“NON DOVEVA SUCCEDERE!”

Infortuni sul lavoro: il dramma portato in scena

Gli infortuni mortali nel 2024 hanno registrato un andamento molto preoccupante, con sette casi occorsi prevalentemente nei settori dell’edilizia e delle costruzioni, nonchè nel settore dell'agricoltura, secondo dinamiche infortunistiche prevedibili e prevenibili.

Infortuni sul lavoro: il dramma portato in scena
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“NON DOVEVA SUCCEDERE!” è il titolo di una performance teatrale che affronta un tema di drammatica attualità: gli infortuni sul lavoro. Giovedì 24 ottobre 2024 A  Teatro Invito in via Ugo Foscolo 42 a Lecco è andato in scena uno spettacolo realizzato, sotto la guida de “Lo Stato dell’Arte” e Alberto Bonacina, dagli operatori della struttura Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro di ATS Brianza, i quali, per un pomeriggio, sono diventati attori portando sul palco la propria esperienza diretta nell'affrontare gli infortuni sul lavoro.

Infortuni sul lavoro: il dramma portato in scena

Ad aprire la serata, è intervenuto il Prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, che ha invitato i presenti a riflettere sul titolo della performance: «“Non doveva succedere”, ma sarebbe più corretto dire “Non avrebbe dovuto succedere”. L’infortunio sul lavoro è un fenomeno che è successo, continua a succedere e che succederà ancora nonostante le misure messe in atto. Il problema rimane drammatico e richiede un impegno da parte di tutte le istituzioni e dei lavoratori per evitare di anteporre l'interesse privato a quello collettivo. Iniziative come quelle di ATS Brianza possono aiutare molto a raggiungere questo obiettivo».

L'evento si inserisce tra le iniziative della Settimana Europea della salute e sicurezza sul lavoro ed è parte integrante di "inSAFE LAB", il laboratorio interattivo con sede a Lecco presso la Sede di Regione Lombardia che da ottobre è aperto alle scuole del territorio per veicolare, anche alle nuove generazioni, il messaggio dell'importanza della sicurezza sul lavoro. Con questo nuovo progetto ATS Brianza vuole sperimentare una nuova forma di comunicazione e coinvolgimento finalizzata alla crescita della conoscenza e della consapevolezza dei rischi ai quali si è esposti durante lo svolgimento delle attività lavorative: «Come ATS della Brianza, siamo quotidianamente impegnati nel promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza, per fare in modo che il lavoro, fonte di dignità e sostentamento, non diventi mai causa di tragedie – ha dichiarato il direttore di ATS Brianza, il dr. Michele Brait - Questo spettacolo offre l'opportunità di riflettere, di immedesimarci e, soprattutto, di non dimenticare. Il teatro ha la capacità di colpire profondamente, rendendoci consapevoli delle responsabilità che ciascuno di noi porta nel garantire ambienti di lavoro sicuri».

L’andamento degli infortuni sul lavoro denunciati riconosciuti negli anni 2018-2022, utilizzando la banca dati “Flussi Inail Regioni” evidenzia una tendenza in forte incremento dal 2021 al 2022, atteso e correlato alla ripresa delle attività economiche post pandemia Covid-19: nel 2022 sono stati denunciati 12.000 infortuni e riconosciuti dall’ufficio medico legale dell’Inail solo 6.000 nella provincia di Monza Brianza e quasi 3.000 nella provincia di Lecco. 

Sebbene ci sia stato un decremento delle denunce di infortuni sul lavoro del 19,7% nella provincia di Monza e Brianza e del 20,6% nella provincia di Lecco, il lavoro di ATS Brianza è ben lontano dal ritenersi concluso, in quanto gli infortuni mortali nel 2024 hanno registrato un andamento molto preoccupante, con sette casi occorsi prevalentemente nei settori dell’edilizia e delle costruzioni, nonchè nel settore dell'agricoltura, secondo dinamiche infortunistiche prevedibili e prevenibili. Il dr. Francesco Genna, responsabile della struttura di Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro, ha sottolineato l’impegno continuo di ATS Brianza nell’analizzare la situazione attraverso una serie di iniziative di deterrenza: «Dubitiamo che la formazione, così come è stata somministrata finora, abbia avuto il massimo dell'efficacia, ci sono spazi di miglioramento notevole. Pertanto, siamo determinati a portare avanti il nostro progetto di formazione “emozionale”, cioè una formazione che vada al di là della semplice somministrazione di nozioni e che , attraverso la psicodramatizzazione dell'infortunio, valorizzi il mondo emozionale narrato direttamente dai soggetti coinvolti».

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