salute non solo come presa in carico di un paziente, ma di una persona.
"In Lombardia abbiamo una classe di medici e infermieri prima al mondo, ma non sappiamo metterli nelle condizioni migliori per operare"
Presente in diretta streaming anche l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, che ha spiegato di aver collaborato allo studio della proposta del piano sanitario di Regione Lombardia: "Abbiamo cercato di capire cosa succederà da oggi al 2050, in base al cambiamento dello stile di vita e della medicina. Dobbiamo riuscire a stare al passo delle trasformazioni scientifiche e della società; il punto delle risorse umane è quello più critico. Dobbiamo migliorare le case di comunità e dobbiamo andare avanti con gli ospedali di comunità. In Lombardia abbiamo una classe di medici e infermieri prima al mondo, ma non sappiamo mettere i professionisti nelle condizioni migliori per operare". Proprio su quest'ultimo punto è intervenuto Mauro Piazza, sottosegretario all'Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio regionale: "Noi difendiamo con forza le competenze che sono state affidate alle regioni sulla base di risultati molto disomogenei a livello nazionale: le risorse date dallo Stato vedono una diversa gestione nelle diverse regioni, per questo noi chiediamo che Regione Lombardia abbia maggiori competenze".
Uno sguardo alla salute della popolazione della Provincia di Lecco
Il dottor Ravizza ha in seguito ricordato come quest'anno ricorra il 45° anniversario del servizio sanitario nazionale: "All'epoca gli ultra 75enni erano il 2% della popolazione nazionale; ora rappresentano il 25%, di cui il 7% è costituito da ultra ottantenni". Il presidente dell'Ordine dei Medici di Lecco si è poi chiesto cosa abbiamo imparato dal Covid: "Sicuramente abbiamo appreso che la solidarietà e l’abnegazione non hanno prezzo e che la disorganizzazione e l'imprevidenza si possono pagare care".
E' toccato poi al dottor Luca Cavalieri D'Oro, responsabile del servizio Epidemiologia di Ats Brianza, tracciare una panoramica specifica della nostra Provincia: "Il territorio condiziona molto le necessità dei residenti. Nella nostra Provincia la popolazione sta invecchiando e i nuovi nati diminuiscono sempre di più: a Lecco nel 2022 il tasso di natalità si attestava a 6,4 su 1000 residenti. Inoltre l'indice di dipendenza strutturale (che rappresenta il divario tra la popolazione potenzialmente produttiva rispetto a quella non produttiva, costituita cioè da bambini e anziani) mostra un netto aumento della quota della popolazione non lavorativa rispetto a quella lavorativa. Con l'aumento del numero di anziani, cresce anche il numero di patologie croniche concomitanti per ogni singolo soggetto (poiché si alza con l'età): il 5% dei residenti in Provincia di Lecco ha 4 o più patologie croniche, dato che si registra sui soggetti che hanno un'età media di 73 anni; il 36% ha due o tre patologie croniche e ha un'età media di 67 anni; il 60% ha una patologia cronica e un'età media di 60 anni. Abbiamo quindi un gran bisogno di supporto, soprattutto per quanto riguarda gli anziani: la rete di assistenza è già ben sviluppata sul territorio, ma è necessaria l'integrazione da parte dei caregiver". Il dottor Cavalieri D'Oro ha infine sottolineato come sia necessaria anche una maggiore attività di prevenzione, perché l'adesione allo screening per i tumori non rispecchia le percentuali di persone che si ammalano in Provincia: il 32,4 % di donne ha un tumore alla mammella e il 21,6% degli uomini ha un tumore alla prostata.
Infine il dottor Paolo Favini, direttore generale Asst Lecco, ha ribadito la necessità di stringere una sinergia tra ambito sanitario e mondo del sociale.
Come scritto sopra, durante tutta la mattinata i numerosi interventi sono stati scanditi dai versi di Alessandro Manzoni e da parentesi letterarie a cura del medico e scrittore bellanese Andrea Vitali.