In tantissimi al presidio Cgil Uil al grido di "Adesso basta!"
Diego Riva: "Il Governo resta sordo alle nostre sollecitazioni"
Nella mattinata di oggi, venerdì 24 novembre 2023, una grande manifestazione di Cgil Uil al grido di "Adesso basta!" a sostegno di un'altra politica economica, sociale e contrattuale.
In tantissimi al presidio Cgil Uil al grido di "Adesso basta!"
Non accadeva dagli anni Settanta di vedere oltre mille persone in corteo nelle vie e piazze di Lecco per scioperare e manifestare il proprio dissenso e per sostenere un'altra politica economica, sociale e contrattuale, che gli scioperanti ritengono non solo possibile, ma necessaria ed urgente.
"Adesso basta!": questo lo slogan utilizzato da Cgil. Il lungo biscione di manifestanti ha preso il via intorno alle 9 dal piazzale antistante alle Meridiane, dove si trova il monumento ai Caduti sul Lavoro, al suono della canzone "Cento passi", un omaggio al giornalista radiofonico siciliano Peppino Impastato, ucciso dalla mafia.
Il corteo ha poi raggiunto piazza Diaz, percorrendo nell’ordine Via Amendola, Via Digione, Via Alighieri, Via Cairoli e Via Cavour. In piazza, dove già era presente una delegazione della Uil Lario, si è tenuto un presidio terminato intorno alle 11.30, durante il quale hanno fatto i loro interventi i leader sindacali, provinciali e regionali. Le segreterie confederali delle OO.SS. si sono successivamente dirette alla sede della Questura/Prefettura di Lecco in Corso Promessi Sposi, dove sono state ricevute dal Prefetto per una breve esposizione delle ragioni sindacali dello sciopero.
"Sul precariato del lavoro non si costruisce nulla", ha esordito il segretario generale Uil di Lecco e Como, Giacomo Arrigoni.
"Quando parliamo di soldi che mancano, il problema non sono le pensioni, ma l'evasione fiscale; anche per i diversamente abili non ci sono soldi", ha aggiunto Pinuccia Cogliardi, segretaria generale di Spi Cgil.
"Abbiamo 5 milioni di persone con un lavoro sottopagato. E' per questo che oggi siamo qui a manifestare: per amore del nostro Paese", le parole di Roberto Pennati, segretario provinciale della UilTucs.
E non si poteva certo non parlare anche di un tema quanto mai attuale dopo gli ultimi fatti di cronaca nazionale e la prossimità alla Giornata contro la violenza di genere: "Bisogna contrastare la cultura del possesso e finanziare i centri anti violenza: la stabilità lavorativa è essenziale per la libertà delle donne", ha affermato infatti Eliana Ierardi, responsabile del patronato Ital Uil di Lecco.
E ancora: "Il governo ha promesso in campagna elettorale di anticipare l'età pensionabile, ma non ha mantenuto la parola data, soprattutto nei confronti delle donne. Vedervi così in tanti ci sprona a continuare a combattere e scioperare", così il segretario Fiom Cgil, Fabio Anghileri.
Riva: "Il Governo resta sordo alle nostre sollecitazioni"
Infine, le parole di Diego Riva, segretario generale di Cgil Lecco:
Siamo in piazza in tantissimi questa mattina per dire all'attuale Governo che siamo incazzati. Abbiamo provato più volte a confrontarci con questo Governo, anche scioperando con la Uil, proprio come stiamo facendo ora, ma il Governo è rimasto sordo alle nostre sollecitazioni, pur sapendo che ci sono tante persone che stanno soffrendo: pretendiamo rispetto, perchè sono i lavoratori la ricchezza della nostra Italia. Il fatto di essere qui a scioperare perchè non siamo ascoltati è la conseguenza del malcontento degli operai. Si continua a far cassa sulle pensioni perchè non c'è una riforma in corso. Anzi, si strizza l'occhio a chi evade con il concordato e non si investe sul welfare pubblico. Di conseguenza non ci convince ciò che intende fare questo Governo. Come non ci convince l'autonomia differenziata, non ci convince l'elezione diretta del presidente del Consiglio... Tutte queste situazioni dividono i cittadini: non è accettabile mettere in competizione l'ultimo con il penultimo. Non si parla di extra profitti. Mancano anche le iniziative per il recupero dell'evasione fiscale e soprattutto si rendono strutturali i condoni. Per quanto riguarda il cuneo fiscale, non si devono prendere in giro le persone perchè a gennaio 2024 i salari non aumenteranno di un solo centesimo rispetto all'anno corrente.
E ancora:
Per quanto riguarda i giovani, se non si mettono in campo riforme vere rischiano di rimanere precari a vita. La questione dei giovani è davvero importante perchè rischiano di essere poveri durante gli anni lavorativi e anche quando andranno in pensione. Ancora una volta, mentre i profitti delle imprese crescono, si continua a tassare le pensioni. La legge sulla non autosufficienza non può rimanere sulla carta, ma dovrebbe essere applicata per tutelare gli anziani e le loro famiglie. Sappiamo che lo sciopero è un sacrificio, un costo per le persone... Ma siamo e siete qui, oggi, per gridare il nostro "Adesso basta!" tutti insieme e difendere il nostro futuro.
La manifestazione si è infine conclusa sulle note di "Bella ciao".
Di seguito le foto del corteo partito dalle Meridiane:
Qui le foto del presidio in piazza Diaz:
Mario Stojanovic