Serie C

Il Lecco alza la voce, poi si zittisce: solo un pari con la Virtus Verona

Finisce 1-1 al Rigamonti - Ceppi: blucelesti a tratti pimpanti nel primo tempo, opachi nella ripresa

Il Lecco alza la voce, poi si zittisce: solo un pari con la Virtus Verona
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Un pari incolore. Davanti al proprio pubblico, un Lecco poco incisivo non va oltre l’1-1 contro una generosa Virtus Verona, capace, anche questa volta, di non capitolare sotto i colpi delle Aquile. Al rigore di Checco Lepore dopo appena 7 minuti di gioco, risponde prontamente il piattone destro di Zarpellon. Pari e patta, al termine di una gara in bilico fino all’ultimo secondo.

Il dischetto è di Checco Lepore

Blucelesti in campo con l’ormai consueto 4-3-3, marchio di fabbrica del nuovo Lecco targato Volpe. Continuità nelle scelte di formazione ma non solo: le Aquile, sul terreno del Rigamonti – Ceppi, ci entrano nuovamente con il canino affilato e una grossa fame di punti. Bastano poche lancette di orologio per impensierire la retroguardia veronese: Galeandro, assistito da Tordini, impatta verso la porta avversaria, trovando sulla propria via soltanto l’impacciata respinta di Sibi. L’estremo difensore avversario denota ulteriore incertezza nell’azione che spiana la strada del vantaggio alle Aquile. È il 6’, quando il destro dal limite di Galeandro viene ribattuto da Sibi sui piedi di un accorrente Galli, sgambettato da Daffara sotto gli occhi dell’arbitro Esposito. Sul dischetto del rigore si presenta Lepore, armato della consueta freddezza: il numero uno veronese intuisce ma non ci arriva ed il Lecco passa in vantaggio. Scoccano scintille blucelesti ma la fine è lontana e la Virtus Verona dell’inossidabile Gigi Fresco non ha alcuna intenzione di darsi per vinta. I veneti traggono il meglio dal primo calo di ritmo e concentrazione dei locali, tradottosi in un errore in disimpegno di Galeandro, che recapita il pallone sui piedi di un avversario; Amadio fiuta l’aria propizia, si lancia nello spazio bruciando Lepore sul primo scatto ed eludendo il disperato tentativo di raddoppio di Celjak, per poi servire a rimorchio Zarpellon, che apre il piattone e buca Furlan. Pari della Virtus, vanificato l’avvio arrembante della banda Volpe. Il tutto in appena 14 minuti.

Tordini centra in pieno il palo

L’imprevisto, anziché abbatterlo, fortifica l’animo bluceleste. La Virtus Verona, dal canto suo, si rintana nella propria metà campo a protezione di un pari prezioso per il proprio cammino. Le maggiori apprensioni per la formazione di Fresco provengono dalle palle inattive, il cui artefice, neanche a dirlo, risponde al nome di Checco Lepore. Battuto un corner corto, il numero 32 completa lo scambio con Galeandro e disegna una parabola arcuata verso l’incrocio, con Sibi costretto a smanacciare in angolo. Ulteriori patemi genera il tiro dalla bandierina del 32’, con la testa di Celjak a favorire il potenziale tap-in di un Tordini preso in controtempo, che da due passi centra in pieno il palo. A questo punto, l’assedio prende forma e una rasoiata di Galli da fuori area sibila il palo alla destra di Sibi. Pimpante ma impreciso; più nitido di così non potrebbe essere il ritratto bluceleste della prima frazione.

La ripresa delle Aquile si apre senza più Galeandro e Ionita, rimpiazzati da Rocco e Ilari. Il rientro dall’intervallo, tuttavia, esibisce un Lecco trasfigurato rispetto ai primi 45 di gioco, nella freschezza e nell’atteggiamento. La Virtus, in punta di piedi, si affaccia nella metà campo avversaria, scaldando i guantoni di Furlan dopo appena tre minuti per mezzo di un perentorio stacco di Toffanin, che costringe l’ex portiere del Catania agli straordinari.

Gomez a un passo dal colpaccio: il Lecco si zittisce

Un’azione personale di Amadio torna ad insidiare il Lecco: puntato un Lepore in discesa sul piano fisico, l’esterno calcia in porta, trovando l’opposizione di Furlan. Gli uomini di Fresco rimangono aggrappati al pari con il minimo sforzo, complice un Lecco improvvisamente sottotono, incapace di pungere e di riattivare quei meccanismi che nel primo tempo parevano collaudati. Occorre l’ingresso dalla panchina di un tonico Zuberek per restituire brio a un attacco senza nerbo. Pochi secondi dopo il suo ingresso, il giovane polacco, ispirato da un lancio in verticale di Lepore, prende posizione in area, lascia rimbalzare la sfera e calcia sull’esterno della rete. Discreto l’impatto del classe 2004, insufficiente per converso il proseguo della squadra, ad un passo dalla beffa nel finale di gara per mano del veterano Gomez, trovatosi a tu per tu con Furlan ma non abbastanza cinico per sorprendere quest’ultimo: il pallonetto dell’attaccante scavalca il portiere ma si stampa sulla traversa. E mentre il pubblico bluceleste riprende colore, il Lecco accarezza (soltanto) il vantaggio negli ultimi minuti, con una conclusione da fuori area di Frigerio respinta da Sibi e una palla vagante al limite dell’area non convertita in rete da Mendoza, che carica il destro ma dà troppa potenza e la palla sorvola l’incrocio tra il disappunto generale. Pari e patta al Rigamonti – Ceppi: le Aquile non decollano.

 Parallelamente, si registra una dolente nota di cronaca, che vede come protagonista Jacopo Furlan, a pochissimi metri dal quale, nel finale di gara, esplode un petardo proveniente dalla Curva Nord. Uno spiacevole episodio, che al fischio finale suscita la reazione dell’estremo difensore bluceleste, direttosi con (comprensibile) rabbia sotto la gradinata. Il triste epilogo di una gara (fino a quel momento) come tante se ne sono viste in terza serie.

Il tabellino di Lecco - Virtus Verona

LECCO – VIRTUS VERONA 1-1

RETI: 7’ rig. Lepore (L), 14’ Zarpellon (V).

LECCO (4-3-3): Furlan; Lepore, Celjak, Battistini, Kritta (39’ st Beghetto); Frigerio, Galli, Ionita (1’ st Ilari); Galeandro (1’ st Rocco), Sipos (28’ st Zuberek), Tordini (19’ st Mendoza). A disp. Dalmasso, Fall, Billong, Dore, Di Gesù, Stanga, Louakima. All. Volpe.

VIRTUS VERONA (3-4-1-2): Sibi; Daffara, Toffanin, Munaretti (32’ Catena); Calabrese, Mehic, Metlika (21’ st Gatti), Amadio (40’ st Manfrin); Rispoli (1’ st Cuel); Zarpellon, Pagliuca (21’ st Gomez). A disp. Fortin, Alfonso, Rigo, Contini, De Marchi, Filippi, Ronco, Odogwu, Caia. All. Fresco.

ARBITRO: Esposito di Napoli.

AMMONITI: Metlika (V), Mehic (V), Gatti (V).

Foto credit: Andrei Eduard Huiala | Calcio Lecco 1912

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