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"La Resistenza non si equivoca": ANPI Lecco contro ogni violenza e celebrazione del fascismo

"Grazie Lecco, città antifascista: la Resistenza vive nella partecipazione democratica"

"La Resistenza non si equivoca": ANPI Lecco contro ogni violenza e celebrazione del fascismo
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Il ringraziamento ha quanti hanno reso la manifestazione  in largo Montenero grande, bella, partecipata, serena. La distanza, marcata, da chi ha agito in maniera violenta fuori dal Municipio e la denuncia della presenza di un consigliere provinciale, Antonio Pasquini, sindaco di Casargo, alla manifestazione "che non si sarebbe dovuta tenere"  per i Repubblichini. Anpi Lecco, promotrice dell'importante presidio andato in scena ieri, interviene, attraverso il suo presidente Enrico Avagnina, sui fatti del 28 aprile a Lecco. Lo fa sottolineando ancora una volta, che l'unico faro da seguire sono le regole della nostra Costituzione che ieri, sono state evidentemente calpestate. 

"La Resistenza non si equivoca": ANPI Lecco contro ogni violenza e celebrazione del fascismo

Anpi Provinciale Lecco ringrazia le cittadine ed i cittadini, le organizzazioni sindacali, le forze politiche e le associazioni che hanno risposto all'appello a manifestare la propria condanna per la manifestazione indetta presso lo stadio di Lecco: manifestazione che, nascondendosi dietro il lutto, diventa occasione per lugubri scenari del ventennio fascista e che avevamo chiesto di vietare sia per il forte rischio di turbativa dell'ordine pubblico ma, soprattutto, in quanto offensiva della sensibilità democratica di Lecco, medaglia d'argento al valore militare per la sua attività nella lotta di Liberazione dal nazifascismo.

Anpi ribadisce con fermezza il proprio intento di manifestare nel solco della tradizione del movimento unitario antifascista e delle lotte del movimento operaio, che si collocano nel rispetto delle istituzioni e dello Stato democratici, cosi come definiti dalla Costituzione nata dalla Resistenza.
Non possiamo pertanto riconoscerci in forme di lotta che non solo escono da questa tradizione ma addirittura arrivano ad identificare come propria controparte il Comune, che peraltro era presente al presidio con Sindaco ed Assessori.
Allo stesso modo, denunciamo la presenza di chi siede nelle istituzioni democratiche ed ha giurato fedeltà alla Costituzione ad una commemorazione che pretende di equiparare chi ha lottato per la nostra libertà a chi si è schierato con gli oppressori nazifascisti.
In un periodo storico in cui la democrazia soffre di uno dei livelli più bassi di partecipazione al voto, Anpi prosegue la propria attività quotidiana e diffusa nelle scuole e sul territorio con la massima attenzione a tutte quelle modalità che sappiano coinvolgere la cittadinanza ed ampliare la più massima unità antifascista.

IL PRESIDENTE PROVINCIALE

Enrico Avagnina

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