Il Ministro Roberto Speranza è arrivato a Lecco: "Dobbiamo investire sulla sanità territoriale"
"Io vorrei che la parola prossimità diventasse una parola chiave e del rilancio del nostro servizio sanitario nazionale"
"Dobbiamo investire sulla sanità territoriale". Questo l'imperativo categorico espresso oggi, lunedì 5 luglio 2021 dal ministro alla Salute Roberto Speranza in visita, insieme all'Assessore e vicepresidente regionale Letizia Moratti, al Mandic di Merate prima e al Manzoni di Lecco poi dove è arrivato nel primo pomeriggio e dove è stato accolto anche dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.
Un incontro voluto in particolare per conoscere la virtuosa esperienza del Difra, il Dipartimento di Fragilità diretto dal dottor Gianlorenzo Scaccabarozzi (di cui fanno parte i reparti di Cure palliative e di Continuità clinico assistenziale) che della medicina territoriale è un fulgido esempio. E proprio l'esempio lecchese è al centro del convegno, in scena al Manzoni , intitolato "Il modello Lecco: la presa in carico della persona fragile".
Il Ministro Roberto Speranza loda l'eccellenza del Difra: "Dobbiamo investire sulla sanità territoriale"
"Oggi più che mai, dopo i mesi della pandemia abbiamo bisogno di investire sul nostro servizio sanitario nazionale e di valorizzare il più possibile la parola prossimità - ha detto il ministro - Io vorrei che la parola prossimità diventasse una parola chiave e del rilancio del nostro servizio sanitario nazionale"
La casa come primo luogo di cura
Proprio in questo senso la casa "deve diventare il primo luogo di cura". Un luogo dove il paziente venga assistito a 360 gradi, con competenza, ma in un contesto a lui familiare.
"Investimento sull'assistenza domiciliare, investimento sulle case di comunità e sugli ospedali di comunità - ha proseguito Speranza- Abbiamo bisogno di un servizio sanitario nazionale che il più possibile si faccia carico dei problemi delle persone e vada dove questi problemi ci sono. Ciò in una dinamica e in una relazione di prossimità che sia la più forte possibile".
Il Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
"Nel PNRR, che la è grande occasione per il nostro servizio sanitario nazionale perché prevede l'investimento circa 20 miliardi, ci sono le risorse per fare quel salto in avanti. 4 miliardi quindi una cifra enorme, sono investiti esattamente sull'assistenza domiciliare e noi dobbiamo fare bene facendo rete, valorizzando l'esperienza migliori che ci sono, e provando a tenere insieme sia il lato appunto più classico del medico dell'infermiere che vengono a casa, che l'utilizzo delle nuove tecnologie e delle innovazioni che ci sono e che possono rappresentare un valore straordinario".
L'obbligo vaccinale per i medici
Il Ministro Roberto Speranza si è detto poi convinto della bontà e della necessità del provvedimento che prevede l'obbligo vaccinale per i professionisti della salute. "Noi abbiamo scelto la strada di una norma molto chiara: la vaccinazione obbligatoria per chi opera nei luoghi della salute. Credo che questo sia giusto e dobbiamo lavorare perchè quella norma venga pienamente rispettata"