Lecco

Il Comune di Lecco aderisce alla rete contro le discriminazioni sessuali

L'Amministrazione comunale si unisce agli oltre 230 partner della rete RE.A.DY.

Il Comune di Lecco aderisce alla rete contro le discriminazioni sessuali
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Con l’approvazione nella Giunta del 27 gennaio, il Comune di Lecco entra a far parte ufficialmente della rete RE.A.DY., la rete istituzionale antidiscriminazione per orientamento sessuale e identità di genere delle Pubbliche Amministrazioni, e ne approva la Carta d’Intenti.

Il Comune di Lecco aderisce alla rete contro le discriminazioni sessuali

RE.A.DY è la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale.

Un impegno che avevamo preso in campagna elettorale e che il Sindaco Mauro Gattinoni ha ribadito nel primo Pride della nostra città – spiega l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Lecco Renata Zuffi –. Ci uniamo così agli oltre 230 partner di RE.A.DY nel dare concretezza alla prevenzione e alla lotta contro la discriminazione basata sull'identità di genere e sull'orientamento sessuale, ma anche sulle differenze etniche o religiose. Questo è il primo passo di un percorso che l’Amministrazione comunale vuole costruire per una città che riconosca i diritti fondamentali di tutti.”

Lecco si associa alle tante città aderenti tra cui i capoluoghi Aosta, Bari, Belluno, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Caserta, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Genova, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Mantova, Messina, Milano, Modena, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Pistoia, Prato, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Salerno, Torino, Trento, Varese, Vicenza, le regioni Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, le province autonome di Bolzano Alto Adige e Trento e le province di Arezzo, Foggia, Modena, Parma, Pistoia, Pisa, Prato, Siena.

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