Aiutiamoci nel lavoro

Il Patto per il lavoro entra nel vivo, "A Lecco nessuno sarà lasciato in difficoltà"

1.120.000 euro: questa, attualmente la dotazione del fondo

Il Patto per il lavoro entra nel vivo, "A Lecco nessuno sarà lasciato in difficoltà"
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Il Patto territoriale per il lavoro sottoscritto il 22 giugno scorso, entra nella sua fase operativa: la campagna tra le aziende per raccogliere nuove risorse destinate al Fondo, le assemblee sindacali per proporre la donazione di un’ora in busta paga, e ovviamente l’avvio degli sportelli per la raccolta delle richieste di sostegno. Il tutto, per un modello, “unico sul panorama nazionale”. Un modello, quello di "Aiutiamoci nel lavoro" che ha visto scendere in campo la Fondazione comunitaria lecchese insieme alla Prefettura e ad altri 24 enti  fra cui Comune di Lecco, Provincia, gli ambiti di Lecco, Bellano e Merate, le organizzazioni sindacali e di categoria e che, come illustrato oggi, martedì 14 settembre 2021 a Palazzo delle Paure, ha l'obiettivo di "non lasciare indietro nessuno" anche e soprattutto dopo la crisi creata dal Coronavirus. 1.120.000 euro: questa, attualmente la dotazione del fondo che è stata ottenuta grazie alle donazioni dei Comuni (340mila euro, ovvero un euro per abitante), Fondazione Cariplo  (410mila euro), Fondazione Comunitaria del Lecchese (150mila euro), Fondazione Peppino Vismara (150mila euro )e 120 mila euro giunti da altri sostenitori. 

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Il patto per il lavoro entra nella fase operativa, "A Lecco nessuno sarà lasciato in difficoltà"

   “Il Patto territoriale per il Lavoro – afferma il Prefetto di Lecco, Castrese De Rosa - recentemente stipulato e sottoscritto, rafforza l’identità comunitaria di Lecco e definisce in modo emblematico quello che mi piace chiamare il modello Lecco. Occorre salutare con grande soddisfazione la sottoscrizione unitaria di tutti i comuni del territorio, del mondo dell’impresa e dei sindacati, delle libere professioni, del terzo settore e della grande distribuzione. Uno sforzo corale che non era affatto scontato. Ecco allora che la coesione sociale di cui tanto parliamo in questi tempi complessi, non viene semplicemente evocata ma si traduce in fatti concreti. Non l’abbiamo solo enunciata come un paradigma, ma la traduciamo in modo pragmatico, istituendo un fondo con una dotazione già presente di un milione di euro. Nelle prossime settimane, inoltre, gli impegni dei sottoscrittori si tradurranno in ulteriori iniziative concrete per implementare la dotazione fondo. In provincia di Lecco, insomma, nessuno sarà lasciato solo nelle difficoltà”.

Un'ora di lavoro in busta paga

   Tra le iniziative cui fa riferimento il Prefetto di Lecco, quella della donazione di un’ora di lavoro in busta paga. Un atto che vede oggi l’avvio di una campagna d’informazione condivisa tra i tre sindacati provinciali. “Spiegheremo ai lavoratori come il Fondo abbia uno spirito solidaristico rispetto ad una situazione drammatica vissuta sul territorio – argomenta Salvatore Monteduro, segretario Uil, anche a nome di Cgil e Cisl - In molti anche nel Lecchese hanno perso il posto di lavoro e, di conseguenza, il reddito necessario a soddisfare le necessità primarie proprie e del proprio nucleo famigliare. La situazione, però non è stata critica allo stesso modo per tutti i lavoratori. Come sindacati ci rivolgiamo quindi ha chi ha avuto la salvaguardia del proprio posto di lavoro: ci ha spinto ad agire un sentimento comunitario tra lavoratori, l’idea di cercare di aiutare chi ha attraversato contingenze particolarmente dure. Il principio solidaristico vale per i lavoratori, ma ovviamente anche per le aziende e la grande distribuzione”.

Salvatore Monteduro Patto per il lavoro

Le aziende

Ecco l'’elenco delle prime aziende presso le quali le organizzazioni sindacali CGIL Lecco, CISL Monza Brianza Lecco, UIL del Lario Como Lecco terranno assemblee che saranno l’occasione per presentare il Patto, condividerne principi e obiettivi, sollecitare le donazioni e informare sull’accessibilità ai sostegni previsti

Le associazioni di categoria

“Come associazioni d’impresa – conferma il segretario di Confartigianato Imprese Lecco, Vittorio Tonini, anche a nome di Confindustria Lecco Sondrio, Api Lecco, Ance Lecco e Confcommercio Lecco – abbiamo offerto piena disponibilità al ruolo attivo che fin dai primi istanti Fondazione e Prefettura ci hanno proposto e richiesto. Ruolo attivo indica due impegni. Anzitutto fare da tramite e provvedere al versamento sul Fondo del contributo volontario dei lavoratori che scelgono di donare un’ora della loro busta paga.

 

Vittorio Tonini Patto per il Lavoro

Una scelta non scontata. In secondo luogo, appena la comunicazione sarà attiva e capillare, chiedere alle nostre imprese che si facciano carico di un ulteriore contributo al Fondo. Ovviamente, ognuna secondo le proprie possibilità. Mi piace ricordare e riconoscere che l’intero sistema territoriale delle imprese è stato particolarmente ricettivo nei confronti dell’impegno assunto con il Prefetto di Lecco”.

Come accedere al fondo

   Tocca invece a Matteo Dell’Era, presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Lecco e a nome di Alpl, fare il punto su tre temi tecnici del Fondo, a partire dalle “condizioni soggettive per poter accedere alla richiesta da parte dei lavoratori subordinati (status di disoccupazione intervenuto dal 01/01/2021, residenza in provincia di Lecco o ultima occupazione in un’azienda con sede in Provincia, Isee ordinario o corrente in corso di validità minore o uguale a 25mila euro) e da parte dei lavoratori autonomi P.Iva (aver cessato partita Iva successivamente all’1 gennaio 2021 o aver avuto una riduzione di fatturato di almeno il 30% rispetto periodo 2019, residenza o sede operativa in provincia di Lecco, Isee in corso di validità minore o uguale a 25mila euro).

 

Matteo dell'Era Patto per il Lavoro

Per quanto riguarda le prestazioni erogate – prosegue Dell’Era - parliamo di un massimo di 1400 euro di aiuti per ciascun nucleo famigliare, (800 euro forfait più 200 euro per ogni componente del nucleo). Le tipologie di aiuti sono di fatto tre: beni alimentari o di prima necessità, prodotti farmaceutici e materiale didattico, ma anche rimborsi spese per fruizione di servizi alla persona (nidi, servizi a minori, anziani, disabili) o ancora il rimborso delle spese di affitto, condominiali o abbonamenti al trasporto pubblico. La richiesta può essere ovviamente rivolta ad una sola tipologia di erogazione o a tutte e tre. Infine, come avanzare richiesta? E’ possibile la modalità online accedendo al sito della Fondazione, oppure presso uno degli sportelli attivati, tra Camera di Commercio, sede di Alpl Cup Lecco, e le sedi sindacali CGIL, CISL e UIL di Lecco e Merate”.

La presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus, Mariagrazia Nasazzi

 “Se dovessi riassumere il percorso che ci ha condotti fin qui, citerei anzitutto giugno 2021, il momento in cui nasce il Patto territoriale per il Lavoro - sottolinea la presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus, Mariagrazia Nasazzi -  Quindi luglio, quando prende corpo il Patto, ma soprattutto settembre: una sinergia che finalmente provoca il territorio. Era fin dall’inizio questo, infatti, l’obiettivo di un Gruppo tecnico serio e competente che ha lavorato attorno ad un tavolo complesso; l’obiettivo di forti portatori di interesse che si sono incontrati con le loro professionalità e hanno cercato un percorso lineare e semplice; l’obiettivo di 26 enti sottoscrittori, che hanno saputo riunire i punti di vista imprenditoriali, sindacali, le voci dei comuni, la grande distribuzione in unico sguardo rivolto al territorio e alle persone. Il tutto orientato a due azioni vitali: una raccolta fondi e le successive erogazioni. Una concretezza finale che ha alle spalle un’opera di tessitura nata mesi fa, sostenuta da un lavoro relazionale netto e forte che si identifica in un Comitato di indirizzo granitico. Ora, finalmente, il Patto può “ascoltare” i bisogni del territorio ed intervenire. Un’ulteriore gara, verrebbe da dire, per vincere tutti insieme la partita”.

 

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