La panchina gigante approda a Valmadrera
Posizionata a Cascina don Guanella, offre una splendida vista sul panorama sottostante
La moda delle panchine giganti approda anche a Valmadrera: la gigantesca seduta è stata inaugurata nella mattinata di oggi, sabato 16 settembre 2023, a Cascina don Guanella, in piazza Rossé, affacciata sullo splendido panorama che offre alla vista le colline verdi, il lago e la sponda lecchese.
La panchina gigante approda a Valmadrera
La panchina - la numero 322 all'interno della Big Bench Community - è stata realizzata grazie al lavoro, offerto gratuitamente, di Fermo Stefanoni di Sas, Romeo Sozzi di Sozzi Arredamenti e Alberto Castagna di Castagna Costruzioni. Il terreno su cui posa - la community vincola il posizionamento delle panchine esclusivamente in terreni di proprietà privata - appartiene a Cascina don Guanella, nel punto più elevato, che offre alla vista il meraviglioso panorama sottostante.
"Questa idea è nata due anni fa - ha spiegato Giancarlo Vassena - 10 giorni fa la panchina è arrivata qui con l'elicottero e poi è stata rifinita. Ringrazio gli imprenditori che gratuitamente hanno lavorato per questo progetto: vedere 3 aziende diverse lavorare per un obiettivo comune è un grande esempio di professionalità".
"L'idea delle panchine giganti - ha aggiunto il vicesindaco e assessore all'Istruzione Raffaella Brioni - è venuta ad un architetto americano che si è trasferito nelle Langhe dopo la pensione e ha posizionato una panchina gigante a casa sua: è piaciuta talmente tanto che ne sono nate altre e così le panchine giganti si sono diffuse nella zona e poi oltre i confini regionali e nazionali, attirando molti turisti. Attualmente nel mondo ci sono 322 panchine, noi siamo proprio la numero 322: facciamo parte di una grande famiglia che vuole lanciare un messaggio, che per me si traduce nella voglia di tornare bambini e nel fermarsi ad ammirare lo splendido panorama. Salire su questa panchina significa infatti ritornare un po' bambini, perchè tutti ci sediamo con le gambe a penzoloni e guardiamo con occhi diversi ciò che ci sta intorno; ci dà inoltre l'opportunità di ammirare un meraviglioso panorama: da qui vediamo il Resegone, il lago e, oltre la sponda, la città di Lecco; infine, la panchina è azzurra e blu: abbiamo scelto questi colori perchè sono quelli del Lecco e perchè richiamano le sfumature del lago".
Ha preso poi la parola il sindaco Antonio Rusconi: "Quando si arriva qui, dopo aver fatto un po' di fatica, si pensa: siamo ancora capaci di meravigliarci; penso che sia un fatto straordinario, non solo perchè restituisce una bella immagine di Valmadrera, ma soprattutto perchè - religiosamente o meno - ci sentiamo parte del creato".
Il primo cittadino ha poi citato - visto il 150esimo anniversario dalla morte di Manzoni - il capitolo 17esimo de I promessi sposi, quando Renzo afferma: "Quel cielo di Lombardia, così bello quand'è bello, così splendido, così in pace", proprio come appare da questo punto sopraelevato: nonostante stamattina il cielo non fosse limpidissimo, le nuvole non hanno certo rovinato la bellezza dello scorcio panoramico.
"La panchina è un simbolo - così don Agostino Frasson, il padrone di casa, che ha ricordato anche il 90esimo anniversario dell'opera don Guanella - Ci suggerisce di fermarci ad ammirare il panorama, ma anche a riflettere e a pensare: a non fare come il brianzolo tipico che lavora sempre, ma ad imparare ad essere anche capaci di perdere tempo pregando".
A Cascina don Guanella inoltre è disponibile un passaporto, fornito dalla Big Bench Foundation, su cui è possibile porre un timbro per ogni panchina visitata:
Una lettera a Mattarella per fargli conoscere don Guanella
Salvatore Ciarlone, neo collaboratore di Cascina don Guanella, quadro aziendale della Carlsberg e delegato sindacale Fai Cisl, ha poi illustrato un'iniziativa nata proprio qui a Cascina don Guanella: un ragazzo, originario del Bangladesh ed emigrato qui in Italia dopo lunghe e difficoltose peripezie, ha deciso di inviare una lettera al presidente Mattarella in persona, per ringraziare l'Italia che lo ha accolto e - in particolare - don Agostino, che gli ha offerto l'opportunità di studiare e di lavorare qui a Cascina don Guanella. "Ora sono felice perchè posso ricambiare aiutando la mia famiglia, tutto questo grazie ai miei amici italiani", si legge infatti nella lettera, che verrà spedita lunedì attraverso una raccomandata, in attesa e nella speranza che Mattarella accolga l'invito.
La lettera scritta dal ragazzo, lasciata volutamente con errori e cancellature affinché risultasse autentica
Di seguito alcune foto dell'inaugurazione: