Il Prefetto in Valle, il territorio con meno reati della provincia
Sicurezza pubblica, protezione civile, PNRR e rapporti con gli Enti locali: questi il temi affrontati durante il summit.
"Conoscere, stabilire rapporti, consegnare informazioni, ricevere sollecitazioni, spunti, richieste". Con queste parole ieri, giovedì 23 giugno 2022 il prefetto di Lecco Sergio Pomponio ha aperto il primo incontro itinerante sul territorio del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica che si è svolto nella sede della Comunità Montana a Barzio. Presenti all’incontro, oltre i vertici provinciali delle Forze di polizia e il vicecomandante dei Vigili del fuoco, il Vicesindaco di Lecco, il Presidente della Comunità Montana, i sindaci dei Comuni di Barzio, Bellano, Colico, Cassina Valsassina, Casargo, Crandola Valsassina, Cortenova, Cremeno Introbio, Moggio, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Primaluna, Taceno e Valvarrone.
Il Prefetto in Valle, il territorio con meno reati della provincia
Sicurezza pubblica, protezione civile, PNRR e rapporti con gli Enti locali: questi il temi affrontati durante il summit. Durante la prima parte, sono stati illustrati dal Prefetto i dati sull’andamento dei reati nell’area della Comunità montana che, nell’arco temporale preso in considerazione (anni 2019, 2021, e primo quadrimestre 2022) rivelano sempre un indice di delittuosità più basso rispetto all’intera provincia. Particolarmente avvertita dagli amministratori locali è l’esigenza di contrastare il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti, attivo prevalentemente nei pressi delle arterie viarie contigue ad aree boschive.
Nel fare il punto degli interventi già realizzati per la messa in sicurezza di alcune aree del territorio, si è convenuto sulla prosecuzione e sul rafforzamento dell'attività interforze di vigilanza e controllo, attività che deve essere favorita dall’opera di segnalazione di qualsivoglia forma di illegalità da parte di tutti i cittadini.
La seconda parte della riunione è stata dedicata al tema della Protezione Civile, alla necessità di aggiornare i piani comunali, alla crucialità della prevenzione per uscire dalla ricorrente spirale disastro—ricostruzione-risarcimento, i cui oneri superano di gran lunga quelli che derivano da una accorta politica di prevenzione, senza considerare il dovere etico, ed anche giuridico, della mitigazione dei rischi per le persone, che ne costituisce l’effetto più pregnante. A riguardo il Prefetto ha assicurato la massima collaborazione della Prefettura.
Nell’ultima parte dell’incontro, il prefetto ha voluto richiamare l’attenzione sul recente atto di indirizzo del Ministero dell’Interno circa la necessità di tutelare l’integrità delle risorse del PNRR, schermandole dalla possibile azione infiltrativa della criminalità organizzata.
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La collaborazione interistituzionale richiesta si concretizza anche nell’indicazione – all’atto dell’accesso alla BDNA per l’acquisizione della documentazione antimafia – di un’informazione tracciante, vale a dire l’annotazione dell’appartenenza dell’intervento, cui la richiesta di documentazione è riferita, all’ambito realizzativo del PNRR.
Attraverso la proiezione di slides è stato illustrato l’aggiornamento del sistema informatico con l’inserimento di nuove “voci” appositamente dedicate al PNRR, ciascuna delle quali riferita o a singole fattispecie contrattuali per lavori, forniture e servizi (appalti, concessioni, cessioni, cottimi e altro) ovvero ai casi di erogazione di finanziamenti pubblici.