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All'ombra del MATITONE
Inaugurata la Casa della Carità di Lecco, Delpini: "Una risposta generosa ad ogni forma di povertà"
L'arcivescovo: "Con l'inaugurazione di questo luogo possiamo dire che per i cristiani la città è una comunità, una appartenenza, una serie di relazioni, una prospettiva per il futuro".
"Una risposta generosa ad ogni forma di povertà". Così l'arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini ha definito la Casa della Carità di Lecco, inaugurata oggi, mercoledì 1 febbraio 2023, nel Centro Paolo VI di via San Nicolò, "all'ombra" del Matitone.
Inaugurata la Casa della Carità di Lecco
Alla cerimonia di inaugurazione, oltre all’Arcivescovo di Milano, sono intervenuti monsignor Maurizio Rolla, Vicario episcopale della Zona pastorale III, il prevosto di Lecco monsignor Davide Milani il Direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti, il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e rappresentanti degli organismi finanziatori del progetto. Presenti anche l'ex prevosto di Lecco Monsignor Franco Cecchin e il prefetto Sergio Pomponio.
L'obiettivo della Casa della Carità è dare risposte concrete ai bisogni del territorio, integrando alcuni servizi già esistenti (la sede e il Centro di Ascolto della Caritas Decanale, la Mensa dei poveri, il Servizio Docce, il Guardaroba, la sede della Cooperativa Arcobaleno) e proponendone di nuovi: tra questi un rifugio con 36 posti letto suddivisi in 9 stanze e una stanza per un operatore e un Emporio della Solidarietà per la distribuzione di beni alimentari. Quest'ultimo è un servizio che si sta diffondendo in Italia e che si affiancherà alle attuali iniziative di distribuzione degli alimenti, che a Lecco vedono protagonisti enti o associazioni come la Caritas, la San Vincenzo, le parrocchie, l’Opera San Martino piuttosto che il Banco Alimentare.
E ancora all'interno della Casa della Carità ci sono 2 appartamenti di tre locali più servizi per famiglie in difficoltà con 8 posti letto, sale riunioni e spazi per incontri di operatori, volontari, cittadini e gruppi giovanili e un ambulatorio medico.
Una struttura fisica, che è la reale concretizzazione di un desiderio e di una volontà di pronta accoglienza per le situazioni di emergenza sia dei senza dimora, che di persone con altre tipologie di bisogno temporaneo, come le famiglie che hanno subito uno sfratto.
"La lotta alla povertà è compito di tutti"
Il progetto “Casa della Carità” è stato sviluppato e concretizzato da Caritas Ambrosiana, che per l’operatività dei servizi si avvarrà del lavoro di operatori professionali (resi disponibili dalle cooperative sociali L’Arcobaleno e Il Grigio) e del contributo di una grande squadra di circa 200 volontari, reclutati dalla Caritas decanale di Lecco.
"In questo luogo volontari e professionisti saranno pronti a incontrare le persone in difficoltà, a dar loro voce e la possibilità di far valere i propri diritti, a integrare i servizi - ha detto Gualzetti, lecchese numero uno della Caritas Ambrosiana - E soprattutto a far crescere nelle comunità, cristiane e civili, la consapevolezza che la lotta alla povertà e l’impegno per una società più giusta e inclusiva sono compito non di specialisti, ma di ogni cittadino, ogni soggetto intermedio, ogni istituzione".
Opportunità e rischi della Casa della Carità
Una casa, quella della Carità, che sarà resa viva come detto grazie alla preziosa opera de volontari, "vero orgoglio di questo progetto" come ha sottolineato il prevosto di Lecco. "Vedo tre opportunità in questo luogo: anzitutto la posizione. Recandosi in basilica per la preghiera ciascuno sarà chiamato a guardare questa Casa e a vivere con maggiore autenticità l'incontro con il Signore. Questo è un luogo dove la fede diventa autentica . La seconda opportunità che la Casa offre a tutti, cittadini e istituzioni, è quello di interrogarsi sul proprio stile di vita. La terza opportunità è per le persone che qui troveranno una occasione di ripartenza, di ascolto, una mano amica, un aiuto serio competente e ed evangelico".
Don Davide non ha però taciuto i possibili rischi insiti nella Casa a partire da quello che ogni parrocchia ed ogni associazione demandi al questo luogo il compito dell'aiuto ai più deboli e ai più fragili. "Il secondo rischio è quello di marciare separati. Ma sono certo che l'intelligenza pastorale che c'è a Lecco eviterà tutto questo. Qui c'è una nuova pizza di Lecco, un esempio di rigenerazione urbana: con l'asilo e l'oratorio ci si prende cura dei bambini, con la chiesa dello spirito, con la Casa della Carità dei più fragili e con il Cinema nuovo Aquilone della Cultura. Grazie a tutti quelli che hanno compiuto questo miracolo".
"Una città che è una comunità"
"Traffico, esasperazione, nervosismo, precarietà, povertà. La città è la fabbrica dei problemi, - ha detto l'arcivescovo Delpini - ma anche fabbrica di comodità dei servizi. In antichità era garanzia di sicurezza grazie alle mura. Noi siamo quello che stanno dentro, quelli fuor sono stranieri che si guardano con sospetto. Con l'inaugurazione di questo luogo possiamo dire che per i cristiani la città è una comunità, una appartenenza, una serie di relazioni, una prospettiva per il futuro. Qui tanto è stato fatto e o voglio portare la benedizione del signore per chi ha voluto tutto questo e per chi lo vivrà".
Tutte le foto del taglio del nastro della Casa della Carità
Mario Stojanovic
